Luciano Spalletti ha voluto accanto a sé gente fidata per il suo Napoli ed ecco a voi i componenti dello staff tecnico del tecnico azzurro.
Per poter vincere non basta semplicemente avere dei grandi giocatori e un allenatore di primo piano come Luciano Spalletti, ma servono anche collaboratori di livello.
Il tecnico toscano collabora da tempo con molti di essi e il grande affiatamento tra le parti è stata una delle chiavi per la vittoria del terzo Scudetto azzurro. Conosciamo meglio lo staff di Luciano Spalletti.
Se c’è un personaggio al quale Luciano Spalletti non rinuncia mai da quando è diventato allenatore è Marco Domenichini. Nato a La Spezia il 21 ottobre 1958, è stato anch’egli calciatore nel ruolo di centrocampista.
Da giovane era considerato un ragazzo di belle speranze, tanto da vincere due volte il torneo di Viareggio con la Fiorentina nel 1978 e nel 1979. Molto attento alla fase difensivo giocò per realtà di livello come Pescara ed Empoli.
Divenne vice allenatore di Spalletti nella prima stagione in Serie A del tecnico toscano, a Empoli nel 1997-98. Da quel momento in poi i due non si sono più mollati, con Domenichini che ha seguito Luciano dalla Sampdoria all’Ancona, dalla Roma all’Inter, dall’Udinese allo Zenit.
Uno dei segreti del Napoli campione d’Italia nella stagione 2022-23 è stata la preparazione atletica, con i giocatori che rare volte si sono fermati in seguito a infortuni. Il merito è da attribuire da Francesco Sinatti, un altro passato per Empoli che aveva collaborato con Maurizio Sarri.
Dopo la laurea in Scienze Motorie nel 2012 è entrato negli azzurri toscani nel 2014 e poi all’ombra del Vesuvio aveva già collaborato dal 2015 al 2018 con Sarri in panchina. Non seguì il Mister tra Londra e Torino e tornò in una squadra di calcio nel marzo del 2021 seguendo l’allenatore Francesco Farioli al Karagumruk.
Con l’arrivo di Spalletti è tornato anche lui in azzurro e uno dei suoi segreti per quanto riguarda la preparazione atletica è legato all’allenamento in mezzo ai boschi tra la Val di Sole e l’Abruzzo.
Il ruolo di vice è stato affidato invece a Francesco Cacciapuoti, una vita intera nel Napoli. Dopo diverse stagioni nei settori giovanili è stato promosso in prima squadra nel 2019 per volere dell’allora allenatore Carlo Ancelotti.
Chi ha il Napoli tatuato sul petto è Gianluca Grava, terzino che decise di approdare in azzurro nel 2004 quando la squadra era in Serie C1. Fu un’emozione per lui fare tutta la scalata dalla terza serie fino alla Champions e vuole che il suo sogno possa essere realizzato anche da altri ragazzi.
Nel 2013 Grava ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato e non appena ha appeso gli scarpini al chiodo è diventato il coordinatore del vivaio del Napoli. Ha collaborato con Rafa Benitez, Maurizio Sarri, Carlo Ancelotti, Gennaro Gattuso e ora Luciano Spalletti.
Il ruolo del match analyst è diventato sempre più importante e la collaborazione tra Spalletti e Simone Beccaccioli era già iniziata da diverso tempo. Arrivò alla Roma nel 2009, subito dopo le dimissioni del tecnico di Certaldo e venne chiamato da Claudio Ranieri.
Da allora rimase nella Capitale fino al 2019, dunque poté lavorare a stretto contatto con Spalletti nel suo secondo periodo romano, per un totale di 75 partite. Dopo la Roma è passato per un anno a Cagliari, ma con il passaggio di Spalletti a Napoli decise di lasciare la Sardegna per seguire Luciano in questa nuova avventura.
Un altro componente dello staff tecnico che è arrivato a Napoli con Spalletti è stato il preparatore dei portieri Alejandro Rosalen. Spagnolo di Valencia iniziò proprio con il settore giovanile dei Pipistrelli dal 2004 al 2012, prima di cambiare nazione e passare per un anno agli ungheresi del Videoton.
Nel 2013 conobbe l’Italia e in particolare Firenze, diventando il punto di riferimento della Fiorentina fino al 2021. Pur non avendo mai collaborato dunque con Spalletti divenne il preparatore di Meret e compagni dal luglio di quell’anno.
Il medico sociale del Napoli è Beniamino Casillo e ricopre questo ruolo dall’ottobre 2020. Nato a Scafati, in provincia di Salerno, il 18 gennaio 1981 si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Napoli si è specializzato in “Medicina dello Sport” e anche in “Malattie dell’apparato cardiovascolare”.
Ha collaborato dal 2015 al 2017 anche nel Tribunale di Nola e ha lavorato per l’ASL di Napoli 3 Sud dal 2014 al 2019. Dal luglio del 2022 ha assunto anche il ruolo di medico sociale del Napoli Under 18.
Non si può dire con certezza quanto guadagni Beniamino Casillo con il Napoli, ma nel sito miodottore.it si possono conoscere le sue tariffe. Per una visita cardiologica la spesa sarà di 80 Euro, mentre per una visita sportiva servono 70 Euro. La più costosa è invece la visita per dare l’idoneità sportiva a degli atleti che sono risultati positivi al Covid-19, con il prezzo che sale a 100 Euro.
Il principale fisioterapista del Napoli è Fabio Sannino, nato il 15 giugno 1976 e che ha dimostrato il proprio valore al punto da dividersi in un doppio ruolo. A livello di club ha lavorato solamente con il Napoli, ma nel 2022 ha raddoppiato l’azzurro.
Il primo luglio 2022 infatti è entrato a far parte anche dello staff tecnico di Roberto Mancini e dell’Italia. Questo è possibile solamente perché non c’è conflitto di interessi tra un club e una nazionale.
Con lui collabora anche Marco Romano, fisioterapista del reparto medico nato a Pomigliano d’Arco nel 1985 e che è nel Napoli dal 2015 e anche per lui è la sua unica esperienza in un club. In media lo stipendio di un fisioterapista in una squadra varia tra i 1200 e i 2000 Euro al mese, ma il prezzo è diversificabile in base all’esperienza del fisioterapista e al blasone della squadra.
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