L’Inter ha dato modo ai suoi giovani tifosi di acquistare delle mascotte che sono state fin da subito state apprezzate dai più piccoli.
Una delle poche squadre italiane che ha deciso di proseguire la tradizione europea di non utilizzare delle mascotte con all’interno una persona durante la partita è l’Inter.
Nonostante questo i nerazzurri sono sempre stati molto attenti al mercato legato ai più piccoli e per questo motivo sono stati diversi i pupazzi che sono stati realizzati. Il primo che entrò nella storia è stato “Spillo”.
Si tratta di un biscione nerazzurro e che prende il proprio nome dal grande attaccante interista degli anni ’80: Alessandro “Spillo” Altobelli. Non fu un caso che venne scelto proprio l’attaccante laziale come testimonial per la presentazione della nuova mascotte.
Il cannoniere avrebbe dovuto semplicemente posare di fronte alla fotocamera con il biscione al collo come se fosse una sciarpa. Questo avrebbe permesso così di avvicinare Spillo…a Spillo.
La mascotte che attualmente è probabilmente la più nota e famosa nel mondo interista è Ambrogio. Si tratta di una scelta singolare da parte della società nerazzurra e che venne attuata verso l’inizio del nuovo millennio.
Spillo ricalcava il biscione, il simbolo riconosciuto dell’Inter, mentre Ambrogio era un coccodrillo. Non c’era però un bambino interista che non avesse in camera questo simpatico pupazzetto che per tanti anni divenne un cult del tifo giovanile nerazzurro.
Purtroppo però questa mascotte venne lanciata sul mercato in una stagione davvero molto particolare per l’Inter. La 2001-02 avrebbe potuto essere trionfale, ma nel finale tutto andò nel peggiore dei modi, con la semifinale di Coppa Uefa che venne persa con il Feyenoord e lo Scudetto venne perso il 5 maggio.
Difficile poter recuperare come vestito da Carnevale quello di Spillo, con il serpentello che era completamente di nerazzurro e con il solo cappellino in testa. Quella che poteva diventare a tutti gli effetti la mascotte dell’Inter anche allo stadio era invece “Ambrogio”.
Era davvero tutto pronto con la testa del peluche che presentava un muso molto allungata del coccodrillo e ovviamente vestiva la maglia nerazzurra che cambiava in base alla stagione. Anche nel suo caso il cappellino in testa non mancava e gli occhi non potevano far altro che essere nerazzurri.
Chissà se nei prossimi anni anche l’Inter deciderà di mettere la propria mascotte a bordocampo per sostenere i suoi campioni, ma tra Spillo e Ambrogio c’è una bella scelta.
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