Finale di stagione decisivo per il futuro di Lukaku, la svolta in panchina può cambiare tutto anche per il belga
Per tanti, troppi motivi, Romelu Lukaku non ha avuto il rendimento che l’Inter si augurava in questa stagione. Ma proprio sul finire, forse, il belga ha trovato finalmente la condizione ideale per incidere e ad aprile ha messo diverse firme importanti.
Quattro gol e quattro assist in tutte le competizioni ad aprile, quanto il ‘vero’ Lukaku sia mancato ai nerazzurri si è visto nelle gare con Empoli e Lazio vinte grazie al suo contributo. Doppietta contro i toscani, doppio assist extra lusso contro i capitolini. E naturalmente, su di lui punta tantissimo Simone Inzaghi per un grande finale di stagione. Nelle prossime settimane, gli appuntamenti decisivi non mancheranno. Il doppio derby di Champions League in semifinale contro il Milan, la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, le gare contro Roma, Napoli e Atalanta in campionato, tanto per dirne alcuni. Sfide in cui il centravanti proverà a rimpinguare il suo bottino (finora, 9 reti stagionali e 5 assist in 28 presenze) e a trascinare la squadra. Per poi capire cosa sarà del suo futuro. Previsto il ritorno a Londra, anche se l’Inter proverà a ottenere il rinnovo delle condizioni per il prestito.
Lukaku e il futuro all’Inter: arrivano segnali da Londra
Ma qualcosa potrebbe, a sorpresa, cambiare nella sua situazione con il Chelsea. Dove Lukaku non vorrebbe rimanere, a meno che non ci sia un progetto in grado di attrarlo.
I ‘Blues’ si avviano a un finale di stagione malinconico, fuori da tutto e con Lampard che sta riuscendo nell’impresa di fare peggio di Tuchel e Potter prima di lui a suon di una sconfitta dopo l’altra. Per la prossima stagione, la dirigenza avrebbe ormai individuato in Pochettino il prossimo allenatore per la ripartenza. L’argentino, stando alla ‘Gazzetta dello Sport’, vorrebbe mettere Lukaku al centro del nuovo progetto, prospettargli una situazione diversa e dargli un po’ di tempo per riflettere. Al momento, Lukaku resta determinato a non giocare più a Stamford Bridge, ma l’ultima parola non è ancora stata scritta.