Contro il Milan in Champions League l’MVP di serata è stato Henrikh Mkhitaryan. E così l’Inter fa il poker dei centrocampisti premiati in questa edizione di Champions
L’Inter sta bene fisicamente e mentalmente. Le ultime partite lo dimostrano. Dalla sfida contro la Juventus in Coppa Italia vinta 1-0, i nerazzurri hanno trovato la svolta che stavano cercando e stanno cavalcando l’onda dell’entusiasmo per un finale di stagione tutto da scrivere.
Ora c’è il ritorno della semifinale di Champions League contro il Milan da portare a casa per volare a Istanbul il 10 giugno. C’è una finale di Coppa Italia da (ri)vincere. E un quarto posto in classifica più che indispensabile da conquistare.
Simone Inzaghi stesso lo ha detto. Non è stato facile giocare praticamente più di mezza stagione senza uno di quelli che al momento è uno dei migliori centrocampisti d’Europa: Marcelo Brozovic. Hakan Calhanoglu si è scuramente adattato al ruolo di regista e lo ha fatto benissimo, ma la qualità, la visione di gioco e l’esperienza del croato sono ancora difficili da sostituire.
Ora il tecnico piacentino può contare su tutti i suoi centrocampisti. Centrocampisti in forma e in una condizione praticamente perfetta. La prova? Henrikh Mkhitaryan, 34 anni, arrivato a parametro zero dalla Roma, contro il Milan nella notte di Champions League ha tirato fuori un’altra prestazione a dir poco perfetta. Prestazione che gli è valso il premio come MVP della serata.
E così l’Inter cala il poker. Tutti i centrocampisti nerazzurri sono stati premiati come MVP di una partita di questa Champions League almeno una volta. Brozovic contro il Viktoria Plzen (0-2), Calhanoglu contro il Barcellona (1-0) e in entrambe le sfide contro il Porto (1-0 e 0-0), Barella contro il Barcellona (3-3) e l’armeno ieri contro il Milan (0-2). L’ennesima conferma di quanto il centrocampo nerazzurro sia il vero segreto dell’Inter.
E pensare che questi 4 giocatori alle casse dell’Inter sono costati in tutto 53 milioni. Ma solo Nicolò Barella, preso dal Cagliari, è stato pagato 45 milioni.
Sembra quasi paradossale, ma Brozovic nel 2015 è arrivato in nerazzurro dalla Dinamo Zagabria per una cifra pari a 8 milioni di euro. Calhanoglu e Mkhitaryan sono stati dei veri e propri regali, per cui l’Inter ha dovuto solo definire durata del contratto e stipendio.
Entrambi svincolati, sono arrivati a parametro zero. Il turco dopo quattro anni con la maglia del Milan, l’armeno dopo tre con quella della Roma. I due giocatori hanno un contratto in scadenza nel 2024 e l’Inter deve muoversi a blindarli, mentre può stare più tranquilla per quanto riguarda Brozovic e Barella che sono legati al club nerazzurro fino al 2026. Ora missione quarto posto e poi via ai rinnovi.
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