In casa Inter cresce l’attesa per la semifinale di Champions League con il Milan: ne ha parlato il giornalista di Libero, Fabrizio Biasin
Intervenuto ai microfoni di TvPlay, il giornalista di Libero Fabrizio Biasin ha fatto il punto sul momento dell’Inter alla vigilia della semifinale di Champions League con il Milan.
Quella di domani, secondo Biasin, sarà una vera e propria finale: “Al di là di chi delle due uscirà, non ci si ricorderà di Milan o Inter arrivate in semifinale, ci si ricorderà di Milan o Inter che è uscita contro la rivale cittadina. Tra Real Madrid e Manchester City, invece, c’è una certezza costruita su 50 partite, quando il Manchester gioca al suo livello non ce n’è per nessuno”.
Dunque, secondo Biasin una delle milanesi “rischia” di affrontare i Citizens in finale: “Nella sua filosofia di calcio Guardiola è il numero uno al mondo. E a questa filosofia si è aggiunto quel mostro di Haaland che viaggia a un gol e mezzo a partita. Questo abbinamento trasforma il City in una squadra. Il Real, invece, può rispondere con la calma interiore che porta Ancelotti. Lo scorso anno sono stati presi a pallonate dal PSG e dallo stesso City, quindi godiamocela e vediamo chi vince. Per me la vera finale è quella di domani”.
Inter, il punto di Fabrizio Biasin sui nerazzurri
Nell’ultimo mese l’Inter ha palesato una importante condizione atletica e non solo: “Sono abbastanza stupito da quanto accaduto nell’ultimo mese” ha sottolineato Biasin, il quale ha spiegato: “L’Inter aveva problemi non di gioco ma di intensità, da lì i problemi di risultati”.
In vista dell’euroderby, Biasin è preoccupato dal centrocampo nerazzurro con l’incognita Brozovix: “Dzeko ha un’intelligenza calcistica superiore, quindi che giochi Lautaro Martinez con Dzeko o con Lukaku sono contentissimo ugualmente, consideriamo che si giocherà sui 180 minuti, sono molto contento di entrambi. Un problema? Più nella zona del centrocampo in questo momento per l’Inter, non vorrei essere nei panni di Inzaghi per quanto riguarda le scelte lì. Se Brozovic è quello di tre settimane fa che va al 50% è un conto, se invece è quello visto contro la Roma che ha la calma dei grandi e va su tutti i palloni è un altro. Quella calma nelle partite che contano mi impressiona, per me se Brozovic c’è gioca sempre”.