Per la Juventus futuro e mercato in salita, altra zavorra da 135 milioni che pesa sulle prossime strategie estive
Momento cruciale della stagione della Juventus, che in queste ultime settimane si gioca tutto. A livello internazionale, con la semifinale di ritorno in Europa League contro il Siviglia ripartendo dall’1-1 dell’andata, e in campionato, con un secondo posto però sub judice per le note vicende.
Il rischio di una nuova penalizzazione da parte della Corte d’Appello federale è concreto, così come il rischio dunque di una Juventus senza Champions il prossimo anno, il che peserebbe non poco sulle strategie di mercato e sulle casse del club. Oltretutto, il processo per la manovra stipendi, anche si risolvesse prima di arrivare in aula con un patteggiamento, costerebbe con ogni probabilità una multa piuttosto pesante, come minimo nell’ordine dei 40-50 milioni di euro. E non è finita qui. La Juventus può essere costretta a fronteggiare un altro ‘passivo’ da circa 135 milioni di euro a zavorrare ulteriormente un bilancio già in sofferenza.
Juventus, quante spine: i quattro riscatti che possono bloccare tutto
La cifra citata è quella dei probabili mancati riscatti dei giocatori in prestito in Inghilterra. Vale a dire Arthur, McKennie, Zakaria e Kulusevski, tutti che rischiano di tornare alla base complicando non poco i piani dei bianconeri.
Nessuna possibilità per Arthur di essere riscattato dal Liverpool dopo una annata fallimentare, per la Juventus piazzarlo non sarà facile. Quasi nulle le chances per Zakaria, altrettanto finito ai margini di restare al Chelsea, nel caso dello svizzero però Allegri, al netto dell’addio scontato di Paredes e quello a rischio di Rabiot, potrebbe anche provare a trattenerlo. Più intricate le situazioni di McKennie e Kulusevski. Niente riscatto per l’americano da parte del Leeds se il club retrocederà, per lui ci sarà mercato ma l’ingaggio potrebbe essere un problema. Lo svedese infine sembrava destinato a rimanere al Tottenham ma gli addii di Conte e Paratici e il suo calo nel 2023 hanno cambiato tutto. Con gli Spurs si può ancora ragionare su uno ‘sconto’ rispetto ai 35 milioni pattuiti, diversamente tornerà a Torino e gli si cercherà sistemazione altrove ma sempre a una cifra ribassata.