La maglia bianconera accompagna la Juventus da oltre un secolo, ma perché la scelta è ricaduta su questi colori?
La Juventus è la squadra più tifata in Italia, dunque in un certo senso anche la maglia bianconera è quella più iconica della Serie A.
Una storia partita agli inizi del ‘900 e che ha portato a una serie di innovazioni nel corso del tempo e allora scopriamo alcune curiosità su queste divise.
Può sembrare impossibile, ma la Juventus ha deciso di giocare con la maglia bianconera solo per un errore nelle consegne. Inizialmente i soci fondatori della Vecchia Signora avevano scelta una tinta completamente rosa, ma nel 1903 era ormai sempre più insita nella società lo stereotipo che quello non fosse un colore da uomini.
Gordon Thomas Savage era uno dei primi dirigenti della Juventus e aveva grossi contatti con Nottingham, la sua città natale. L’idea era quella di farsi dare delle nuove casacche dal Nottingham Forest, dunque avrebbero dovuto essere completamente rosse con i bordi bianchi.
Il cambiamento sarebbe stato cromatico, anche se non troppo eccessivo rispetto agli esordi. La Juventus spedì una vecchia maglia rosa per dare lo spunto alla ditta di magliette di Nottingham, peccato che le tante partite avevano sbiadito il colore.
Nella lettera di Savage si parlava della riproposizione della divisa della squadra cittadina, ma l’addetto scambiò il rosa con il bianco. A Nottingham vi era anche il Notts County, squadra bianconera, e quando il pacco arrivò a Torino la sorpresa fu mischiata alla delusione.
Quelle divise infatti non piacevano per niente ai soci fondatori, ma il campionato era ormai alle porte. I primi risultati furono molto positivi e vennero viste come dei portafortuna e così anche il primo Scudetto del 1905 venne vinto con la maglia bianconera.
Questa è sicuramente una delle storie più incredibili legate alle maglie del calcio italiano, ma anche il bianconero vuole rappresentare qualcosa. Il significato ci giunge da un articolo pubblicato sul Daily Mail proprio dal Notts County dove spiegava che anche la Juventus in Italia indossava le maglie bianconere e che rappresentavano colori forti e aggressivi.
A distanza di anni i britannici furono in grave crisi economica e nel 2019 la Juventus “restituì il favore” omaggiando gli inglesi dell’acquisto delle maglie per la stagione 2019-20.
Dagli anni ’80 le maglie del calcio italiano presentano in maniere evidente uno sponsor e ovviamente la Juventus è legata con un filo diretto al Gruppo Stellantis. Dal 2012 è infatti il marchio Jeep a riecheggiare sulle divise della Vecchia Signora, insieme ad Adidas, lo sponsor tecnico con il quale è stato firmato un accordo nel 2015.
Il primo storico sponsor invece fu legato al gruppo di elettrodomestici Ariston, mentre una delle scritte più curiose ci fu nel 2004-05, con lo sponsor che era “Sky Sport”.
Avendo la maglia bianconera non è mai stato semplice per la Juventus disporre di una seconda divisa standard. Nella stagione 2022-23 è stata scelta una divisa completamente nera, ma in passato i colori sono spesso stati cambiati.
Tra le più incredibili ricordiamo quella del 2011-12 con un rosa quasi fosforescente e un’enorme stella nera che ricopriva tutta la casacca. Molto bella anche quella del 2009-10, completamente argento e con una banda diagonale bianconera, peccato solo che non fosse cromaticamente così diversa dalla prima.
Essendo stato il primo colore della storia della Juventus, il rosa è stato molto utilizzato anche negli anni seguenti, come per esempio nella stagione 2015-16, dove era spezzato solo da una banda bianca orizzontale al centro oppure quella del 2003-04, con un rosa molto chiaro.
Negli anni ’80 invece la società molto spesso alternava due tipologie di seconde maglie, con la prima che era completamente gialla, mentre la seconda tutta blu.
La terza maglia è la “divisa degli stilisti”, perché dà la possibilità di sbizzarrirsi. Quella del 2022-23 presenta un colore rosa molto scuro e dei simboli blu che ricordano le insegne del Comune di Torino.
Da questo punto di vista la Juventus è sempre stata molto varia cercando di mischiare molti colori, come nel 2021-22 con bianco, blu e giallo che formavano una divisa davvero molto appariscente.
Nonostante la prima casacca ufficiale della Juventus fosse rosa, in realtà non fu nemmeno questo il colore usato per la prima partita. Tra il 1897 e il 1898 infatti la divisa di Madama presentava una camicia completamente bianca con dei pantaloncini neri.
Non ci sono foto legate a quelle divise, ma questo aneddoto ci deriva dalle ricerche di John Foot nel suo bellissimo libro “Calcio”. Successivamente la divisa era formata da una camicia rosa che doveva presentare anche la cravatta e perfino un farfallino nero, stesso colore di pantaloncini e calzettoni. Decisamente altri tempi ma che in qualche modo hanno permesso di formare il mito della Juventus.
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