L’avvocato Mattia Grassani commenta le motivazioni del Collegio di Garanzia e spiega a cosa può andare incontro la Juventus
Dopo la pubblicazione delle motivazioni del Collegio di Garanzia dello Sport, la Juventus è attesa dal nuovo giudizio della Corte di Appello Federale sul caso plusvalenze.
A parlare della questione è intervenuto a Calciomercato.it su Tv Play l’avvocato Mattia Grassani: “Le motivazioni sostanzialmente confermano l’approccio che la Corte federale d’Appello aveva già dato nei confronti della Juventus, di riconoscimento tramite le conferme delle sanzioni inflitte ad Agnelli, Paratici, Cherubini e Arrivabene“. Per quanto riguarda il nuovo giudizio, il legame spiega che “è un discorso di dosimetria, di riparametrazione della penalizzazione della Juventus e dell’inibizione ai 7 componenti del cda privi di deleghe di potere di firma”. Grassani spiega che non è semplice provare a prevedere l’esito del nuovo giudizio, anche se aggiunge: “C’è un richiamo alla richiesta che Chiné ha fatto nel corso del giudizio endofederale. Posso ipotizzare, ma con un ventaglio ampio, una sanzione che abbia 9 punti come punto di arrivo e un margine di errore in eccesso o difetto di uno o due punti”.
Mattia Grassani continua nel suo intervento e si sofferma sull’afflittività della sanzione ma anche sugli effetti della recidiva.
Nel primo caso afferma che “non si considerano le conseguenze patrimoniale ed economiche, ma la giustizia sportiva fa riferimento ad una posizione in classifica che determini in patimento e quindi un peggioramento degli obiettivi stagionali”. Dal punto di vista della recidiva, invece, l’avvocato spiega: “La commissione di illeciti dello stesso status nell’ambito della stessa stagione, impedisce di utilizzare trattamenti agevolati come il patteggiamento. Ma, se i comportamenti avvengono in un lasso di tempo ravvicinato, si può godere del beneficio della continuazione con una sostanziale riduzione delle pene seguenti alla prima, partendo dal reato più grave”.
Infine, dal punto di vista della tempistica, Grassani spiega che il 30 giugno non deve essere considerata una data limite e che in un caso la penalizzazione potrebbe esserci anche il prossimo anno. “Se i 9 punti fossero bastevoli per determinare un’afflittività nei confronti della Juventus in questa stagione – afferma il legale – ed altri eventuali punti di penalizzazione cambierebbero relativamente la classifica, quei punti andrebbero a pesare sulla stagione 23/24″.
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