La Lazio è la prima squadra della capitale; andiamo a scoprire, giocatore per giocatore, tutta la rosa a disposizione di Sarri.
La prima squadra della capitale, la Lazio, è sicuramente una delle squadre più importanti del massimo campionato italiano; ogni anno lotta per obiettivi di un certo livello con i tifosi che sperano, un giorno, di poter festeggiare nuovamente lo scudetto.
Ora, però, andiamo a scoprire la rosa biancoceleste analizzando tutti i giocatori a disposizione di Sarri.
Il primo reparto da analizzare è, ovviamente, quello dei portieri; l’estremo difensore titolare nella Lazio è Provedel. Parliamo di un giocatore che sta facendo benissimo al primo anno in una grande squadra.
Portiere che porta sicurezza a tutta la squadra, abile nelle uscite basse, in questa stagione ha tenuto la porta inviolata per ben diciannove volte.
Un numero a dir poco incredibile ma che certifica la forza di un portiere che è, senza dubbio, tra i giocatori più importanti nella rosa biancoceleste.
Il secondo portiere è Maximiano la cui avventura in biancoceleste non è iniziata nel migliore dei modi. Alla prima giornata di campionato, infatti, venne espulso dopo appena sei minuti per un clamoroso errore di valutazione.
Uno sbaglio che ha rischiato di costare caro alla Lazio brava a vincere, ugualmente, la partita; da quel momento il portiere titolare è stato Provedel con Maximiano impiegato veramente poco.
Adamonis è il terzo portiere della Lazio; estremo difensore mai impiegato in questa stagione e di cui sappiamo veramente poco a livello di caratteristiche tecniche.
Il capitano della Lazio è Immobile che non sta vivendo una stagione semplicissima; il centravanti ha subito diversi infortuni e questo lo ha, inevitabilmente, limitato.
La cosa positiva, per i biancocelesti, è l’aver imparato a sopperire anche all’assenza di Immobile. E’ chiaro, però, che avere a disposizione (e soprattutto al cento per cento della forma) il centravanti azzurro faccia tutta la differenza del mondo.
Il classe 1990 è uno degli attaccanti più forti che ci siano nel massimo campionato italiano; abile nel cercare la profondità e assolutamente letale all’interno dell’area di rigore avversaria.
Uno dei punti di forza della Lazio è la fase difensiva e gran parte del merito va attribuita, senza ombra di dubbio, a Romagnoli.
Il centrale, dopo la trionfale stagione con il Milan, si trasferisce nella capitale e va a difendere i colori della squadra che ha sempre tifato.
Difensore forte fisicamente, abile nel gioco aereo e in marcatura, è diventato in pochissimo tempo il leader indiscusso della difesa biancoceleste. Romagnoli è uno di quei calciatori di cui la Lazio non può fare assolutamente a meno.
Accanto a Romagnoli troviamo Casale; il difensore, acquistato dal Verona, è passato dalla difesa a tre ad un sistema con la difesa a quattro.
Un cambio piuttosto netto che, però, non è stato risentito dal giocatore. Il rendimento di Casale è a dir poco positivo; centrale rapido, intelligente nelle letture e capace di interpretare alla perfezione il modo di difendere voluto da Sarri.
Chi, invece, ha trovato qualche difficoltà di troppo è stato Patric; il centrale, quando è stato impiegato, non sempre ha fornito risposte positive.
Il giocatore ha alternato ottime prestazioni a giornate poco fortunate; tra le sue caratteristiche principali troviamo l’aggressività e la capacità di poter impostare l’azione con qualità. Sotto la guida di Sarri può sicuramente migliorare.
Nel pacchetto di centrali difensivi troviamo anche Gila; arrivato dal Real Madrid, il classe 2000 è stato impiegato nel giusto modo.
Parliamo di un giocatore giovane con qualità sicuramente interessanti come la forza fisica, la rapidità e le letture difensive.
E’ chiaro che ha bisogno di crescere sia perché nel Real non giocava con continuità sia perché serve tempo per abituarsi al campionato italiano.
Inoltre deve prendere confidenza con l’idea di calcio voluta da Sarri. Può sicuramente essere una risorsa importante per il futuro biancoceleste.
Non è stata una stagione semplice per Luca Pellegrini; il terzino, dopo l’avventura all’Eintracht Francoforte, è stato ceduto in prestito alla Lazio nel mercato di gennaio.
Terzino difensivo dotato di grande corsa e con la possibilità di essere una spina nel fianco per gli avversari; la cosa importante, e che non va sottovaluta, è la sua capacità di svolgere nel migliore dei modi anche la fase difensiva.
La Lazio può riscattarlo dalla Juventus e, per i biancocelesti, sarebbe un giocatore importante all’interno di una rosa che vuole alzare l’asticella stagione dopo stagione.
In biancoceleste dal 2008, Radu è ormai una vera e propria bandiera della Lazio; in questa stagione, considerando anche l’età (parliamo di un classe 1986), è stato impiegato con il contagocce.
La sua presenza, però, è fondamentale; Radu, infatti, è il classico uomo spogliatoio. La sua personalità, la stessa che metteva in campo, sono indispensabili all’interno di un gruppo che ha bisogno della leadership del difensore.
Impossibile dimenticare quanto successo nel derby con Radu che, in panchina, prese la palla e la nascose a Rui Patricio; il portiere giallorosso stava cercando di far partire l’azione il più velocemente possibile visto il punteggio sfavorevole alla sua squadra.
Lazzari è, sicuramente, uno dei giocatori più importanti all’interno della rosa biancoceleste; terzino destro dotato di grande dinamismo, ottima corsa, lo possiamo considerare quasi un giocatore offensivo in più quando la Lazio ha il possesso palla.
Parliamo, infatti, di un giocatore che ama proporsi con continuità in zona offensiva e questo lo rende utilizzabile anche come esterno di un tridente.
Una duttilità tattica che lo rende perfetto nel sistema di gioco di Sarri; all’interno del 4-3-3 usato dal tecnico biancoceleste, infatti, può ricoprire due ruoli.
Marusic, come Lazzari, è un giocatore fondamentale per la Lazio proprio a causa della sua duttilità tattica.
E’ un terzino destro che può essere impiegato sia a sinistra sia, proprio nei casi di estrema emergenza, da centrale.
Il suo ruolo naturale è quello di terzino dove riesce a svolgere, nel miglior modo possibile, entrambe le fasi di gioco; nel sistema di Sarri, dove i terzini hanno un ruolo fondamentale, un giocatore come Marusic risulta indispensabile.
Hysaj è un fedelissimo di Sarri; anche il classe 1994 può essere impiegato su entrambe le corsie.
Tra le sue caratteristiche principali troviamo la buona qualità nel palleggio ma soprattutto una forza fisica che non può non essere considerata.
Rispetto agli altri terzini analizzati, Hysaj lo possiamo definire come quello più difensivo; all’interno di una partita è sicuramente lui a restare più basso lasciando maggiore libertà di spinta all’altro terzino.
La Lazio, se vuole reggere un centrocampo con due giocatori molto tecnici quali Milinkovic e Luis Alberto, non può fare a meno di un calciatore che faccia da regista.
Il metronomo dei biancocelesti è Cataldi, giocatore capace di dettare tempi e ritmi di gioco e di tenere in perfetto equilibrio i reparti della squadra.
Grazie a Sarri è cresciuto molto diventando tra i migliori nel suo ruolo; i biancocelesti, per poter sfruttare al meglio il 4-3-3 con praticamente cinque giocatori offensivi, hanno bisogno di uno con le caratteristiche di Cataldi.
Passiamo, ora, a Milinkovic; si tratta di uno dei calciatori più importanti all’interno della rosa biancoceleste e dal quale passano, inevitabilmente, le fortune della Lazio.
Forte fisicamente, abile nel gioco aereo, tecnico e con la possibilità di portate un numero importante di gol e assist.
Possiamo dire tranquillamente come sia una mezzala completa e tra le più forti a livello europeo. Giocatore in grado di fare tutta la differenza del mondo.
L’altro centrocampista che, inevitabilmente, alza il livello della squadra è Luis Alberto; il suo rapporto con Sarri non era iniziato nel migliore dei modi ma, con il tempo, i due si sono venuti incontro per il bene primario, quello della Lazio.
Calciatore di una qualità superiore che quando è in giornata può mettere in difficoltà qualsiasi avversario.
Oltre ad essere una mezzala di inserimento, Luis Alberto è in grado di mandare in porta i propri compagni in qualsiasi momento.
Da un giocatore come Marcos Antonio, probabilmente, ci si aspettava di più; bisogna dire, però, come serva tempo per riuscire ad integrarsi nel sistema di gioco di Sarri.
L’ex Shakhtar è un centrocampista molto intelligente dal punto di vista tattico, fisico e dotato di una tecnica sopraffina.
Tra le sue caratteristiche principali, però, troviamo soprattutto la duttilità tattica; Marcos Antonio, infatti, può essere impiegato sia come centrale di centrocampo sia come mezzala dove rende sicuramente meglio.
Sarri, per il suo centrocampo, può contare anche su Basic; il centrocampista biancoceleste, infatti, è uno di quei giocatori utilissimi all’interno di una rosa.
Giocatore forte fisicamente con spiccate doti difensive; lo possiamo definire come un mediano vecchio stampo, abile nell’interrompere il gioco avversario e capace di aiutare la difesa andandosi (all’occorrenza) a mettere tra i due centrali.
In determinante partite, quando il risultato va difeso, la Lazio può inserire la carta Basic e andare in questo modo a blindare il risultato.
Quando è arrivato i dubbi erano tanti; Vecino, però, ha saputo conquistare la fiducia dei tifosi a suon di prestazioni. Il popolo biancoceleste non può dimenticare il grandissimo gol messo a segno del centrocampista nella vittoria in casa del Napoli.
Il tiro da fuori è proprio una delle caratteristiche principali di Vecino; centrocampista forte fisicamente è molto abile negli inserimenti e nel gioco aereo. Sulle palle inattive rappresenta il pericolo numero uno per le difese avversarie.
Giocatore intelligente tatticamente, è una soluzione importante a gara in corsa perché garantisce dinamismo, forza fisica e quella cattiveria (agonistica) di cui una squadra ha assolutamente bisogno.
Il reparto di centrocampo lo chiudiamo con Fares su cui abbiamo veramente poco da dire dal momento che sembra essere fuori dai progetti tecnici di Sarri.
Abbiamo parlato di Immobile, capitano della Lazio e giocatore fondamentale per questa squadra; a livello offensivo, però, non possiamo non citare Zaccagni, uno dei migliori esterni offensivi del nostro campionato.
Giocatore veloce, abile nell’uno contro uno e che sa saltare l’uomo con estrema facilità; le difese avversarie, quando devono affrontare un giocatore come Zaccagni, vanno in costante difficoltà.
Il suo rendimento, oltre ad essere molto importante per la Lazio, è a dir poco fondamentale per la nazionale italiana.
Uno degli inamovibili di Sarri, nel suo sistema di gioco, è Felipe Anderson; il brasiliano è, tatticamente parlando, fondamentale per gli schemi biancocelesti.
Felipe Anderson, infatti, ti garantisce anche la possibilità di stare basso per poi ripartire in contropiede; i suoi strappi e le sue accelerazioni palla al piede risultano letali per la difesa avversaria.
Cancellieri sarebbe dovuto essere, nelle idee iniziali, il vice di Immobile; con il tempo, però, questo ruolo è stato affidato (con ottimi risultati) a Felipe Anderson e Cancellieri è diventata una risorsa per quanto riguarda il ruolo di esterno offensivo.
Il classe 2002 ha sicuramente un grande potenziale e delle doti molto importanti ma, probabilmente, ha bisogno di maggior minutaggio.
Possiamo ipotizzare come in futuro il centravanti possa essere una risorsa molto importante per la squadra biancoceleste.
Arriviamo a Pedro, giocatore dotato di grande esperienza internazionale e che ha permesso alla Lazio di aumentare, notevolmente, il tasso di pericolosità a livello offensivo.
Esterno offensivo di grande qualità e in grado di essere decisivo sia partendo da titolare sia entrando a gara in corso.
Esperienza, leadership e qualità tecniche: queste le caratteristiche di un giocatore assolutamente indispensabile all’interno di una stagione.
Concludiamo il discorso offensivo con Luka Romero, attaccante classe 2004 risultato decisivo nella sfida contro il Monza.
Sul giocatore ci sono grandi aspettative ma per imporsi in un campionato come quello italiano serve tempo.
Da un punto di vista tattico può essere impiegato su tutti i ruoli della trequarti ma anche come mezzala con doti spiccatamente offensive.
Per quanto concerne i giocatori della primavere aggregati in prima squadra troviamo Marco Bertini, centrocampista classe 2002 che ama giocare davanti alla difesa.
Abbiamo, dunque, analizzato la rosa della Lazio; quanto vale la squadra biancoceleste in termini economici? A quanto sembra il club capitolino ha un valore intorno ai 270 milioni di euro.
Cifra che rende ancora più importante il lavoro svolto da mister Sarri e dai suoi ragazzi.
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