La Lazio di Maurizio Sarri sta vivendo una stagione intensa; ecco tutto quello che dobbiamo sapere sull’allenatore del club biancoceleste.
Il club biancoceleste, con l’arrivo di Sarri, ha scelto un tipo di calcio piuttosto preciso; la Lazio, dopo un periodo di ambientamento allo stile di gioco del tecnico, è ora una squadra decisamente riconoscibile.
Bel gioco, costante ricerca della verticalizzazione, continue sovrapposizione, difesa alta nel tentativo di recuperare la sfera il prima possibile e costanti movimenti di centrocampisti e attaccanti per non dare punti di riferimento alla difesa avversaria.
Per quanto riguarda il discorso relativo agli studi, l’attuale allenatore della Lazio vanta una laurea in Economia e commercio con specializzazione in statistica. Un titolo di studio che sicuramente non sorprende considerando il suo passato da impiegato di banca.
La prima informazione da dare su Maurizio Sarri è quella relativa all’aspetto anagrafico; il tecnico biancoceleste, infatti, nasce il dieci gennaio del 1959 e quindi ha sessantaquattro anni.
A differenza di tanti suoi colleghi, la carriera di Sarri da calciatore non è stata poi così entusiasmante; ha avuto sì un passato da calciatore ma a livello dilettantistico e soprattutto è sempre stato in panchina.
Ecco perché ha capito come, per il suo futuro, fosse molto meglio allenare; una scelta a dir poco corretta visti i risultati conseguiti come tecnico.
Passiamo, ora, al discorso economico; sotto questo aspetto Sarri ha un contratto molto importante con la Lazio dal momento che percepisce tre milioni e mezzo di euro.
Uno stipendio importante ma che testimonia la totale fiducia della società biancoceleste nei confronti del proprio allenatore.
Il rapporto tra la Lazio e il proprio tecnico è decisamente positivo; il club ha iniziato un progetto destinato a crescere nel tempo con la speranza di vincere qualche trofeo.
Ecco perché non esiste nessun timore di una separazione a fine anno; i biancocelesti continueranno ad essere allenati da Maurizio Sarri.
A livello di Palmares, la bacheca di Sarri non è poi così ricca; i suoi trofei, però, sono comunque importanti.
Il tecnico vanta un campionato con la Juventus nella stagione 2019-2020 e anche un successo a livello internazionale; stiamo parlando dell’Europa League, sulla panchina del Chelsea, con la stagione 2018-2019.
La speranza dei tifosi biancocelesti è che il tecnico possa vincere un trofeo anche alla guida della Lazio.
Sapevate che il tecnico della Lazio ha un soprannome? Fin da quando allenava la Sansovino (dal 2000 al 2003), Maurizio Sarri era conosciuto come “Mister 33”
Un soprannome decisamente curioso ma che deriva dalla sua maniacalità in allenamento; l’allenatore, infatti, è solito usare ben trentatré schemi diversi sulle palle inattive. Dato che certifica quanto Sarri ci tenga a preparare, nel migliore dei modi, le partite.
Il tecnico è attualmente alla Lazio ma sono state tante le squadre guidate dall’allenatore biancoceleste. La sua prima esperienza è sulla panchina dello Stia. Successivamente lo troviamo alla Faellese per poi allenare, in ordine, Cavriglia, Antella, Valdema e Tegoleto.
Nel 2000, come detto, siede sulla panchina della Sansovino; le sue successive esperienze sono alla Sangiovannese, al Pescara e all’Arezzo. Dopo una breve parentesi sulla panchina dell’Avellino si trasferisce al Verona per poi andare al Perugia, al Grosseto, all’Alessandria e al Sorrento.
Il vero salto di qualità arriva nel 2012 quando firma per l’Empoli e inizia a far vedere, a grandi livelli, l’efficacia del suo gioco. Da quel momento la carriera è in continua evoluzione con le esperienze al Napoli, al Chelsea e alla Juventus prima di trasferirsi nella capitale alla guida della Lazio.
Dal punto di vista sentimentale bisogna sottolineare come Sarri sia felicemente sposato con Marina Sarri; dal loro amore è nato Nicolè Sarri. Per il resto sappiamo molto poco dal momento che la famiglia del tecnico biancoceleste ama la riservatezza.
Possiamo, però, ipotizzare la forza di Marina Sarri; tenere testa ad una persona come il tecnico della Lazio non deve essere per nulla semplice.
Rapidamente andiamo anche a dire dove vive Sarri; il tecnico della Lazio sembra essersi situato ad Olgiata, un quartiere di Roma.
Se parliamo di discussioni non possiamo non sottolineare quanto successo tra Sarri e Mancini quando i due erano rispettivamente allenatori di Napoli ed Inter.
Partita di Coppa Italia, stagione 2015/2016; ai quarti di finale si sfidano Napoli ed Inter con i nerazzurri che avranno la meglio con un netto due a zero firmato Jovetic-Ljajic.
Sul finale di partita si sono riscaldati gli animi con Sarri che avrebbe riferito parole offensive al suo collega.
Mancini, nel post partita, si è sfogato sottolineando come quanto successo fosse una vergogna. Sicuramente un brutto episodio tra due persone molto importanti all’interno del mondo del calcio.
Anche Sarri, come i suoi colleghi, ha un repertorio di frasi che lo hanno reso famoso. Ricordiamo la frase “Se non volevo essere sotto esame facevo domanda alle poste” detta ai tempi della Juventus.
Piuttosto famosa è anche la frase “Faticoso è alzarsi alle sei per andare in fabbrica. Qui serve solo armonia di movimenti e di tempi“.
Non possiamo poi non citare la famosa frase “abbiamo perso lo scudetto in albergo” in riferimento al campionato sfuggito quando allenava il Napoli.
Concludiamo questo approfondimento su Sarri con il discorso relativo al sistema di gioco; il suo modulo preferito è sempre stato il 4-3-3 anche se non disdegna, in alcune occasioni, il 4-2-3-1.
Essere allenati da Sarri non è semplice; i suoi ragazzi, infatti, hanno bisogno di tempo per adeguarsi alle sue idee di gioco.
Il 4-3-3 del tecnico è un modulo che richiede meccanismi ben precisi, movimenti meccanizzati e la voglia di tenere sempre la palla per far correre l’avversario.
Da sottolineare la costante ricerca della verticalizzazione in modo da far andare in tilt la pressione avversaria.
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