I dati contabili e la situazione finanziaria della Fiorentina sono positivi? Com’è il fatturato dell’esercizio 2021-2022? E i debiti?
Se ci si chiede delle origini dello sport più amato e seguito al mondo, non si può non menzionare la città di Firenze. Proprio così: alcuni storici e studiosi, alla luce delle ricerche effettuate, ritengono che la forma più antica del gioco del calcio sia stata praticata in Toscana – in particolare nella zona di Firenze fin dal periodo del Medioevo (ci riferiamo all’incirca al XIV secolo).
E il club calcistico della Fiorentina ben rappresenta un luogo in cui il gioco del pallone è diffuso da moltissimo tempo. Era il 29 agosto 1926 quando il marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano scelse di fondere due società di calcio, la Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas e il Club Sportivo Firenze: nascque così la squadra della Fiorentina che conosciamo oggi.
C’è da notare che il nuovo club presto attirò l’attenzione dei tifosi locali, cominciando a gareggiare in vari campionati calcistici italiani, ed imponendosi nei decenni come una delle squadre di maggior successo nel panorama calcistico del nostro paese. Il punto più alto della squadra dal caratteristico colore viola è giunto in due occasioni, ovvero nella stagione 1955-1956 e nella stagione 1968-1969, quando la squadra arrivò prima in Serie A, ottenendo l’ambito scudetto.
Dopo queste brevi premesse doverose per un club così popolare, veniamo ai giorni nostri: come vanno le cose a livello finanziario in casa Fiorentina? Quali sono i numeri chiave dell’ultimo bilancio, risalente all’esercizio 2021-2022? E quali invece le prospettive in vista del prossimo? A queste domande cercheremo di seguito di dare puntuale risposta, in una sorta di sintetica guida sull’attuale situazione finanziaria di ACF Fiorentina. I dettagli.
Tra le varie società calcistiche del panorama della Serie A, rimarchiamo subito che i dati finanziari più aggiornati di ACF Fiorentina ci indicano un buon stato di salute del club. E ciò si può leggere anche in contrapposizione con l’odierna situazione delicata di altri club anch’essi blasonati e ricchi di storia – Juve ed Inter per esempio.
Ebbene, se guardiamo all’esercizio 2021-2022, la Fiorentina nei mesi scorsi ha reso noto un bilancio in utile, con 107 milioni di plusvalenze dalla Juve. Proprio così: le plusvalenze hanno consentito alla società calcistica di Firenze di emettere dati contabili tutto sommato favorevoli e che ci indicano una forte ‘ripresa’ del club – dopo i dati non troppo incoraggianti relativi all’esercizio anteriore.
Quando si parla di bilancio di una società – e questo vale anche per ACF Fiorentina – è opportuno distinguere tra bilancio d’esercizio e bilancio consolidato, ovvero due documenti contabili distinti ed utilizzati dal club per dare informazioni attendibili sulla propria situazione finanziaria. In estrema sintesi, il bilancio d’esercizio rappresenta un documento contabile che comprende le entrate, le uscite e il patrimonio di una società per un determinato lasso di tempo. Esso rappresenta una panoramica della situazione finanziaria del club e dà informazioni significative sulle sue attività, passività e patrimonio netto. Si tratta dei dati di cui tra poco parleremo con riferimento alla società ACF Fiorentina.
D’altro lato il bilancio consolidato è rappresentato – in linea generale – da un documento contabile che unisce le informazioni finanziarie di una società e delle sue controllate. Ecco perché il bilancio consolidato mostra le informazioni sulla situazione finanziaria di tutto un gruppo aziendale, costituito da una società madre e dalle sue controllate – come se fosse una singola entità. Nel corso dell’articolo non vogliamo soffermarci ulteriormente su questa distinzione tecnica, ma appunto vedremo i numeri più interessanti circa i dati contabili dell’ultimo bilancio ACF Fiorentina esercizio 2021-2022.
Per quanto riguarda l’esercizio 2021-2022, cui si riferisce l’ultimo bilancio chiuso il 30 giugno dello scorso, abbiamo un dato contabile relativo al fatturato della società viola corrispondente al valore di 233,2 milioni, con un dato collegato – e relativo ai costi – che indica un calo di questi ultimi a quota 161 milioni circa.
Rimarchiamo che il fatturato di una società di calcio è, in estrema sintesi, il valore complessivo delle entrate registrate nell’ambito del periodo di tempo considerato nel bilancio annuale. E questo ovviamente vale anche per l’ultimo bilancio ACF Fiorentina 2021-2022. In concreto, il fatturato costituisce la somma di tutte le voci di entrata di un club di calcio – pensiamo ad es. ai ricavi prodotti dai diritti TV, dalle sponsorizzazioni, dalle attività di merchandising e marketing, come pure ai ricavi generati dalla vendita di biglietti per le partite.
E’ scontato sottolinearlo, tuttavia pur sempre opportuno: il fatturato è una delle maggiori voci del bilancio annuale di una società calcistica ed è un indicatore essenziale per comprendere qual è l’effettiva salute finanziaria della società. In termini pratici, il fatturato può essere usato per interpretare i dati contabili della società e, dunque, per misurare la crescita o la diminuzione delle entrate rispetto all’anno anteriore, come pure per valutare il trend degli investimenti e delle spese operative, e per capire qual è l’attuale capacità di una società calcistica di generare profitti.
E il fatturato sorride alla squadra dal caratteristico colore viola perché, complessivamente, ACF Fiorentina nella stagione 2021/22 ha registrato, come accennato, 233,2 milioni di euro di ricavi – rispetto ai 160,6 milioni dell’esercizio precedente.
Se guardiamo al dettaglio delle entrate di ACF Fiorentina, possiamo affermare che il club nell’esercizio 2021-2022 ha registrato una mole di ricavi con un aumento nell’ordine di svariate decine di milioni di euro, rispetto all’esercizio precedente.
Come sopra accennato, la voce più consistente è quella relativa alle plusvalenze, con incassi per ben 114 milioni di euro (contro i ‘soli’ 10,2 milioni nell’esercizio anteriore), mentre i diritti tv sono stati corrispondente a circa 51,1 milioni di euro (contro i 74,4 milioni del precedente esercizio).
Abbiamo detto della voce ‘plusvalenze’ e parlarne è quanto mai opportuno, per interpretare al meglio i dati contabili dell’ultimo bilancio ACF Fiorentina 2021-2022. Ebbene, le plusvalenze della Fiorentina sono in gran parte legate ad operazioni realizzate con la Juventus: pensiamo in particolare alla cessione di Vlahovic al club di Torino per una cifra di circa 70 milioni di milioni di euro, che ha consentito di giungere ad una plusvalenza uguale a 68 milioni di euro. Non solo: la maturazione dell’opzione di riscatto per Chiesa, sempre da parte della Juventus e per 40 milioni, ha condotto ad una plusvalenza di 39 milioni di euro. Come si può agevolmente notare, sono numeri che spiegano in estrema sintesi il perché del buon stato dei conti viola.
Ecco di seguito i ricavi voce per voce derivanti da:
Si aggiungono poi 14,4 milioni alla voce ‘altri ricavi’ (7,8 milioni nel 2020/21).
Sopra abbiamo detto dei risultati non particolarmente positivi del bilancio anteriore a quello 2021-2022, ma il perché è spiegato anche dal fatto che nel bilancio chiuso il 30 giugno 2021 erano inclusi anche ricavi e costi di una parte della stagione 2019/20, che era slittata oltre il termine del 30 giugno 2020 per uno slittamento della serie A legato al lockdown per il coronavirus.
Ribadiamo che i costi a bilancio per la Fiorentina sono calati a 161 milioni di euro circa, rispetto ai 171 milioni del bilancio anteriore. E questo è un dato sicuramente positivo. Come si può facilmente immaginare, la maggior parte dei costi è correlata alle spese per il personale: alla luce dei dati di bilancio pubblicati abbiamo la cifra pari a circa 80,9 milioni di euro (contro i 84,9 milioni nel 2020/21). Nella voce, 54,7 milioni sono da intendersi compensi contrattuali ai calciatori (54,1 milioni nell’esercizio precedente).
Sul piano degli ammortamenti, anch’essi voce di costo, questi sono stati pari a circa 46,9 milioni di euro, di cui 43,7 milioni legati agli ammortamenti dei calciatori. Non dimentichiamo poi alcuni acquisti importanti per le casse del club, avutisi nell’ambito della stagione 2021/22: ci riferiamo in particolare a Nicolas Gonzalez dallo Stoccarda per 22,5 milioni di euro, a Cabral dal Basilea per 15,5 milioni di euro e Ikonè dal Lille per 14,2 milioni di euro.
Ricapitolando i costi in estrema sintesi, abbiamo la seguente situazione:
Ribadiamo che, complessivamente, il dato dei costi è buono, se consideriamo il loro calo in rapporto ai circa 171,0 milioni nel 2020/21.
E’ quasi superfluo dirlo, ma pur sempre conveniente per capire l’ultimo bilancio ACF Fiorentina 2021-2022: i costi costituiscono una voce essenziale nel bilancio di una società di calcio in quanto sono strettamente correlati alla gestione delle risorse e alla generazione di profitti per il club.
In altre parole, le varie voci che compongono i costi sono determinanti nel bilancio di una squadra di calcio in quanto influenzano in modo diretto la redditività e la sostenibilità economica di tutto la società calcistica. Infatti, se i costi oltrepassano le entrate, e non è il caso dell’ultimo bilancio ACF Fiorentina 2021-2022, la squadra rischia di andare in perdita e di dover poi avere a che fare con problemi di liquidità.
Non solo: non gestire efficacemente i costi significa anche andare incontro a difficoltà del club nell’investire in futuro su nuovi giocatori e strutture, limitando la propria competitività sul campo e nelle competizioni nazionali e internazionali.
Il bilancio di ACF Fiorentina 2021-2022 indica una differenza tra fatturato e costi positiva per 71,7 milioni, rispetto al meno 10,3 milioni dell’esercizio anteriore. Nel dettaglio il risultato ante imposte è stato positivo per la quota pari a circa 73,1 milioni di euro, rispetto al meno 11,2 milioni dell’esercizio 2020/21, invece il risultato netto è stato positivo per 46,8 milioni contro il rosso di 10,3 milioni del bilancio indicato al 30 giugno 2021.
Per quanto riguarda la situazione debiti al 30 giugno 2022, questi erano corrispondenti a complessivi 117 milioni di euro, in calo rispetto ai 129 milioni al 30 giugno dell’anno precedente.
Il patrimonio netto al 30 giugno 2022 è aumentato fino a toccare quota 218 milioni di euro, e l’aumento è anche effetto di nuovi versamenti dalla proprietà per la cifra di circa 18 milioni di euro.
Per capire il bilancio di una squadra di calcio è di rilievo altresì il patrimonio netto, che deve in sintesi essere inteso come la differenza tra il valore totale degli asset del club (che comprendono in particolare beni immobili, giocatori, investimenti ma non soltanto) e il totale delle passività (ovvero tasse, obbligazioni finanziarie e ulteriori debiti).
Nel corso di questo articolo abbiamo visto che le plusvalenze hanno contribuito a generare una situazione finanziaria positiva per le casse del club ACF Fiorentina – stagione 2021-2022. Ma che cosa sono di preciso? Ebbene, ricordiamo che le plusvalenze rappresentano un termine del linguaggio della contabilità che nel calcio indica – in estrema sintesi – la differenza positiva tra il prezzo di vendita e il costo originale di acquisto di un calciatore da parte di un club di calcio – in questo caso ACF Fiorentina. Dal punto di vista tecnico, la plusvalenza ‘calcistica’ è dunque il guadagno che una società fa con la vendita di un calciatore meno la quota di ammortamento del cartellino che era ancora a bilancio.
L’ammortamento è invece un termine contabile che si riferisce alla distribuzione del costo di un giocatore comprato da un club di calcio, nell’ambito della durata del suo contratto. Come viene determinata la plusvalenza?
Tecnicamente quest’ultima consiste nel guadagno che una società realizza con la vendita di un calciatore, meno la quota di ammortamento del cartellino che era ancora a bilancio. Facciamo un esempio pratico per capire meglio: se un club acquista un giocatore a 10 milioni di euro e gli fa 5 anni di contratto, la quota di ammortamento sarà di 2 milioni di euro all’anno. Se dopo tre anni lo vende a 20 milioni di euro la plusvalenza della società sarà pari a 20-(10-2×3)=16. Si tratta dunque della cifra incassata, meno quanto il club ha ancora a bilancio che, appunto, come abbiamo appena visto si ricava da quanto è stato a suo tempo pagato meno la quota di ammortamento (2) per gli anni nei quali il giocatore è stato nel club (3). Per questo il risultato è 16.
Ecco perché l’ammortamento è da intendersi come un meccanismo contabile che permette ai club di calcio, Fiorentina inclusa, di distribuire il costo degli acquisti dei calciatori nel corso del tempo e di calcolare appunto le plusvalenze in maniera corretta. Di ciò ovviamente si trova adeguato dettaglio nei bilanci approvati annualmente.
Vero è che la Fiorentina ha chiuso il bilancio al 30 giugno dello scorso anno con un utile corrispondente alla cifra di circa 46,8 milioni di euro, e a dare luogo a questo risultato positivo sicuramente hanno contribuito le citate plusvalenze – dopo aver chiuso in perdita l’esercizio al 30 giugno 2021 per la cifra di circa 10,3 milioni di euro.
Le plusvalenze rappresentano una voce importante nel bilancio di un club di calcio, e lo abbiamo visto proprio con l’ultimo bilancio ACF Fiorentina esercizio 2021-2022. Esse permettono di generare profitti e di accrescere la liquidità della società. Non solo: le plusvalenze possono essere utilizzate per finanziare nuovi investimenti o per coprire le spese operative del club. Nel quadro del bilancio 2021-2022 troviamo anche debiti e voci che dunque controbilanciano le entrate ma, nel complesso, la situazione finanziaria è buona.
Per quanto riguarda le previsioni bilancio 2022-2023, non abbiamo elementi per ipotizzare una ‘inversione di tendenza’ e nuovi conti negativi per il club, ma piuttosto il contrario. Basti pensare a giocatori come Nico Gonzalez e Amrabat, che saranno sicuramente di moda la prossima estate e potrebbero consentire di chiudere nuovamente in positivo il bilancio – se saranno ceduti entro il 30 giugno, data di chiusura del bilancio. Altrimenti nel caso in cui le cessioni siano successive, la Fiorentina potrà partire in pole position nel bilancio 2023-2024.
Il prossimo bilancio ACF Fiorentina 2022-2023 sarà con tutta probabilità chiuso entro le prossime settimane, com’è prassi per le società di calcio. Non dimentichiamo infatti che le società di calcio professionistiche solitamente chiudono gli esercizi al 30 giugno di ciascun anno, quando i campionati di Serie A e di Serie B sono appena terminati – in modo da fare il punto della situazione in vista del calciomercato estivo, acquisti, cessioni e in prospettiva del prossimo campionato.
Più nel dettaglio, le squadre di calcio chiudono il bilancio entro il 30 giugno di ciascun anno perché questa data costituisce la fine dell’anno fiscale, e dunque l’ultimo giorno utile per la presentazione della dichiarazione dei redditi e del bilancio stesso, presso la camera di commercio.
Di solito, i bilanci delle squadre di calcio sono pubblicati vari mesi dopo la chiusura del bilancio (al 30 giugno del singolo anno). Ed è chiaro che la pubblicazione dei bilanci delle squadre di calcio rappresenta un momento importante per i tifosi, gli investitori e gli appassionati di sport, siccome fornisce dati sulle finanze e sulla salute finanziaria di un dato club.
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