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Penalizzazione più pesante per la Juve: “Le motivazioni parlano chiaro”

La Juventus è in attesa della nuova sentenza della Corte di Appello Federale: il rischio è una penalizzazione più pesante, il motivo

Il campo conta fino ad un certo punto per la Juventus. I bianconeri vivono un finale di stagione particolare, considerate le ormai note vicende extra-campo. Allegri questa sera sarà di scena contro la Cremonese per provare a blindare il secondo posto in classifica e affrontare poi il ritorno della semifinale di Europa League giovedì a Siviglia.

Juventus, aumenta la penalizzazione
Allegri (LaPresse) – Calciomercato.it

Il tutto con la testa che inevitabilmente va anche ai processi sportivi con la data del 22 maggio che potrebbe rappresentare fondamentale per il destino bianconero. E’ questo il giorno in cui la Corte di Appello Federale si riunirà per decidere sul filone plusvalenze. Un altro giudizio dopo il -15 dato a gennaio e annullato, con rinvio, dal Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni.

Le motivazioni pubblicate non sembrano lasciare sperare in una cancellazione totale della penalizzazione ed è probabile che da qui a otto giorni, la Juve si veda nuovamente sanzionata e fuori dalla zona Europa. La sensazione più diffusa è che si toglierà qualcosa al -15, anche se c’è anche chi crede che la sanzione potrebbe essere più pesante.

Juventus, penalizzazione più pesante: cosa può succedere

In particolare è l’ex arbitro Luca Marelli che sul proprio canale Youtube si lascia andare ad una considerazione che fa tremare tutti i tifosi della Juventus.

La Juve attende la nuova penalizzazione
Ferrero (LaPresse) – Calciomercato.it

“La Juventus vive in questo limbo, sapendo che ci sarà questa penalizzazione, perché il codice di garanzia ha lasciato poco spazio alla fantasia – le sue parole – . La penalizzazione dovrà essere rimodulata”.

A questo proposito, Marelli aggiunge: “Vi dirò qualcosa che nessuno ha sentito mai. Leggendo le motivazioni del Collegio di Garanzia, tutte le strade sono aperte, anche ad una penalizzazione più pesante rispetto al primo grado, perché non hanno mai scritto che la pena precedente era eccessiva. Ha semplicemente ribadito la colpevolezza di alcuni dirigenti e ha rimandato alla Corte d’appello federale per motivare meglio alcune parti, tra cui anche la penalizzazione”.

Proprio in virtù di questo, l’ex arbitro spiega: “Questo non esclude che ci sia una rimodulazione verso l’alto, non ci sarà, ma alla fine il rinvio al secondo grado a volte può essere anche per una rimodulazione verso l’alto”.

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