Dall’arrivo di Giuntoli al futuro di Allegri: arriva il verdetto che la Juventus aspettava più di tutti
Giuntoli in arrivo, Allegri (forse) in partenza. E’ il momento delle decisioni in casa Juventus con la società chiamata ad una rifondazione importante. Ovviamente molto dipenderà da quel che accadrà dal punto di vista della giustizia sportiva, ma intanto in casa bianconera fervono già le grandi manovre sul futuro.
Una potrebbe portare uno degli artefici dello scudetto del Napoli a Torino: Cristiano Giuntoli. In attesa dell’incontro con De Laurentiis, si intensificano le voci che lo vogliono promesso sposo della Juve. Di questo, intervenuto a Calciomercato.it su Tv Play, ha parlato Carlo Nicolini, dirigente dello Shakhtar Donetsk: “Quest’anno sul suo conto non c’è nulla da fare. Ha avuto anche fortuna in alcune scelte, oltre a lungimiranza e bravura. Non se se è l’uomo giusto per la Juventus – aggiunge – non si capisce quanto potere decisionale avrà, c’è una grande confusione”.
Anche Xavier Jacobelli si esprime sull’attuale d.s. del Napoli: “Tutti lo vorrebbero, ma c’è un contratto fino al 2024. Sta cercando una formula per lasciarsi con De Laurentiis con garbo. Ha fatto un lavoro incredibile in otto anni, diventando tra i migliori operatori di mercato. Se la Juve punta su di lui, lo fa per rifondare la squadra”. Una rifondazione con o senza Allegri?
Calciomercato Juventus, Jacobelli sul futuro di Allegri: “Situazione fluida”
Prova a rispondere lo stesso Jacobelli che traccia anche quel che potrà essere la strategia sul mercato della Juventus. “Per Allegri, come per Inzaghi e Mourinho, la decisione sarà presa a fine stagione – afferma – Allegri ha un contratto fino al 2025 ma la Juve attraversa una situazione fluida”.
Una situazione nella quale deve essere tenuta alta la concentrazione sul campo, mentre si delineano già le possibili scelte di mercato: “Vlahovic è un patrimonio tecnico troppo importante per immaginare che la Juve ci rinunci così facilmente, anche se suoneranno le sirene soprattutto della Premier. Rabiot resterà solo con le coppe, Di Maria vorrebbe restare”.
Questo per i big, ma sarà soprattutto una Juve di giovani: “La squadra ha un grande patrimonio di freschezza che deriva dalla seconda squadra. Iling Jr, Barrenechea, Fagioli, Miretti, Barbieri, sono la dimostrazione che nel 2018 la società con la seconda squadra fu lungimirante. Poi ci saranno da valutare i prestiti (Arthur, McKennie e Kulusevski). Tutte situazioni da analizzare al termine della stagione, ma si continuerà anche sulla strada dei giovani”. Con o senza Allegri è ancora da decidere.