Inzaghi rinuncia alle interviste: parla Farris, ecco cosa è successo

Simone Inzaghi salta le dichiarazioni post partita, al suo posto Farris: ecco cosa è successo dopo Inter-Sassuolo

L’Inter vince contro il Sassuolo e sale al secondo posto in classifica, in comproprietà con la Juventus impegnata domani contro la Cremonese. Un successo che però ha fatto perdere la voce a Simone Inzaghi, costretto per questo motivo a saltare le interviste post gara. Al suo posto il vice Massimiliano Farris che a ‘SKY’ commenta la partita.

Farris dopo Inter-Sassuolo
Farris (Calciomercato.it)

LUKAKU – “Gli vogliamo tutti bene, è eccezionale. Cuore, empatia. Ci è mancato molto ed è mancato anche a se stesso. Il Lukaku vero lo stiamo vedendo nell’ultimo periodo. Stiamo vedendo nelle ultime sfide quanto possa essere un fattore”.

SCELTE MARTEDI’ – “Sono problemi che vogliamo avere. Ci sono mancati alcuni goocatori importanti per le rotazioni. Mi viene da dire che ci manca Skriniar e sembra una cosa normale. Lui era un titolare. I ragazzi come Bellanova e Asllani devono crescere, ma quando serve sanno farsi trovare pronti”.

Inter-Sassuolo, Farris: “Sì, era un match point Champions”

Farris continua la sua analisi, concentrandosi anche sulla corsa Champions e sull’occasione sfruttata dopo il ko del Milan contro lo Spezia.

MATCH POINT – “Match point? Il messaggio di Inzaghi è stato questo. Oggi era un’ocCasionissima da non perdere. Il calendario non è ottimo. Dovevamo mettere un cuscinetto, per avere un piccolo margine di errore. Siamo stati molto bravi a portare a casa questa partita”.

TATTICA – “Siamo una squadra che vive sul filo di equilibri tattici sottili. A parte Lukaku, facciamo fatica a saltare l’uomo lo sanno tutti. Vogliamo portare tanti giocatori in attacco per questo, ma a volte ci ha condizionati. Ci siamo esposti troppo e abbiamo pagato dazio. Ma nelle ultime sfide ci siamo ripresi e abbiamo rimesso a posto la corsa Champions”.

GIOCO – “Cosa è cambiato nel gioco? Abbiamo sempre cercato di avvolgere con gli esterni e inserirci con le mezze ali. Credo che gli attaccanti siano tornati ai loro numeri naturali. Mancavano i gol”.

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