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Luciano Spalletti, chi è l’allenatore del Napoli? Età, squadre allenate, stipendio, figli e moglie

Luciano Spalletti da anni è tra gli allenatori più apprezzati in Italia, ma conosci tutti i dettagli sulla carriera del tecnico del Napoli?

Dall’inizio del nuovo Millennio, Luciano Spalletti è considerato come uno dei migliori allenatori nel panorama calcistico italiano.

Luciano Spalletti (Fonte: Ansa Foto)

Dopo tanti anni di duro lavoro è arrivata finalmente la vittoria dello Scudetto con il Napoli e allora ripercorriamo assieme le tappe della carriera del Mister di Certaldo.

Luciano Spalletti età

Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti è nato il 7 marzo 1959 a Certaldo, in provincia di Firenze, e dunque attualmente ha 64 anni. Nel mondo del calcio ad alti livelli vi è dal 1973, dunque in totale sono ben 50 anni esatti.

Luciano Spalletti calciatore

La carriera di Luciano Spalletti come calciatore non è stata delle più esaltanti, non andando infatti mai oltre la Serie C1. I suoi inizi furono con il Castelfiorentino in Serie D, per poi passare tra i professionisti nel 1985-86 giocando con l’Entella in C2.

Passò in C1 l’anno seguente e per quattro anni scese in campo con lo Spezia tra il 1986 e il 1990 e nel 1988-89 segnò 3 reti, il suo record di gol in una singola stagione. Nel 1990-91 tornò in C2 con il Viareggio, prima di disputare le sue ultime due annate in C1 con l’Empoli.

Che ruolo aveva?

Da calciatore Luciano Spalletti era un centrocampista attento prevalentemente alla fase difensiva. In passato parlò di lui Francesco Guidolin, tecnico che lo allenò nel 1991-92 a Empoli, spiegando come fosse un calciatore dotato di grande senso tattico ma con poca tecnica.

Stipendio Spalletti al Napoli

Luciano Spalletti e Aurelio De Laurentiis (Fonte: LaPresse)

Pur di accettare il trasferimento al Napoli, Luciano Spalletti ha sensibilmente abbassato le pretese riguardanti il proprio stipendio. Con De Laurentiis ha firmato un contratto da 3,2 milioni di Euro netti a stagione, ben diverso rispetto ai 4,5 milioni di Euro che percepiva nella sua precedente esperienza all’Inter.

Spalletti in Russia: stipendio record?

Quando nel 2009 Luciano Spalletti lasciò l’Italia per firmare un contratto con lo Zenit San Pietroburgo, in molti pensarono si trattasse di un’operazione puramente legata al ricco compenso. Gli stipendi degli allenatori allora erano molto più bassi e quando iniziarono a circolare le voci su uno stipendio da 4 milioni di Euro in molti sobbalzarono dalla sedia.

Secondo il giornale russo “Fotanka” in realtà avrebbe firmato un contratto di “soli” 2,5 milioni di Euro a stagione. Si trattava comunque di un aumento di stipendio rispetto ai 2 milioni che percepiva alla Roma.

Cosa ha vinto Spalletti come allenatore

Il primo trofeo vinto da Luciano Spalletti fu la Coppa Italia di Serie C della stagione 1995-96 con l’Empoli. I toscani vinsero la doppia finale contro il Monza, imponendosi in Lombardia per 0-1 con il gol di Balesini e bissando il successo in casa con il rigore di Carmine Esposito.

Il suo periodo più decorato è stato quello tra il 2007 e il 2012, dove in cinque anni vinse ben sette titoli. Il primo fu la Coppa Italia del 2006-07 con la Roma al termine di una favolosa doppia finale contro l’Inter entrata nella storia grazie al 6-2 della gara d’andata.

Festeggiamenti Roma Coppa Italia 2007 08 (Fonte: LaPresse)

Un calcio di rigore di De Rossi ad agosto permise di sbancare San Siro e vincere così anche la Supercoppa Italiana e nel 2007-08 arrivò il terzo successo contro l’Inter con la Coppa Italia vinta per 2-1 grazie ai gol di Mexes e Perrotta.

Dopo i trionfi capitolini arrivarono quelli in terra russa con lo Zenit San Pietroburgo e il primo trofeo fu la Coppa di Russia del 2010 vinta nella finale di Rostov per 1-0 contro il Sibir, grazie al rigore di Sirokov. Quell’anno vinse anche il primo campionato russo, con un distacco finale di ben sei punti sul Cska Mosca secondo e la stagione seguente concedette il bis con un abissale vantaggio di ben 13 punti sullo Spartak.

Nel 2011 vinse anche la Supercoppa di Russia grazie all’1-0 decisivo segnato da Ionov nella fina di Krasnodar contro il Cska Mosca. Dopo undici anni di digiuno, nella stagione 2022-23 è arrivato il suo primo Scudetto in Italia, al termine di un campionato trionfale con il Napoli e con il Tricolore vinto con cinque gare d’anticipo.

Tutte le squadre che ha allenato

La carriera di Spalletti è iniziata con l’Empoli e dal 1993 al 1998 ha alternato la sua esperienza tra il settore giovanile e la prima squadra e ottenendo due promozioni consecutive dalla Serie C1 alla Serie A.

Dopo l’esperienza con i toscani visse alcuni anni burrascosi non riuscendo a imporsi con Sampdoria, Venezia, Udinese e Ancona, ma i friulani lo richiamarono nel 2002 e da lì fu tutta un’altra storia.

Luciano Spalletti (Fonte: Ansa Foto)

Storico quarto posto con qualificazione in Champions League nel 2005, poi il primo periodo alla Roma che portò a tre secondi posti e altrettanti trofei. Il passaggio in Russia allo Zenit dal 2009 fino al 2014 prima del ritorno in giallorosso, due anni all’Inter e infine l’approdo a Napoli nel 2021.

Gli esoneri in carriera

Luciano Spalletti è stato tra gli allenatori in assoluto meno esonerati della storia recente, ma all’inizio non filò tutto liscio. Nel 1998-99 allenò la Sampdoria, ma un pessimo inizio di stagione gli costò il posto al termine di un pesante 5-2 subito a Roma contro la Lazio. Per sei partite arrivò l’inglese Platt prima di essere richiamato, ma alla fie fine fu retrocessione.

Situazione simile anche l’anno seguente a Venezia, con Spalletti che iniziò con i veneti prima di essere esonerato dopo otto giornate in seguito a una sconfitta interna contro il Bologna. Dopo tre partite con Giuseppe Materazzi, il tecnico toscano tornò sulla panchina dei lagunari, ma il 6 febbraio arrivò il secondo esonero dopo un pesantissimo 5-0 subito all’Olimpico contro la Roma.

Maurizio Ganz e Luciano Spalletti Venezia (Fonte: Ansa Foto)

Nel 2009 rimase sulla panchina della Roma solo per due partite, perdendole entrambe contro Genoa e Juventus, ma fu lui a dare le dimissioni. Diverso il caso della stagione 2013-14 con il suo Zenit, con Spalletti che venne esonerato il 10 marzo 2013 al termine di un pari interno per 0-0 contro il Tom Tomsk per permettere l’arrivo del portoghese Villas Boas.

Chi è Tamara, la moglie di Spalletti

La moglie di Luciano Spalletti si chiama Tamara Angeli e nonostante la notorietà del marito ha sempre cercato di rimanere ben lontana dalle luci della ribalta. Si sa praticamente soltanto che la coppia si è conosciuta quando Spalletti era un calciatore dello Spezia alla fine degli anni ’80.

Tamara all’epoca era una venditrice porta a porta per un giornale locale della città ligure mentre oggi è colei che gestisce l’agriturismo in Toscana della coppia.

Figli di Spalletti, chi sono Samuele, Federico e Matilde

Sono tre i figli che sono nati dall’amore di Luciano Spalletti e Tamara Angeli: Samuele, Federico e Matilde. Il più grande è Samuele ed è nato nel 1992 e nel 2019 si è laureato all’Università Luiss Guido Carli in Giurisprudenza con la votazione di 110 e Lode. Nel 2016 ha preso parte anche a una Summer School gestita dall’Università olandese di Utrecht per specializzarsi in “Financial law and economics: financial crisis and Europe”.

Federico Spalletti è il secondogenito ed è del 1995 e sta cercando di seguire le orme del padre nel mondo del calcio. Nel dicembre 2022 si è diplomato al termine del corso di Coverciano per essere riconosciuto come “Osservatore”.

Samuele Federico Tamara Matilde Luciano Spalletti (Fonte: Instagram)

A svariati anni di distanza è nata anche la piccolina di casa: Matilde Spalletti. Nata nel 2011 è legatissima a Luciano, tanto da abbracciarlo in diretta televisiva nel settembre del 2021 al termine di un Udinese-Napoli. In un’intervista riportata dal “Corriere della Sera”, Luciano ha definito bonariamente:” Samuele il bestione, Federico l’autoritario chitarrista e Matilde la principessa”.

Tenuta di Spalletti: La Rimessa

Luciano Spalletti è il titolare di una bellissima tenuta chiamata “La Rimessa” che si trova a Montaione, in provincia di Firenze. La tenuta permette di vivere una splendida e confortevole esperienza in mezzo alle colline toscane, con la votazione su Booking che è di un bel 9,7 stelle su 10, quasi la perfezione assoluta.

La Rimessa (Fonte: Instagram)

Si possono affittare quattro case, una con cinque camere da letto, una con quattro, due con due e infine una camera matrimoniale che dà la vista sul parco. Indicativamente i prezzi variano da un minimo di 194 Euro a un massimo di 343, ma varia ovviamente in base al periodo.

Spalletti dove vive a Napoli?

Inizialmente l’avventura di Luciano Spalletti era iniziata con il toscano che viveva all’interno di una suite dell’albergo di Corso Vittorio Emanuele, ma nel febbraio 2023 ha deciso di cambiare.

La decisione di passare dal lusso dell’albergo a un piccolo monolocale di Castel Volturno è stata presa per potersi concentrare quanto più possibile sulla vittoria del campionato, obbiettivo pienamente centrato.

Spalletti e il rapporto con Francesco Totti

Uno dei momenti più difficili nella carriera di Luciano Spalletti è avvenuto nella stagione 2016-17 quando era il tecnico della Roma. Non sono bastati gli 87 punti, record della storia giallorossa, per placare le polemiche per il rapporto con il Capitano Francesco Totti.

I due nella prima esperienza nella Capitale erano molto legati, con il “Pupone” che ha raccontato di come durante il suo grave infortunio del 2006 fu spesso Spalletti ad accompagnarlo a casa dai genitori con la sua piccola Ford Ka.

Francesco Totti e Luciano Spalletti (Fonte: Ansa Foto)

Tutto è però cambiato nella seconda avventura romana, con Spalletti che è stato più volte accusato di aver preso di mira Totti facendolo giocare con il contagocce. Alla fine della stagione se ne andarono entrambi, Luciano all’Inter e Francesco chiuse la carriera e da quel momento il rapporto tra i due non si è più ricucito.

I litigi famosi di Spalletti

Da buon toscano fumantino, non sono di certo mancati i litigi in diretta televisiva per il buon Luciano Spalletti. I suoi modi spesso calmi e pacati hanno portato alle volte a delle inaspettate prese di posizione contro i giornalisti anche in conferenza stampa o ai microfoni di importanti televisioni.

Tra le più famosi vi è quella con il povero giornalista russo che si trovò involontario protagonista della storica “Ma che emozioni?” quando il suo Zenit pareggiò all’ultimo minuto e Spalletti accusò l’arbitro della gara di non essere sempre stato contro di lui.

Lite Spalletti con Caressa

Un altro scontro storico avvenne il 24 febbraio 2019 quando Luciano Spalletti perse la pazienza con Fabio Caressa ai microfoni di Sky per un rigore molto generoso concesso ai viola a tempo scaduto. Le immagini dimostrarono come D’Ambrosio colpì la palla di petto e non di braccio, con Luciano che non volle sentire possibili giustificazioni verso l’arbitro Abisso.

Lite Spalletti con Panucci

Ai microfoni di Mediaset sono stati artefici di una lite Luciano Spalletti e il suo ex calciatore Christian Panucci. Il pomo della discordia fu una sostituzione di Edin Dzeko in seguito a un Pescara-Roma, con l’ex terzino che si offese in quanto il suo ragionamento venne definito “limitato” da Spalletti. I due si chiarirono presto e il loro rapporto è tornato “vero”, come spiegato dallo stesso Panucci nel febbraio 2020.

Lite Spalletti con Icardi

Luciano Spalletti e Mauro Icardi (Fonte: Ansa Foto)

Dopo le problematiche con il Capitano della Roma, Spalletti ebbe grosse difficoltà nel gestire anche quello dell’Inter. Il tecnico toscano non ebbe problemi a presentarsi di fronte alle telecamere per definire vergognoso e irrispettoso l’atteggiamento di Icardi che aveva dovuto trattare con i suoi avvocati per poter tornare in campo con i nerazzurri.

Da febbraio 2019 perse la fascia di Capitano che passò ad Handanovic e anche in quel caso, come con Totti, a fine anno salutarono entrambi.

Le frasi famose

Da molti è considerato quasi come un filosofo della panchina visto come durante le conferenze stampa è sempre in grado di elargire frasi davvero profonde. La più celebre rimane senza dubbio “Uomini forti, destini forti, uomini deboli, destini deboli” che disse per la prima volta a Roma nel 2016.

Nel cuore dei tifosi del Napoli ci entrò invece con la frase “I tifosi della Juventus sono in gran parte del Sud, ma c’è un Sud che non li tiferà mai. Per questo Sud, essere napoletani e tifare Napoli è l’unica cosa che conta.”

Il suo modulo preferito

Da tanti anni ormai Luciano Spalletti è diventato un fedelissimo del 4-2-3-1, modulo che rese celebre durante la sua prima esperienza alla Roma. Prima di questa “scoperta” era invece un amante della difesa a tre, infatti il suo Udinese giocava proprio con il 3-5-2.

Francesco Bergamaschi

28 anni, appassionato di calcio da sempre, fin dalla culla. Dategli una penna ed un foglio di carta e lasciatelo scrivere.

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