Brutte notizie per gli appassionati di Formula 1 che devono piegarsi al maltempo in Emilia-Romagna. Salta il gran Premio di Imola
C’era grande attesa per il Gran Premio di Imola, appuntamento in terra italiana per ciò che concerne il mondiale di Formula 1. Le Ferrari di Leclerc e Sainz sono chiamate a risollevarsi dopo un avvio disastroso ma dovranno provarci a partire da un’altra occasione.
Salta infatti il Gp italiano a causa delle enormi problematiche legate al maltempo che hanno colpito la zona interessata. Date le condizioni meteo nella regione e i danni la stessa Formula 1, attraverso un comunicato ufficiale diramato attraverso i propri canali, ha deciso di non correre il Gran Premio in Emilia-Romagna, che era previsto proprio per il fine settimana alle porte. Il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani a ‘Lapresse’ ha ammesso: “E’ stato deciso l’annullamento del GP di Imola. Al 99% si recupererà nel 2026 dopo la proroga del contratto”.
Formula 1, salta il GP di Imola: il comunicato UFFICIALE
Un annullamento doloroso ma doveroso per il Gp di Imola, che a causa del maltempo non verrà quindi corso, rinviando l’appuntamento col riscatto Ferrari, e la voglia di scappare ulteriormente via della Red Bull.
La F1 con una nota esprime: “il proprio pensiero alle persone e alle comunità colpite dai recenti avvenimenti in Emilia-Romagna. Vogliamo anche rendere omaggio al lavoro dei servizi di emergenza che stanno facendo tutto il possibile per aiutare i bisognosi. A seguito di discussioni tra la Formula 1, il Presidente della FIA, le autorità competenti tra cui i Ministri competenti, il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, il Presidente della Regione Emilia Romagna, il Sindaco della Città e il promotore è stata presa la decisione di non procedere con il weekend del GP di Imola”.
Il comunicato aggiunge che: “La decisione è stata presa perché non è possibile tenere l’evento in sicurezza per i nostri tifosi, le squadre e il nostro personale ed è la cosa giusta e responsabile da fare vista la situazione in cui versano i paesi e le città della regione. Non sarebbe giusto esercitare ulteriori pressioni sulle autorità locali e sui servizi di emergenza in questo momento difficile”.