Manca ancora la stretta di mano tra Galliani e Palladino per il rinnovo col Monza: il tecnico rivelazione della Serie A è finito nel mirino delle big
Raffaele Palladino continua a tenere sulle spine il Monza. Resta in bilico il futuro in Brianza del giovane tecnico, rivelazione del campionato di Serie A.
I brianzoli con l’ex attaccante in panchina viaggiano a un ritmo da Champions League, con Adriano Galliani che da tempo lavora per blindarlo in biancorosso. Palladino però ha preso tempo nelle ultime settimane e non vuole lasciare nulla di intentato nel caso arrivasse la chiamata da parte di una big del nostro campionato. Fiorentina, Torino e Atalanta hanno fatto un sondaggio per il mister di Mugnano di Napoli, osservato da vicino anche dalle grandi della Serie A e in particolare dalla Juventus in caso di divorzio da Massimiliano Allegri. Palladino ha dato comunque la priorità al Monza e c’è la sensazione che alla fine possa arrivare presto la firma sul rinnovo fino al 2025, con corposo adeguamento dell’ingaggio (al momento di 200 mila euro), dell’attuale contratto in scadenza il prossimo 30 giugno.
Intanto nella conferenza stampa pre Napoli, l’allenatore biancorosso ha confermato l’incontro con Galliani facendo il punto della situazione sul suo futuro: “Ci siamo visti col dottore, è stato un incontro positivo e piacevole. Sicuramente ce ne saranno altri di incontri. Però in questo momento sapete come la penso: la concentrazione è sul Napoli, l’attenzione va data alla squadra e la priorità al campo per le ultime quattro partite di campionato”.
Palladino lancia un segnale alla piazza e avvicina la stretta di mano con Galliani, non dando però nulla per scontato. Seguiranno altre puntante e nuovi vertici a casa del Ceo brianzolo, con il tecnico che intanto esalta il Napoli e le sue stelle: “Domani affrontiamo i campioni d’Italia, sarà l’esame di maturità più importante per il Monza – ha esordito dalla sala stampa di Monzello – Come si fermano Osimhen e Kvaratskhelia? Non si fermano… (ride, ndr). Si limitano. Osimhen ha segnato 23 gol, Kvara 12: sono dei grandissimi calciatori. Io li chiamo i fenomeni del campionato perché spostano gli equilibri della Serie A e del Napoli. Sono determinanti, proveremo a limitarli da squadra e col collettivo con tutte le nostre forze”.
Parole al miele anche per il collega Spalletti, artefice del trionfo tricolore dei partenopei: “Sono un grande estimatore del mister, soprattutto come persona. Secondo me è un gradissimo comunicatore. L’ho conosciuto l’anno scorso, ci ha fatto una lezione al corso a Coverciano, mi affascina e stravedo per lui. E’ un piacere studiarlo. Probabilmente in questo momento è il miglior allenatore che c’è in Italia. Fa giocare bene le sue squadre e inculca una mentalità incredibile ai giocatori. Le sue squadre hanno una fame incredibile, sono sempre affamate: è la cosa che mi piace di più di Spalletti. Hanno vinto meritatamente lo scudetto. Faccio i complimenti a lui, al presidente De Laurentiis e a Giuntoli“. Se Spalletti continuerà la sua avventura al Napoli diverso appare invece il destino del direttore sportivo, obiettivo numero uno della Juventus per rinforzare l’area tecnica. E nella lista della ‘Vecchia Signora’ per la panchina, se dovesse consumarsi l’addio con Allegri, figura anche Palladino…
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