Dopo l’eliminazione in Champions League, il Milan si lecca le ferite: finisce nell’occhio del ciclone anche Paolo Maldini
Serata amara per il Milan, quella del derby di ritorno in Champions League. La rimonta non è riuscita, i rossoneri sono stati sconfitti anche nella seconda semifinale e hanno detto addio al sogno della finale di Istanbul. Un percorso, quello di quest’anno, che rimane positivo, ma le riflessioni sul futuro sono inevitabili, visto un doppio confronto contro l’Inter che ha sancito una superiorità nerazzurra piuttosto netta. E anche il ruolo apicale di Paolo Maldini ora è in discussione.
Il dt rossonero, a fine gara, ha ammesso il divario attuale a livello di rosa con l’Inter finalista, spiegando che sarà necessario fare investimenti sul mercato. Dichiarazioni che però non sono piaciute a Tony Damascelli. La firma de ‘Il Giornale’, su ‘Radio Radio’, ha criticato fortemente il dirigente, accusandolo di scaricare troppo agevolmente le proprie responsabilità: “Una frase troppo comoda quella di Maldini dire ‘dobbiamo investire’ – ha affermato – Ha sbagliato, avrebbe dovuto dire ‘dobbiamo investire bene’. Perché il Milan ha speso ma lo ha fatto male e ci sono anche delle sue responsabilità in questo”
Milan, Maldini adesso rischia grosso: Cardinale riflette
Il mercato milanista, in effetti, è stato assai deludente e la posizione di Maldini e Massara, oltre quella del tecnico Pioli, è al vaglio di Gerry Cardinale.
Il numero uno di Red Bird riconosce sicuramente il lavoro svolto fin qui, ma non può non pesare sulla valutazione complessiva il flop degli acquisti di quest’anno. Senza la conferma del piazzamento Champions, adesso piuttosto a rischio, potrebbe saltare l’intero asse dirigenziale e dare il via a una rivoluzione totale per ripartire con un nuovo ciclo. La partecipazione alla prossima edizione della principale competizione europea è fondamentale per dare continuità.