L’Inter a un passo dal sogno: Franco Vanni, giornalista di ‘Repubblica’, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it in vista dell’Euroderby di Champions League tra i nerazzurri e il Milan
Mancano poche ore a Inter-Milan, secondo round delle semifinali di Champions League. I nerazzurri si presentano alla sfida forti del 2-0 maturato nella gara d’andata e griffato dalle reti di Dzeko e Mkhitaryan. L’obiettivo è vicino per i nerazzurri di Simone Inzaghi, ma guai a distrarsi e sottovalutare un ‘Diavolo’ ferito dagli ultimi risultati deludenti tra coppa e campionato.
I rossoneri recupereranno Leao e cercheranno fin dalle prime battute di ribaltare il passivo della prima sfida. L’Inter, per citare lo stesso Inzaghi e Acerbi, è a un passo dal sogno e ambisce a una finalissima di Champions che manca ovviamente dal 2010, l’anno irripetibile del ‘Triplete’ e con Mourinho in panchina. Per analizzare il secondo round dell’Euroderby di San Siro, la redazione di Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Franco Vanni, giornalista di ‘Repubblica’ che segue da vicino le vicende nerazzurre: “Sicuramente Pioli avrà preparato la partita partendo molto aggressivo. L’Inter a sua volta per non correre rischi dovrà partire bella carica come ha fatto all’andata. Se l’Inter dovesse abbassarsi e aspettare, rischierebbe veramente di compromettere la partita dall’inizio – esordisce Vanni sull’errore da non commettere per l’Inter nel ritorno del ‘Meazza’ – Il vantaggio di 2-0 è reale e meritato come ha detto Inzaghi, ma lo è fin quando non subisce un gol altrimenti la partita prende un’altra piega. L’importante per l’Inter sarà partire subito molto forte, giocando a calcio e in modo da non essere messa sotto dal Milan nel primo quarto d’ora”.
Il Milan ha ritrovato Leao, assente per infortunio all’andata, con il portoghese che potrebbe partire anche dall’inizio nonostante le non perfette condizioni fisiche: “Inzaghi col Milan fa un po’ sempre la stessa cosa e su quella fascia funziona molto bene. Lo abbiamo visto anche l’altra settimana: era Barella a prendere Theo Hernandez e non Dumfries, perché l’olandese veniva impiegato con Saelemaekers. Acerbi era in marcatura a uomo e fissa su Giroud, così Darmian aveva quasi sempre la possibilità di portare il raddoppio e di andare a prendere i centrocampisti che si inserivano – spiega Vanni – Visto che ha funzionato così bene, penso che replicherà lo schema con o senza Leao. Il discorso Leao esalta in positivo o in negativo i tifosi, però abbiamo visto che Leao in Milan-Lazio si è fatto male subito e la squadra con l’ingresso di Saelemaekers è cresciuta. Leao è un campione, è un giocatore strepitoso, però non esiste un Milan con Leao o senza Leao nelle ultime giornate secondo me. Il Milan è molto forte con Leao ed è molto forte anche senza Leao”.
Lukaku nonostante la doppietta contro il Sassuolo va verso la panchina, con Inzaghi intenzionato a riproporre il tandem offensivo della prima sfida composto da Dzeko e Lautaro Martinez.
Vanni in proposito non nutre dubbi: “Mi aspetto che giochi Dzeko perché ha più esperienza internazionale e ha riposato sabato in campionato. A parte negli ultimi minuti, quando le squadre sono lunghe e ci sono anche più spazi, Dzeko adesso rende di più rispetto a Lukaku. Anche perché Lukaku, che è sicuramente un giocatore forte, non ha la stessa qualità di Dzeko. Il belga ha compensato nel suo precedente biennio interista con lo strapotere fisico, che sta recuperando in parte nelle ultime settimane. Però, se dovessi sceglierei tra i due riposati, sceglierei sempre Dzeko in questo momento”.
Non è passata sotto traccia la stoccata di Simone Inzaghi verso l’arbitro francese, con il tecnico piacentino che ha alzato la voce anche sul contestato episodio Krunic-Bastoni: “E’ una mossa di esperienza, Inzaghi è giovane ma l’allenatore lo fa da tanti anni e lo ha fatto in piazze serie. Mette un po’ le mani avanti, è una mossa un po’ alla Mourinho, infatti ho visto che è stata apprezzata dai tifosi interisti. Come a dire: ‘Arbitro fai il bravo’ – spiega il giornalista di ‘Repubblica’ – Non è una cosa fondamentale, non penso porterà beneficio o maleficio all’Inter. E’ una battuta e ha fatto bene a farla per scaldare un po’ il clima, come ha fatto bene Pioli a rispondere con quella faccia. Ognuno ha fatto il suo mestiere e ci hanno fatto divertire in questa vigilia”.
Infine Vanni – intervenendo ai microfoni di Calciomercato.it – blinda sulla panchina nerazzurra Inzaghi, più volte nel mirino della critica nel corso di questa stagione: “Sono un po’ di parte nel senso che, anche nei periodi di maggiore difficoltà dell’Inter, ho pensato che il contratto a Simone Inzaghi andasse rinnovato e anche di fretta. Nel 2023, per come la vedo io, contano fondamentalmente solo le coppe e i campionati sono dei tornei di qualificazione per le competizioni europee. Vincere per esempio una Europa League è più importante che vincere un campionato. Ricordiamoci che questa squadra con due contropiedisti come Perisic e Hakimi, un giocatore di classe come Eriksen, Lukaku al meglio della sua forma e Skriniar in palla, usciva dai gironi di Champions prima dell’arrivo di Inzaghi. Con lui invece è arrivata in semifinale. Anche se dovesse uscire ci sarebbe sicuramente un colpo emotivamente forte, anche perché perdere una semifinale col Milan sarebbe un terremoto per il mondo nerazzurro, ma al di là dell’emotività andrebbe confermato. Perché? Perché è molto bravo e ha tutte le carte in regola per diventare un grande allenatore”.
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