PAGELLE E TABELLINO LAZIO-SASSUOLO: Basic-Antonio, che rivincita. Lauriente delude

Pagelle e tabellino di Lazio-Sassuolo, match valido per la 33esima giornata del campionato di Serie A TIM 2022/23

Lazio-Sassuolo, pagelle e tabellino
Immobile e Felipe Anderson (LaPresse) – calciomercato.it

LAZIO

Provedel 6: non deve sporcarsi troppo i guantoni. Nell’occasione grossa per Frattesi viene graziato e salvato dalla traversa. Bravissimo su Berardi.

Lazzari 6,5: Sarri lo rispolvera per l’occasione e lui non tradisce. Comincia a macinare chilometri su chilometri, gli uno-due con Felipe Anderson sono micidiali per il Sassuolo, quando scatta alle spalle della difesa è imprendibile.

Casale 6: gioca molto spesso in pressione alta, morde le caviglie e cerca più di una volta l’anticipo. Con l’assenza di Romagnoli è lui il leader, gestisce abbastanza bene.

Patric 6: oggi non la migliore delle serate. Sbaglia un paio di palloni potenzialmente letali, in maniera un po’ disattenta. Rischia troppo e tarda in alcune chiusure. Nel finale intervento miracoloso.

Marusic 6: si sgancia con un po’ più di frequenza del solito in avanti, sostanzialmente attento in copertura anche se non sempre è preciso. Dal 67′ Hysaj 6: non indimenticabile. Niente sbavature clamorose, ma non brilla neanche per sicurezza.

Vecino 5,5: fa un buon lavoro di raccordo, però a livello tecnico e qualitativo negli ultimi 30 metri qualcosa lascia a desiderare. Sbaglia un tap-in che non era facile, ma neanche impossibile. Esce per infortunio: un bel problema. Dal 43′ Milinkovic-Savic 5,5: secondo tempo decisamente sottotono. Non incide mai a livello offensivo, praticamente non si vede mai nella metà campo avversaria. Non un gran momento.

Marcos Antonio 7: la sua partita migliore, per intensità, qualità, corsa, intelligenza e in relazione ovviamente all’importanza della partita. Nei primi 20-25 di partita un pallone delizioso dietro l’altro, l’assist per il gol ma non solo. Almeno due interventi decisivi nella propria area. Trovare un giocatore così adesso sarebbe tanta roba. Dal 72′ Basic 7: entra molto bene in campo. Grinta, testa e qualità, non gli manca niente. Sfiora pure il gol con la specialità della casa: il mancino. Poi lo trova nel recupero.

Luis Alberto 6,5: detta i tempi, goberna tutto il centrocampo stabilendo i momenti di gestione e accelerazione della partita. Prova a verticalizzare, ma non sempre con grande fortuna, però è davvero lui il termometro di questa Lazio. Indispensabile.

Felipe Anderson 7: si muove bene, con intelligenza, sfrutta le sgroppate di Lazzari e si fa innescare. Poi fa il bomber portando la Lazio in vantaggio, cala un po’ col passare dei minuti ma fa sempre cose utilissime e non butta mai il pallone.

Immobile 6,5: forse la miglior partita di questi ultimi mesi. Oggi il capitano della Lazio mostra dei miglioramenti evidenti a livello di forma, di lucidità, di movimenti e tecnica. Sfortunato sul gol annullato, ma continua a macinare. Decelera nella ripresa, ma i segnali sono incoraggianti. Trova anche un buon Consigli. Dal 67′ Pedro 6: lotta come un leone, a volte un po’ caotico ma non sbaglia un ingresso in campo. Importantissimo.

Zaccagni 7: punta, punta, punta e sempre punta. Oggi però riesce molto meno a trovare il fondo e la superiorità numerica, il passaggio filtrante o vincente. Ma quando il pallone arriva a lui la sensazione è che possa sempre succedere qualcosa. Alla fine è altruista e regala il gol a Basic. Sempre decisivo.

All.: Maurizio Sarri 6,5: Lazio che va a sprazzi, parte benissimo ma poi si abbassa troppo e rischia relativamente. Nel secondo tempo si fa schiacciare dai neroverdi, che creano qualche pericoloso ma senza esagerare. La Lazio soffre, va detto, ma alla fine merita la vittoria. La Champions è ancora lì.

SASSUOLO

Consigli 6: nel primo tempo ha un bel lavoro da sbrigare, ma reagisce sempre alla grande. Sui gol non può nulla.

Zortea 6: in difficoltà contro gli attaccanti della Lazio, cerca di andare sul fisico ma in copertura gli serve poco. Quando deve offendere si trova un po’ meglio ma non crea granché. Dal 72′ Toljan 5,5: rischia tantissimo su un tocco di mano in area.

Tressoldi 5,5: lui mette in apprensione parecchio la propria difesa. Nel primo tempo regala un pallone clamoroso a Marcos Antonio. Non proprio il manifesto della sicurezza. Dall’88’ Erlic sv

Ferrari 6: con l’esperienza governa la difesa, dirige con sapienza i compagni, sia con che senza il pallone è il punto di riferimento.

Rogerio 5,5: nella prima parte di gara subisce e basta, ci capisce poco e nulla di quello che Anderson e Lazzari combinano intorno a lui. Poi la Lazio si abbassa e lui ha possibilità di uscire dal guscio. Comunque non indimenticabile.

Frattesi 5,5: non una grande partita la sua. Prende una traversa che sta ancora tremando, sfortunato e impreciso. Per il resto un paio di palloni persi malamente e poco altro.

Obiang 6: coi palleggiatori della Lazio va in difficoltà, pochissime volte ha il pallino del gioco. Non sbaglia cose clamorose, ma non gioca neanche questa grande partita. Dall’81’ Thorstvedt sv

Matheus Enrique 5,5: da subito sembra il più attivo e propositivo dei suoi. Si inserisce con volontà e costanza, con determinazione e qualità. Ha una grande occasione, poi continua a macinare. Tra i più positivi, fino al recupero dove perde la pallaccia del 2-0.

Berardi 6: neanche a dirlo è il catalizzatore di tutte le azioni offensive del Sassuolo. Ci prova e ci riprova, sfida tutti, in realtà non gioca male ma è troppo solo. Gli manca più che altro la precisione quando deve calciare. Comunque non una serata brillantissima.

Defrel 5: non gli riesce il solito lavoro di guastafeste, di raccordo, per non dare punti di riferimento. Mai efficace. Dal 72′ Alvarez 5: ha pochissimi palloni giocabili.

Laurienté 5: probabilmente tra i peggiori in campo. Non va mai via al diretto avversario, dà pochissimo sostegno anche in fase di copertura e si fa pure ammonire. Esce infatti all’intervallo. Dal 45′ Bajrami 5,5: anche lui non fa stropicciare gli occhi per incisività all’interno della partita.

All.: Alessio Dionisi 5,5: approccio mollissimo del Sassuolo, che si fa montare addosso dalla Lazio. Male tecnicamente, tatticamente e a livello di atteggiamento. Poi comincia a macinare, prendere in mano la partita, ma creando poche occasioni vere. Gioca un buon secondo tempo, ma non basta.

Arbitro: Irrati 6: partita relativamente semplice per lui, le ammonizioni sono giuste e tempestive. Arbitra con serenità e personalità. La Lazio protesta per un tocco di mano di Toljan, ma ci stava non concedere il rigore.

Lazio-Sassuolo, il tabellino

Marcatori: 14′ Felipe Anderson (L), 92′ Basic (L)

Ammoniti: Lauriente (S), Luis Alberto (L), Berardi (S), Obiang (S), Zortea (S), Marusic (L), Toljan (S), Lazzari (L)

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Patric, Marusic; Vecino, Marcos Antonio, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni.
A disp.: Maximiano, Adamonis, Pellegrini, Radu, Fares, Hysaj, Gila, Basic, Bertini, Milinkovic, Pedro, Romero, Cancellieri.
All.: Maurizio Sarri

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Zortea, Tressoldi, Ferrari, Rogerio; Frattesi, Obiang, Matheus Enrique; Berardi, Defrel, Laurienté.
A disp.: Pegolo, Russo, Marchizza, Harroui, Alvarez, Konradsen, Romagna, Bajrami, Toljan, Erlic, Thorstvedt.
All.: Alessio Dionisi

Arbitro: Irrati
Assistenti: Bindoni-Moro
IV Uomo: Massimi
VAR: Massa
AVAR: Muto

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