L’Inter 2022-23 ha una rosa forte e fatta di grandi campioni: scopriamo insieme i segreti dei calciatori allenati da Simone Inzaghi.
Anche nella stagione 2022-23, l’Inter ha avuto modo di costruire una rosa di primo piano sia a livello italiano che internazionale.
Simone Inzaghi ha avuto così tra le mani un grandissimo potenziale umano e dunque ripercorriamo insieme tutta la rosa interista.
Nella propria storia l’Inter ha sempre avuto grandissimi portieri e quest’anno ha potuto contare su due campioni. Il Capitano Samir Handanovic ormai è a fine carriera ed è stato rimpiazzato nel migliore dei modi da André Onana.
Cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, Alex Cordaz ha il nerazzurro tatuato nel cuore. Con i nerazzurri giocò solo pochi minuti nella semifinale di Coppa Italia del 2004 contro la Juventus e poi ha girato per la provincia italiana. All’Inter è tornato nel 2021 a parametro zero e indossa la maglia numero 21.
Capitano e simbolo dell’Inter è arrivato a Milano nel 2012 dall’Udinese per sostituire un mostro sacro come Julio Cesar. Per lui furono spesi ben 15 milioni di Euro e l’investimento è stato più che positivo. Da undici anni indossa la maglia numero 1.
Grande colpo di Beppe Marotta a parametro zero, con André Onana che è arrivato a Milano nell’estate del 2022 dall’Ajax. Portiere camerunense dotato di grandi riflessi è stato il protagonista della semifinale di Champions del 2019 per i Lancieri e in nerazzurro indossa il 24.
Non è stata sempre solida come avrebbe sperato la difesa dell’Inter di Simone Inzaghi, nonostante diversi nomi altisonanti. La grande rivelazione della stagione è stato Francesco Acerbi, arrivato come rincalzo a fine mercato ed è diventato ben presto un titolare inamovibile.
Campione d’Europa del 2021 con l’Italia, per l’Inter c’è solo il rimpianto di averlo acquistato ormai a fine carriera. Dopo aver giocato anche per Milan e Lazio, Acerbi è arrivato in nerazzurro in seguito a un prestito gratuito e a fine stagione si discuterà sul riscatto e ora indossa la maglia numero 15.
Forse il difensore migliore della nuova generazione a livello italiano. Alessandro Bastoni è da quattro anni una colonna dell’Inter e ora non fanno più paura i 30 milioni di Euro spesi per prelevarlo dall’Atalanta nel 2017. Il suo numero di maglia è sempre stato il 95.
Arrivato nell’estate del 2022 in prestito dal Cagliari, Raoul Bellanova ha fatto fatica nel suo primo anno a Milano. Per ora la società nerazzurra ha sborsato 3 milioni di Euro e per il riscatto ne serviranno altri 7, in un’annata che lo ha visto indossare il numero 12.
Arrivò all’Inter con grandi speranze nell’estate del 2017, con la dirigenza che spese 21 milioni di Euro per acquistarlo dal Nizza. Non riuscì mai a convincere nemmeno nei vari prestiti tra Fiorentina, Rennes e Cagliari. Quest’anno è rimasto a Milano a causa di un grave infortunio e gli è stata assegnata la maglia numero 29.
Colonna storica della difesa dell’Inter, Danilo D’Ambrosio è un leader dello spogliatoio. Arrivato dal Torino nel gennaio del 2014 per 3,8 milioni di Euro è stato il primo acquisto dell’Era Thohir. In nerazzurro ha sempre vestito la maglia numero 33.
Terzino destro o sinistro e all’occorrenza può essere schierato anche al centro della difesa. Matteo Darmian è il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere e per acquistarlo dal Parma nell’ottobre 2020 l’Inter spese solo 2,5 milioni di Euro e gli affidò la maglia numero 36.
Grande protagonista della difesa nerazzurra in queste ultime stagioni, Stefan De Vrij nell’ultimo periodo non è riuscito a confermarsi come il miglior difensore del campionato, premio vinto nel 2019-20. Arrivò a parametro zero dalla Lazio nel 2018 e il suo numero è il 6.
Ragazzo cresciuto nel settore giovanile interista e tifosissimo dei colori nerazzurri. Federico Dimarco è l’idolo della Curva Nord ed è tornato dopo vari prestiti e nel 2018 è stato contro riscattato dai nerazzurri che lo avevano venduto al Sion. A Milano indossa la maglia numero 32.
Stagione sicuramente travagliata per Milan Skriniar, con il suo prossimo passaggio al PSG che non lo ha lasciato sereno. All’Inter ci è arrivato nel 2017 e da allora è stato una colonna della squadra dimostrandosi un difensore eccezionale, sempre fedele al suo numero 37.
Il fiore all’occhiello della rosa nerazzurra è probabilmente il centrocampo. Poche squadre al mondo possono vantare una mediana così ricca di qualità come quella formata da Barella, Calhanoglu, Brozovic e Mkhitaryan.
Centrocampista classe 2002 dotato di una straordinaria visione di gioco. Si sapeva che la prima stagione all’Inter sarebbe stata complicata per Asllani, ma dopo i 4 milioni di prestito non ci sono state esitazioni nel versare gli altri 10 milioni di Euro per riscattarlo dall’Empoli. La sua maglia è con il numero 14.
Giocatore faro del centrocampo interista, capace di eccellere sia nella fase di interdizione che in quella di impostazione. Nicolò Barella rappresenta nel migliore dei modi il centrocampista moderno e i 25 milioni spesi per prelevarlo dal Cagliari sono stati un affare e il suo numero 23 è tra i più amati.
Regista e interno dalla grande intelligenza tattica. Arrivato in Italia nel gennaio del 2015 per 5 milioni di Euro dalla Dinamo Zagabria, Marcelo Brozovic è diventato fin da subito il metronomo dei nerazzurri. Dal 2018 è diventato uno dei top a livello mondiale e in nerazzurro ha sempre avuto il numero 77.
Acquistare a parametro zero il fantasista del Milan sembrava una follia, ma Hakan Calhanoglu in nerazzurro è esploso. Non più giocatore discontinuo, ma con Inzaghi ha trovato il suo ruolo, abbassandosi da trequartista a regista e il suo numero 20 incanta.
Esterno a tutta fascia, titolare della nazionale olandese è stato acquistato nel 2021 dal Psv Eindhoven per 12,5 milioni. Aveva il duro compito di sostituire un fenomeno del ruolo come Achraf Hakimi e in questi due anni a Milano il suo numero 2 non ha sfigurato.
Nonostante sia sempre stato molto criticato, spesso in maniera eccessiva, Roberto Gagliardini si è fatto apprezzare da tutti gli allenatori passati a Milano. Il suo giudizio è stato spesso offuscato dai 20,5 milioni spesi per acquistare dall’Atalanta il ragazzo che indossa il numero 5.
Arrivato dall’Atalanta nel mercato di gennaio del 2022, Robin Gosens ha dovuto convivere con vari infortuni nella sua esperienza a Milano. In totale sono stati spesi 15 milioni di Euro per prelevarlo dai bergamaschi e rimarrà nella storia il gol al Camp Nou con il suo numero 8 sulla schiena.
Eccezionale acquisto a parametro zero dell’estate del 2022 da parte di Beppe Marotta. A Milano Mkhitaryan sta vivendo una seconda giovinezza e da ottobre è diventato un titolare inamovibile. Per la sua esperienza interista l’armeno ha scelto la maglia numero 22.
La Lu-La è tornata dopo essere stata separata un anno, anche se Lukaku e Martinez non hanno avuto modo di giocare con continuità come in passato. Ancora una volta ottima la stagione dell’eterno e intramontabile Edin Dzeko.
Ci si aspettava sicuramente molto di più dal Tucu Correa quando arrivò all’Inter nel mercato estivo del 2021. I nerazzurri spesero ben 30 milioni di Euro per acquistarlo, ma purtroppo il suo talento è stato visto con il contagocce. Il suo numero di maglia è l’11.
Straordinario cannoniere che all’Inter è arrivato quando ormai aveva già toccato i 35 anni. La classe infinita del “Cigno di Sarajevo” gli sta dando modo di dimostrare il suo grande talento all’Inter e averlo acquistato a zero è stato un affarone. Dzeko con a Milano veste la maglia numero 9.
Eroe dello Scudetto del 2020-21, Romelu Lukaku ha voluto fortemente tornare all’Inter dopo essere stato ceduto nel 2021 per 115 milioni di Euro al Chelsea. Quest’anno è stato prelevato tramite un prestito oneroso di 8 milioni di Euro e vedremo se il suo numero 90 rimarrà a Milano per un altro anno.
Attaccante spietato, capace di grandi giocate da trequartista abbinate a un grande istinto da cannoniere. Lautaro Martinez è all’Inter già da cinque stagioni, con i nerazzurri che versarono 23 milioni di Euro nelle casse del Racing di Avellaneda. Fin da quando è arrivato in nerazzurro porta con onore la gloriosa maglia numero 10.
A Simone Inzaghi piace molto lavorare con i giovani e non si è mai fatto scrupoli nel lanciarli in prima squadra. Tra i giocatori della Primavera sono due coloro che sono riusciti a crearsi un po’ di spazio nella rosa dei grandi: Mattia Zanotti e Valentin Carboni.
Il primo è un terzino destro classe 2003 che ha fatto il suo debutto in Serie A in occasione della sfida di San Siro contro il Lecce. Il campo lo ha visto anche contro il Verona, ma in tutta la stagione è quasi sempre stato almeno in panchina.
Carboni addirittura è nato nel 2005 ed è considerato un sicuro futuro campione del calcio internazionale. L’argentino predilige il ruolo di trequartista e nei pochi minuti giocati ha mostrato più volte la sua classe. Il debutto in Serie A è avvenuto contro la Roma e per lui sono cinque le presenze in questa stagione.
Stando a quanto viene riportato da transfermarkt.it, il valore della rosa dell’Inter è di 534,45 milioni di Euro. Il reparto con il valore più alto in assoluto è il centrocampo con i suoi 207,5 milioni, seguito subito dalla difesa che si stanzia sui 167,65 milioni. Molto bene anche l’attacco che è valutato sui 138 milioni di Euro e infine ci sono i portieri per un totale di 21,3 milioni.
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