Tra ribaltoni e conferme, si preannuncia un’estate movimentate sulle panchine delle big di Serie A
Qualcosa bolle in pentola. Nessuno al momento è al riparo da possibili colpi di coda sulle panchine delle big di Serie A.
Al momento tra le prime della classe non c’è un tecnico sicuro al 100% della conferma, nonostante risultati lusinghieri e sopra le attese. Vedi ad esempio Luciano Spalletti, con le frizioni interne col patron De Laurentiis che possono minare il rapporto per la permanenza del mister di Certaldo al ‘Maradona’ dopo il trionfo scudetto. Le parti comunque vogliono proseguire insieme, con il patron azzurro convinto di mettere a posto la situazione. Matrimonio turbolento anche a Roma tra Mourinho e i Friedkin, che non si sono ancora seduti al tavolo per discutere del rinnovo dello ‘Special One’. Il portoghese, con alcune sue uscite sopra le righe, lamenta una rosa poco profonda e auspica maggiori investimenti per il futuro. Anche qui se ne saprà di più nelle prossime settimane, ma il gli scenari a Trigoria sono da monitorare con attenzione considerando il pressing del PSG su Mourinho.
Tra ribaltoni e conferme: gli scenari su Allegri e Inzaghi
Allegri oggi è impegnato nella decisiva sfida di Siviglia per l’accesso alla finalissima di Europa League e per il momento non traballa, considerando anche la tumultuosa situazione con le ormai note vicende extracampo.
Il livornese secondo la società sta tirando fuori il meglio da una stagione ‘folkloristica’ come l’ha definita lo stesso Allegri e in campionato senza penalizzazione sarebbe secondo e praticamente dentro la prossima Champions. Anche il CFO Calvo ha ribadito in più occasioni la sua conferma, in attesa di riorganizzare l’area tecnica con Giuntoli in pole per la poltrona di Ds. Arriviamo alle milanesi. Simone Inzaghi si è confermato ad Appiano Gentile, incassando anche le parole di stima del presidente Zhang che ha escluso un divorzio dal mister piacentino. La cavalcata Champions depone in favore di Inzaghi, meno il deludente cammino in campionato. A fine stagione sarà il momento del faccia a faccia con la dirigenza e capire quali siano i margini per un possibile rinnovo oltre il 2024.
E arriviamo alla parte del Naviglio che piange in questi giorni, ovviamente i cugini del Milan. ‘Diavolo’ eliminato senza appello dall’Inter dalla doppia semifinale di Champions League e quarto posto in pericolo per Pioli. Senza l’accesso alla massima competizione europea, oltre alla dirigenza, anche il tecnico di Parma potrebbe scricchiolare in panchina. Al momento è confermata la fiducia a Pioli dopo il rinnovo fino al 2025, ma occhio a possibili ribaltoni con De Zerbi e Conte gli osservati speciali, senza dimenticare il rampante Palladino che tanto bene sta facendo al Monza di Galliani e Berlusconi.