Bove ragazzo magico, dal tennis all’università: i segreti del ‘bambino trentenne’ della Roma

Il ritratto di Edoardo Bove, 20enne atipico: famiglia, studio e maturità mentale. E ora anche i tifosi vip sono pazzi di lui

Di titoli se ne sono visti parecchi. Di post celebrativi ne sono pieni tutti i social. Per Edoardo Bove quella appena trascorsa è stata senza dubbio la serata più magica e importante della sua ancora breve carriera. Il gol col Bayer Leverkusen racchiude in sé una miriade di significati, sia per lui che per la Roma. Che poi, se andiamo a vedere, per certi versi è la stessa cosa. Perché Bove rappresenta questi colori, è un figlio di Roma di cui oggi la capitale giallorossa va fierissima.

Edoardo Bove (LaPresse) – calciomercato.it

Classe 2002, fa parte dei ‘bambini’ che Mourinho sta lanciando, ma sembra un 30enne. E a dirlo è stato lo stesso mister. Che di lui è super orgoglioso, non perde occasione per ricordare che al suo arrivo Edoardo era a un passo dalla serie C mentre ora gioca partite meravigliose contro l’Inter e in una semifinale di Europa League. Alla fine la Roma lo ha tenuto, nonostante le avances importanti di Lecce e Sassuolo, lui non ha mai smesso di lavorare e adesso si gode i primi grandi frutti. Un percorso partito da lontano, dalla Boreale DonOrione dove è cresciuto calcisticamente prima di arrivare alla Roma (lo voleva anche la Lazio). E lì si è mossa in mostra, chi lo ha visto assicura che era da subito di un altro pianeta e tantissime società lo chiedevano.

Il tennis con Cobolli, l’università, la famiglia e l’agente: la Roma si coccola Bove

Eppure fino a 13 anni Bove aveva giocato a tennis, e anche bene. Lì ha costruito anche diverse amicizie come quella con Flavio Cobolli, coetaneo, grande tifoso giallorosso (ieri era allo stadio) che ha appena trovato la sua prima vittoria agli Internazionali d’Italia al Foro Italico. Il tennis lo ha aiutato parecchio nella crescita mentale, nel non trovare scuse e concentrarsi al massimo: “Lì siamo solo io e l’avversario, zero giustificazioni”. Poi Bove, che ha affrontato anche Musetti, ha scelto il calcio e visti i risultati è stata una saggia decisione. Non è la prima.

Edoardo Bove (LaPresse) – calciomercato.it

Questo grazie al suo carattere particolarmente maturo, posato, concentrato. Di un’altra pasta. È un ragazzo atipico considerando i 20 anni: testa sulle spalle, famiglia al primo posto, niente ore piccole e tanto studio. Edoardo ha fatto il Liceo e si è subito iscritto all’Università, Economia e Management. Ruolo fondamentale l’hanno giocato la mamma e il papà, a cui è particolarmente riconoscente. Loro hanno sempre creduto nel figlio e lo stesso ha fatto Diego Tavano, l’agente di Bove, che lo scorso gennaio a Calciomercato.it aveva dichiarato proprio che il suo sogno era quello di fare un gol decisivo per i capitolini. Anche lui è stato importante nella crescita del giovane centrocampista. Che ha ancora due anni di contratto con la Roma e non è escluso che presto si arrivi a parlare anche di un nuovo accordo. Intanto si gode, sempre con lucidità e testa, si intende, le celebrazioni. Sono tutti pazzi di lui, Damiano David (il frontman dei Maneskin) compreso che gli ha scritto addirittura sui social: “Ti voglio bene quanto ne voglio a mia mamma”. La strada è ancora lunga, ma non lo spaventa.

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