L’attacco della Juventus non ha un padrone, o meglio, non ce l’ha più. Se a inizio stagione tutte le fishes andavano giocate sulla titolarità indiscussa del serbo Vlahovic, col passare dei mesi la situazione si è nettamente modificata, fino a giungere ad oggi
Le prestazioni tutt’altro che eccezionali di Vlahovic hanno nel corso della stagione dato maggior lustro alla presenza in rosa di Milik e Kean, attaccanti diversi, tutti e tre.
Allegri ha sempre difeso i suoi attaccanti: è evidente che la prima soluzione oltre al serbo fosse il polacco, ma anche l’attaccante italiano scuola-Juve ha sempre ricevuto attestati di fiducia e stima da parte del tecnico livornese.
Nel momento di maggior appannamento di Vlahovic però, prima Milik (tra febbraio e marzo) e poi Kean (ad aprile) hanno sofferto due differenti infortuni muscolari, che li ha messi KO. Motivo che, aggiunto alla voglia e alla necessità di non perdere del tutto Vlahovic, ha messo Allegri nella condizione di insistere sull’ex viola anche quando le prestazioni non arrivavano. A maggio però la situazione è differente, tutti e tre i centravanti della Juventus sono disponibili e Allegri può scegliere a seconda della partita e dell’avversario.
“Formazione? Ho un dubbio in difesa, uno a centrocampo e uno in attacco”, così Allegri ieri in conferenza a Siviglia.
Un po’ di pretattica, un po’ di sano realismo. Il ballottaggio per il posto da titolare stasera è aperto. Si faccia però un passo indietro. Le prestazioni di Vlahovic, nelle ultime settimane non sono affatto convincenti nel loro complesso, quelle di Milik però sono lontane da quelle di inizio stagione. Ad ogni modo, il polacco è in vantaggio sul serbo per scendere in campo dal 1’ al Ramon Sanchez-Pizjuan questa sera.
Spesso però, nel calcio come nella vita, “tra i due litiganti, il terzo gode”. Ed ecco quindi la carta Moise Kean. Allegri ad inizio aprile aveva speso parole di elogio per il ragazzo di Vercelli: “È migliorato molto, sia a livello mentale, sia tecnico e ha caratteristiche precise. Credo che venga sottovalutata la sua stagione, sono contento di quello che sta facendo”. Poi lo stop muscolare.
Ad oggi però le condizioni sono diverse. Si pensi a questo dato: il miglior attaccante della Juventus in rapporto ai minuti giocati è proprio Kean: un gol ogni 157’, contro i 215’ di Vlahovic e i 230’ di Milik. Senza l’infortunio l’italiano avrebbe trovato più spazio nel corso della seconda metà di questa stagione e questi dati uniti alle parole di Allegri lo confermano.
L’attacco della Juventus pare non avere un solo padrone: Arkadiusz Milik è ancora in vantaggio, ma Moise Kean scalpita e potrebbe essere lui a prendersi lo scalpo da titolare: decisive le prossime ore. Una grande chiamata, per una grande notte.
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