Vigilia del secondo Euroderby di Champions League tra Inter e Milan: le dichiarazioni in conferenza stampa di Simone Inzaghi
Si decide tutto domani tra Inter e Milan: in palio c’è la finalissima di Champions League del prossimo 10 giugno a Istanbul contro la vincente dell’altra semifinale tra Manchester City e Real Madrid.
I nerazzurri di Inzaghi sono forti del 2-0 nel primo Euroderby, griffato dalle reti di Dzeko e Mkhitaryan. L’allenatore piacentino sembra orientato a confermare in blocco l’undici che ha steso il ‘Diavolo’ la scorsa settimana, con Lukaku inizialmente in panchina nonostante la doppietta e la prova da trascinatore nell’ultimo match di campionato col Sassuolo. Anche Brozovic va verso l’esclusione, mentre la rifinitura di oggi scioglierà i dubbi sulla convocazione di Correa, uscito con un leggero affaticamento dal match di sabato. Simone Inzaghi alla vigilia del derby di ritorno di Champions contro la formazione di Pioli interviene in conferenza stampa dal centro sportivo di Appiano Gentile.
PERCORSO CHAMPIONS – “Ai sorteggi ad agosto c’era un po’ di delusione, non eravamo stati fortunatissimi noi, ma anche Barcellona e Bayer Monaco non erano contentissimi di avere l’Inter in terza fascia. Siamo arrivati fin qua e domani abbiamo un passo molto importante”.
TIFOSI – “Domani insieme coi nostri tifosi, sono sempre stati con noi in tutti i momenti, molti belli e qualcuno difficile. Ci vorrà testa fredda e cuore caldo, è l’unica strada per interpretare nel migliore dei modi partite come domani”.
ARGENTINI – “Correa ha chiesto lui il cambio, non l’avrei sostituito perché mi stava soddisfacendo. Ha avuto un indolenzimento muscolare, ma le sensazioni sono buone. Lo valuteremo tra oggi e domattina per capire se portarlo domani sera. Lautaro è in un ottimo momento, si sta alternando coi nostri attaccanti nel migliore dei modi”.
DERBY – “Vigilia importantissima, ma da allenatore le vivo tutte nello stesso modo. Domani sappiamo che è una delle più importanti nella storia dell’Inter. Sappiamo quelli che riveste per noi stessi, per società e tifosi, dovremo interpretare nel migliore dei modi. Sappiamo di avere un meritato vantaggio, dovremo fare una partita da Inter coprendo il campo nel migliore dei modi”.
LUKAKU – “Lo conoscete, sapete quello che può fare Lukaku. Da allenatore avevo riportato qua Lukaku con entusiasmo per vederlo come l’abbiamo visto nell’ultimo mese. Purtroppo lui e Brozovic hanno avuto qualche imprevisto e la squadra per cinque mesi ha dovuto soffrire senza di loro. Per certi versi siamo stati bravissimi senza di loro, ma quello che avete visto è Lukaku, arrivato in quest’ultimo mese nel migliore dei modi”.
ARBITRO – “Difficilmente ne parlo, a volte non ci riesco. All’andata c’è stato un episodio che bisognava valutare in un altro modo, parlo del fallo di Krunic su Bastoni. Avrebbe dato qualcosa di importantissimo al risultato, ma non è stato così e non ci sono problemi. Come non ci sono problemi quando abbiamo visto una designazione di un arbitro francese con quattro calciatori francesi nella rosa del Milan, massima fiducia”.
SCELTE – “Fortunatamente leggo e ascolto poco, ma so tutto. La mia grande fortuna è che ascoltiamo e leggiamo poco. Dopo la partita parlare di scelte è facile, a volte dobbiamo compiere scelte quotidiane sempre, a volte se più fortunato altre meno. Per la partita di domani posso avere in mente delle cose, poi ci saranno momenti in cui saremo più aggressivi, altri in cui dovremo difendere da squadra. Affrontiamo una squadra che indipendentemente da Leao ha calciatori di qualità, serve grandissima attenzione”.
GESTIONE – “Siamo a 90′ più recupero da un sogno con questi splendidi ragazzi che ho la fortuna di allenare. Abbiamo lavorato molto bene durante la sosta, avevamo qualche calciatore che era stato ai Mondiali, ma abbiamo lavorato molto bene in quella fase. Probabilmente è stata una fortuna non avere troppo tempo per pensare in questo periodo, cinque partite fa eravamo lontani dal nostro obiettivo in campionato, oggi manca un piccolo passo. Ma pensiamo solo a domani, non pensiamo a gestire ma a fare una partita da vera Inter”.
CALHANOGLU – “E’ stata una scelta, un’intuizione quando è venuto a mancare Brozovic in quella posizione. In quel momento ho pensato potesse essere la soluzione più importante che potevamo avere. Mi viene in mente lo stesso Darmian che sta facendo grandissime cose da terzo di difesa, un ruolo che non aveva mai fatto. Ho la fortuna di allenare giocatori di grandissima qualità che si sanno adattare a tantissime situazioni. Mi viene in mente Luis Alberto alla Lazio, diventato tra le mezzali più importanti d’Europa”.
QUALIFICAZIONE – “Se dipende solo da noi? Sì, sappiamo chi andremo ad affrontare, ma siamo in un ottimo momento e siamo pronti per una partita di questa importanza. Ci siamo già passati con una squadra fortissima come il Benfica, non era un derby ma era lo stesso identico vantaggio e giocavamo in casa il ritorno. Il Sassuolo ci ha creato delle insidie, ma siamo stati bravi a superarle e vincere insieme”.
MENTALITA’ – “Sentirsi già in finale? La squadra è matura e seria, abbiamo un meritato vantaggio ma non si è fatto nulla. L’ho detto a loro e lo dico a voi, non dovremo speculare e gestire, ma fare una partita da Inter con corsa e determinazione. Braccino? Non deve venire, sono giocatori importanti, abbiamo giocato 4/5 finali in 20 mesi, abbiamo campioni del mondo come Lautaro, giocatori importanti che sanno il valore della partita e dovremo giocare come fatto negli ultimi mesi”.
DENTRO O FUORI – “La partita di domani riveste un importanza grandissima, indipendentemente noi ci siamo e vogliamo arrivare là. Sapevamo che era qualcosa di complicato da realizzare, ma ci siamo vicini. Poi sapete che partite possono indirizzare un’intera stagione, ma conosciamo il percorso e la strada in salita fatta quotidianamente. Le critiche, se non sono pretestuose, ci devono essere. Inutile girarci intorno, la partita di domani riveste grandissima importanza”.
ROSA – “Non siamo una rosa di un numero elevato come altre squadre competitor che hanno più calciatori. Siamo venti, abbiamo due calciatori per ruolo e qualche ragazzo dal sicuro avvenire come Zanotti, Carboni e Fontanarosa, ma sono calciatori che avrebbero difficoltà ancora in partite del genere. Dopo il Mondiale si è creato qualcosa, c’era la speranza ma questo non era preventivato. Il calendario da aprile in poi era difficile da gestire, si poteva fare solo con questi ricambi e siamo stati bravi con la gestione delle forze”.
Al fianco di Inzaghi in conferenza stampa è intervenuto Francesco Acerbi: “Siamo in una semifinale di Champions contro un Milan che vorrà ribaltare il risultato, dipende da noi e dalla nostra determinazione, dovremo essere più che pronti”.
RITORNO – “Siamo pronti perché è una partita bellissima da giocare e allo stesso tempo di mette quella adrenalina giusta per affrontare il Milan in una semifinale di Champions. E’ una partita difficile con grandi insidie, ma vogliamo fare qualcosa di straordinario che era impensabile a inizio stagione”.
ATTESA – “Piena d’ansie, ma sono ansie positive. Devi essere positivo, devi avere fiducia nel gruppo e in te stesso, loro sono forti e lo siamo anche noi. Grande entusiasmo e attenzione, se pensiamo di essere all’1% in più di passare il turno, faremmo un grandissimo errore, ma questa squadra non è così, faremo di tutto e ancor di più”.
FASE DIFENSIVA – “E’ cambiato qualcosa in difesa e in tutta la squadra, se non ci aiutiamo a vicenda gran parte le partite le perdiamo. Tutto il gruppo ha voluto cambiar marcia e questi sono i risultati”.
ESPERIENZA – “Analogie con Europeo? Sono due competizioni diverse, lì si era creato subito un entusiasmo che portò a vincere. Anche adesso abbiamo grosse possibilità ed entusiasmo, ma grande rispetto nei confronti del Milan, ancora tutto è in discussione”.
QUALIFICAZIONE – “Noi non siamo sicuri dopo l’andata, infatti non abbiamo esultato a fine partita perché c’è il ritorno. Non abbiamo fatto niente, sarebbe un grandissimo errore pensare il contrario, tutto è ancora in ballo. Conosciamo il nostro valore e possiamo fare qualcosa di importante”.
IMPIEGO – “Come faccio a giocare così tanto? Riposo bene, cerco sempre di tenermi pronto e recuperare energie, mentali e fisiche. Il giorno dopo una partita è già un ricordo, faccio di tutto per prepararmi nel migliore dei modi, poi la scelta finale spetta al mister, ma il mio approccio mentale è sempre alto”.
ITALIANI IN CAMPO – “Fa sempre piacere trovare nazionali italiani a confronto”.
TURNOVER – “Sei all’Inter, in tutti i ruoli ci sono delle alternative. Normale sia bello voler giocare sempre, ma ci sta riposare ogni tanto. Bisogna avere la coscienza che tutti devono dare una mano, è giusto avere questa mentalità, vedo molta intelligenza in questo”.
RIVINCITA – “Sono stato al Milan e ho sempre detto che sono stato un po’ sciocco. Era un passaggio della mia vita che dovevo fare, grazie a Dio ho avuto questa malattia che mi ha fatto tornare in me, altrimenti non sarei qui a giocare a pallone. Ma non è rivalsa, è una semifinale contro il Milan e non penso al passato”.
INTER – “Problemi coi tifosi alla Lazio? Son cose passate. Io sono sincero, devo ringraziare il mister per essere qua e basta. Io cerco di fare il meglio possibile sia per me che per i miei compagni, ma non devo dimostrare niente a nessuno. Ho degli obiettivi e andrò avanti sempre per la mia strada, son quello che voglio e quello che farò. Mister e compagni sono stati straordinari sin dal primo giorno”.
STAGIONE – “Basta una partita per passare da una bellissima stagione ad una negativa, il domani dipende da noi. Sappiamo che il Milan è una grandissima squadra, ma dipende da noi il nostro destino. E’ una buonissima stagione, manca un pezzettino e manca il campionato, le somme si tirano sempre alla fine. Per adesso non è ancora una buona stagione, vedremo alla fine”.
LEAO – “Una scossa al Milan domani sicuramente si vedrà. Noi venivamo anche da un periodo non bellissimo. Domani ci dobbiamo aspettare tutto il massimo che il Milan può mettere in campo. Hanno tanti campioni, ma Leao è quello che può risolvere le partite, poi farà la differenza tutta la squadra”.
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