Gigi Buffon a cuore aperto sulla stagione della Juventus, il derby Inter-Milan di martedì e il suo presente-futuro col Parma
Juventus, Inter e Milan sono tre delle squadre che in queste ultime tre settimane della stagione si giocano tutto a livello nazionale e internazionale. Tre giornate di campionato (quattro per i bianconeri) e una semifinale di ritorno, più eventuale atto conclusivo.
Però è già momento per qualche bilancio, come quello di Gigi Buffon direttamente dalla Milan Football Week: “Ha avuto qualche problema nelle defezioni. Si è ritrovato con l’assenza di questi due-tre giocatori come Pogba e Chiesa, che sono dei punti cardine, ti possono far vincere qualsiasi partita. Poi si è aggiunta la penalizzazione in corsa, data e poi tolta. E adesso non si sa. Sono situazioni che creano instabilità e incertezza, quindi la stagione della Juve è ingiudicabile. Allegri ha fatto fronte a delle avversità che non avrebbe mai immaginato”. Questo il giudizio di Buffon a ‘La Gazzetta dello Sport’. Poi l’ex capitano bianconero si proietta sul match col Siviglia: “Partita già equilibrata all’andata, il pareggio di Gatti ha dato una grande mano alla Juve dal punto di vista psicologico. Gara da 50 e 50″.
Non solo, perché la disamina di Buffon si posta poi sull’EuroDerby di ritorno tra Inter e Milan, rivelando di avere una squadra per cui farà il ‘tifo’ nella sfida di martedì sera: “Per quanto raccolto dal Milan in questi due anni, vorrei emozionarmi, rimanere per 90 minuti attaccato alla tv credendo che il Milan possa farcela. L’Inter all’andata è stata straripante, ma secondo me non c’è tutta questa differenza. Il Milan non merita di uscire così“.
Quindi sostanzialmente Buffon spera che i rossoneri possano fare una partita importante, magari riaprendo la qualificazione nei primi minuti per far vivere a tutti gli spettatori una serata di grandi emozioni e intensità. Il tifo vero al momento lo fa solo per il suo Parma e la promozione in Serie A: “Da solo non ce la potrei fare, ma devo dire che nell’ultimo periodo abbiamo ingranato una marcia diversa rispetto al recente passato. L’anno scorso ho temuto si potesse addirittura fare il doppio salto all’indietro”. E a 45 anni la domanda è ricorrente: ritiro anche se i ducali dovessero centrare la promozione? “Diciamo che potrei sentirmi un uomo e un professionista che ha realizzato tutti i suoi obiettivi. Per il resto, se fossi certo di una cosa o dell’altra lo direi. La verità è che voglio arrivare come arrivo a queste ultime partite a livello mentale”.
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