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Manovra stipendi e squalifica calciatori Juve: Chiellini al contrattacco

Giorgio Chiellini è tornato a parlare della sua Juve e delle vicende extra-campo, fino alla manovra stipendi. L’ex capitano al contrattacco

Dal caso plusvalenze e la penalizzazione in sospeso della Juventus alla manovra stipendi. A ‘Sky Sport’, l’ex capitano bianconero Giorgio Chiellini si è espresso anche sulle note vicende extra-campo del ‘suo’ club.

Chielini, da City Inter alla Juventus: stipendi e penalizzazione
Chiellini a Sky (screenshot) – calciomercato.it

Il difensore ha raccontato la sua reazione dagli States: “Sono stati mesi difficili, un rollercoaster di emozioni. A gennaio non mi sarei mai aspettato la penalizzazione, non mi sarei aspettato che sarebbe stata tolta e non mi sarei aspettato che a fine campionato si fosse ancora in attesa di giudizi. L’ho vissuta come milioni di tifosi juventini, con senso di orgoglio e appartenenza e di innocenza”.

Il campionato, anche per Chiellini, è poco regolare: “Ci sono ancora procedimenti in atto, tante cose sono da giudicare e onestamente penso che possa succedere ancora di tutto. Si fa fatica anche a trovare un nesso logico in tante cose, purtroppo non solo per la Juventus ma anche per altre squadre diventa un campionato che ha poco di regolare, se non lo Scudetto del Napoli e la retrocessione della Samp“.

Juventus, Chiellini: “Manovra stipendi? Era un bel gesto, positivo”

Manovra stipendi? Sono rimasto anche sorpreso da quanto siamo stati tirati in ballo da qualcuno – ha proseguito Chiellini sull’altro filone – e sorpreso che tanti avessero parlato di squalifiche o deferimenti per noi giocatori”.

Chielini, da City Inter alla Juventus: stipendi e penalizzazione
Giorgio Chiellini (LaPresse) – Calciomercato.it

L’ex capitano ha parlato così: “C’è un procedimento in corso, ho delle idee ma questa non credo sia la sede di parlarne. In futuro sarà un piacere farlo, perché da parte di noi giocatori in questa manovra c’era solo un bel gesto, positivo, nei confronti della società, di un datore di lavoro e di altri che hanno così avuto modo di mantenere lo stipendio. Eravamo tutti tranquilli e per questo sorpresi di essere tirati in causa soprattutto nel parlare di possibili deferimenti o squalifiche per i calciatori”.

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