Dall’addio di Antonio Conte al Tottenham le cose sono andate via via anche peggiorando ed in Inghilterra puntano il dito sulla gestione Levy
Anche la stagione di Premier League è entrata nel proprio rush finale con un Manchester City lanciatissimo verso il titolo, complice anche il calo dell’Arsenal. A tenere banco però è anche l’interessantissima corsa ai piazzamenti europei che contano, con alcuni club coinvolti, ed altri come il Tottenham che hanno già raccolto delusioni.
La stagione degli Spurs è infatti totalmente da dimenticare, sia per il percorso in campionato che per quello nelle coppe. Con l’ultimo ko esterno contro l’Aston Villa è arrivata anche la matematica esclusione dalla lotta per un posto nella prossima Champions League. Un piazzamento che era obiettivo minimo per i londinesi che hanno vissuto anche alcuni cambi di panchina: da Conte a Stellini fino al traghettatore Mason.
L’ex allenatore dell’Inter il 26 marzo scorso ha rescisso il proprio accordo col Tottenham dopo tante voci relative ad un suo futuro lontano da Londra, ed alla luce anche del rendimento e della progettualità di un club che anche quest’anno non ha trovato la miscela giusta. A tal proposito il ‘Telegraph’ punta il dito contro il patron, Daniel Levy, che avrebbe bisogno di un cambio di gestione a prescindere dalla scelta sull’allenatore.
Sono passate otto partite da quando Antonio Conte se n’è andato e in quel lasso di tempo il club ha raccolto appena otto punti in Premier League. Col passare del tempo anche in Inghilterra è diventato sempre più evidente come i problemi del club non si fermino alla
porta del capo allenatore.
Tottenham, ancora guai a Londra: dall’addio di Conte squadra a picco
Conte è stato criticato per il suo stile di gioco ma non sono arrivati né spettacolo e né risultati dal suo addio. I tifosi in trasferta hanno inneggiato all’addio di Levy, confermando come più di qualcosa in casa Spurs non vada.
Conte aveva avvertito l’ambiente in quello che si è rivelato il suo discorso di uscita, come evidenziato dalla fonte inglese, mettendo in guardia su quello che di li a poco sarebbe potuto accadere.
Levy ha fatto tanto affidamento sull’effetto Conte nel provare a trascinare una squadra però non pronta per determinati traguardi. Lo stesso Harry Kane ha ammesso che c’è stato un problema di base al club risalente al licenziamento di Mauricio Pochettino, che corrispondeva a gran parte di quanto lamentato dal tecnico italiano.
Intanto la società pensa al futuro provando ad arrivare a Nagelsmann, Amorim o Xabi Alonso, fermo restando che la stagione resta un disastro con un finale che ha di fatto dato indirettamente ragione allo stesso Antonio Conte.