Milan-Inter vale per il prestigio, per la storia, per un posto in finale di Champions ma anche per il destino di Pioli e Inzaghi
Una lunga giornata, che vi racconteremo su Calciomercato.it, ci porterà a stasera, al derby di Champions League tra Milan e Inter. Gara d’andata di semifinale, un match attesissimo fin da quando il sorteggio di marzo ne aveva ventilato l’eventualità, poi verificatasi con il passaggio del turno dei rossoneri e dei nerazzurri. E si torna indietro di vent’anni, al precedente del 2003 che quanto a pathos è stato uno dei più vibranti derby della Madonnina di sempre. E viste le premesse, anche questo non farà eccezione. Anche perché non c’è in ballo il solo passaggio alla finale di Istanbul, ma anche il destino dei due allenatori.
Stefano Pioli e Simone Inzaghi si giocano moltissimo, forse tutto, nella doppia sfida tra stasera e martedì prossimo. Sette giorni ad altissima tensione in cui si traccerà inevitabilmente una linea che sarà un primo bilancio, piuttosto attendibile, sulla stagione e, di conseguenza, sul rispettivo futuro in panchina. Chi passa il turno può ancora sognare l’ambitissimo trofeo, nobilitare notevolmente la propria annata e puntellare la propria posizione. Chi invece abbandonerà la competizione vedrà seriamente a rischio la propria permanenza.
Le due squadre, a livello psicologico, arrivano nel miglior modo possibile con le vittorie negli scontri diretti rispettivamente con Lazio e Roma che le hanno rilanciate in zona Champions in campionato. Ma nell’anno in cui si pensava che dovessero competere tra loro, e forse con la Juventus, per la seconda stella, l’aver accusato una distanza siderale dal Napoli campione d’Italia ha indubbiamente aperto non pochi dubbi sull’operato dei due allenatori. Al momento, in stagione, Inzaghi arriva in vantaggio di due derby vinti a uno, ma il pronostico è apertissimo.
Tra i due allenatori, quello che attualmente sembra avere una posizione più solida è Stefano Pioli. Nonostante il trend delle ultimissime settimane sia stato più favorevole, nel complesso, agli interisti.
Il contratto in essere fino al 2025 ‘blinda’ la posizione del tecnico, per il quale la fiducia da parte della società è massima. Rinsaldata dall’andamento europeo di questa stagione, anche se Cardinale, presentando l’Euroderby, ha ricordato come dal punto di vista del club sia fondamentale la qualificazione alla Champions del prossimo anno. Quindi da ottenere in campionato, nell’ipotesi in cui non si riuscisse ad alzare il trofeo ad Istanbul, eventualità su cui è ancora presto per scommettere. Va da sé, che un Milan fuori dalla finale di Champions e che in campionato non dovesse riuscire ad entrare tra le prime quattro (al momento, i rossoneri sono quinti, staccati di due lunghezze proprio dall’Inter e con tre punti di vantaggio su Roma e Atalanta, con l’incognita Juventus a tenere banco) potrebbe far sì che la posizione dell’allenatore venga rivista e rivalutata con attenzione.
Simone Inzaghi arriva alla sfida di stasera sulle ali dell’entusiasmo, dopo aver superato il Benfica nei quarti di Champions, per quattro vittorie di fila in campionato e per il passaggio alla finale di Coppa Italia battendo la Juventus. Ma il tutto, come sappiamo, potrebbe non bastargli.
Nelle settimane precedenti, le troppe sconfitte in Serie A e la distanza troppo elevata accusata dalla vetta lo hanno messo seriamente in discussione. Anche per lui sarà cruciale ottenere il pass Champions tramite il campionato, ma la sensazione è che a prescindere la conferma sarebbe molto difficile senza accedere alla finale. In caso contrario, invece, il tecnico piacentino potrebbe mettere sul piatto una gran bella carta a suo favore.
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