La Juventus attesa domani dalla sfida ‘Champions’ contro l’Atalanta: le dichiarazioni alla vigilia dell’allenatore bianconero
Non c’è sosta per la Juventus, che torna subito in campo dopo il turno infrasettimanale contro il Lecce, nel match di Bergamo in casa dell’Atalanta.
Una sfida che dirà tanto sulla corsa al quarto posto, visto che i bergamaschi hanno riagganciato il treno Champions e sono quindi una diretta concorrente dei bianconeri. La squadra di Massimiliano Allegri ha ritrovato al vittoria col Lecce dopo quattro gare all’asciutto e un Vlahovic nuovamente decisivo, con il serbo che si è sbloccato su azione dopo 1087 minuti. L’ex Fiorentina è in ballottaggio con Milik in attacco, mentre a centrocampo rientrerà un tassello fondamentale come Rabiot. Sicuramente out lo squalificato Paredes e infortunato De Sciglio. Come di consueto, Allegri interviene in conferenza dalla sala stampa dell’Allianz Stadium per presentare la sfida contro l’Atalanta di Gasperini: “Domani sera ne sapremo di più sulla quota Champions, ci saranno tanti scontri diretti in questa giornata di campionato. Con 73 punti però ti qualifichi, è matematica. A 72 invece non lo so. La squadra ha sempre trasmesso fiducia, anche nei momenti più difficili. L’Atalanta è una squadra forte, fisica e in un ottimo momento perché arrivano da tre vittorie consecutive. E La Juve non vince a Bergamo da sei partite. Sarà una gara complicata”.
Allegri si sofferma successivamente sulle scelte di formazione, specialmente nel reparto offensivo: “Non ho ancora deciso niente sull’attacco, ho anche Kean a disposizione e sta riprendendo la condizione. Milik e Vlahovic stanno bene, abbiamo una partita ogni quattro giorni. Tutti possono essere decisivi anche giocando mezz’ora”.
L’argomento si sposta poi su Pogba, in netta crescita entrando a gara in corso contro il Lecce: “Paul ha fatto 20 minuti buoni mercoledì, è un giocatore diverso come tecnica e fisicità. Per lui è stata una stagione maledetta: tra la non operazione e poi l’operazione, tutti gli acciacchi fisici dopo che lo hanno rallentato, devo cercare di sfruttarlo nel miglior modo possibile affinché sia utile alla squadra in questo finale di stagione. Adesso però gli obiettivi personali non contano, l’obiettivo è entrare nelle prime quattro e cercare di centrare la finale di Europa League. Chiusa questa stagione, la prossima sarà totalmente diversa. C’è un’unico obiettivo che è quello della squadra e tutti sono importanti”.
Sullo scudetto del Napoli e rumors sempre più insistenti su Giuntoli: “Quando una squadra vince, vuol dire che ha dimostrato di essere più forte. Il Napoli ha strameritato questo scudetto nei numeri e in tutto quello che ha fatto. L’anno prossimo sarà sicuramente un’altra stagione. Giuntoli? Ci sono trenta giorni molto importanti, il 5 giugno la società deciderà cosa fare sulle scelte dirigenziali e su tutto il resto. Adesso è inutile parlare di mercato e direttori sportivi. Sarà una scelta del club e non mia: quando avranno deciso, me lo comunicheranno”.
Juve punta nell’orgoglio dopo il trionfo del Napoli? Ecco la risposta di Allegri: “La squadra è sempre punta nell’orgoglio, storicamente la Juventus è abituata a vincere. E’ tre anni che non siamo competitivi in campionato e il prossimo anno dobbiamo tornare a lottare per lo scudetto, anche se vincere resta sempre qualcosa di straordinario. Vedere vincere gli altri ti fa venire ancora più voglia di rivalsa, ma adesso lo ripeto: l’obiettivo ora è tornare a giocare la Champions l’anno prossimo”. Infine, sui giovani impegnati nel prossimo Mondiale Under 20: “I problemi sono già risolti. Soulé partirà dopo la partita con la Cremonese, mentre Iling-Junior rimarrà qui con noi. Per Miretti al momento non c’è nessuna richiesta”.
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