Il commento a caldo nel post partita di Atalanta-Juventus da parte del tecnico dei bergamaschi, Gian Piero Gasperini, anche sugli insulti sul finale rivolti a Vlahovic
Atalanta e Juventus si sono date battaglia in una partita accesissima sotto il profilo agonistico, al termine della quale i bianconeri di un sorridente Massimiliano Allegri l’hanno spuntata con due reti di scarto. Non tutto quel che ha prodotto la formazione di casa, però, è da gettar via. Anzi, di tutt’altro avviso è Gian Piero Gasperini, ospite ai microfoni di ‘Sky Sport’ e ‘DAZN’ al termine dell’incontro.
“Siamo arrivati in questa condizione, con qualche infortunio nello stesso reparto. Questo però non toglie nulla alla prestazione, comunque di livello. Gli episodi non sono stati favorevoli. Per pochissimo non abbiamo fatto gol, qualche tiro e qualche palo hanno segnato la nostra propensione offensiva. A loro è andata meglio, con Zappacosta finito su Koopmeiners che ha favorito il loro gol. Anche sull’0-1 abbiamo fatto bene. La squadra sta attraversando un buon momento“, ha dichiarato il tecnico nerazzurro nell’analisi tattica.
“Siamo partiti bene nei primi minuti, poi nella prima metà del primo tempo siamo usciti in ritardo e loro hanno creato i presupposti per essere pericolosi. Abbiamo alzato il baricentro e non abbiamo più corso pericoli“, ha quindi aggiunto. “Dieci o dodici punti di vantaggio su squadre come Fiorentina, Torino, Bologna e Udinese è già un traguardo. Dobbiamo pensare di giocare per le coppe, per la Champions. È motivo di orgoglio contendere l’obiettivo con le grandi. Noi oggi abbiamo giocato per un solo risultato, dovevamo battere la Juve. Il calcio è fatto anche di situazioni, gli episodi ci hanno penalizzato. Onore a loro“.
Sul finale della partita, però, l’episodio che ha fatto maggiormente discutere è stato il boom di insulti a sfondo razziale rivolti al centravanti bianconero Dusan Vlahovic, autore delle seconda rete conclusiva.
“Abbiamo in campo giocatori come Pasalic, Djimsiti e in passato ne abbiamo avuti altri come Ilicic e Sutalo. In tanti appartengono alla sua stessa etnia. Non tutti gli insulti devono essere considerati a sfondo razziale. A volte sono affronti individuali. Penso sia più maleducazione. Non bisogna confondere le due cose. Il razzismo è un concetto ben peggiore che coinvolge un gruppo di persone, non un singolo individuo. Rientra più nella casistica degli insulti che si rivolgono a calciatori e allenatori durante le partite. Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, altrimenti finiscono per essere tutti razzisti. Preciso il fatto che io sia assolutamente contrario al razzismo, ma credo anche che in questo caso si sia andati fuori strada“, ha concluso il tecnico con determinazione.
Intervenuto ai microfoni di DAZN nel post partita di Verona-Inter, il tecnico piacentino ha toccato…
Le ultime di calciomercato dalla Spagna su un'operazione a sorpresa dei bianconeri. Thiago Motta estimatore…
L'Inter schianta letteralmente il Verona al Bentegodi grazie a una grande prestazione di Thuram e…
Top e flop della sfida andata in scena allo stadio 'Bentegodi' e che apre la…
La sfida tra nerazzurri e gialloblu apre la tredicesima giornata di Serie A dopo la…
Calciomercato.it vi offre il big match del 'Meazza' tra i rossoneri di Fonseca ed i…