Dopo l’eliminazione dall’Europa League è quasi tempo di bilanci per la Juventus: l’ammissione bianconera in attesa delle penalizzazione
Zero titolo, come lo scorso anno. La Juventus esce dall’Europa League per mano del Siviglia e dice addio a quello che era l’ultimo obiettivo stagionale. Ci sarebbe anche il campionato con il posto Champions da blindare, ma la quasi certa penalizzazione in arrivo rende quasi inutili le ultime tre giornate di campionato.
Che in casa bianconera si attendano la nuova stangata è evidente anche nelle parole di alcuni dei protagonisti, in campo e dietro al scrivania. Il 22 maggio ci sarà l’udienza della Corte Federale di Appello che dovrà decidere nuovamente sul caso plusvalenze, dopo l’annullamento con rinvio del Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni. Poi c’è da attendere l’eventuale deferimento per il filone stipendi.
Uno scenario di grande incertezza, evidenziato anche dopo la sconfitta di Siviglia. Anzi, prima e dopo, perché di incertezza aveva parlato anche il CFO Francesco Calvo rispondendo nel pre-gara ad una domanda sul futuro di alcuni calciatori come Bonucci, Di Maria e Cuadrado: “L’incertezza legata al nostro futuro – le parole pronunciate dal dirigenza – perché non si sa ancora cosa giocheremo il prossimo anno ha un impatto”.
Parole molto simili le pronuncia anche Szczesny nel post partita. Il portiere polacco è stato il migliore dei suoi a Siviglia, ma questo non è bastato per consentire alla Juventus di vincere la partita e andare in finale.
L’estremo difensore nel post gara, ai microfoni di ‘Sky’, si è soffermato molto sulle situazioni extra-campo andando a spiegare qual è l’impatto avuto sulla squadra e qual è il suo pensiero sull’intera vicenda. Così dopo aver detto che “le vicende fuori dal campo ci hanno fatto bene, lo spogliatoio ne ha giovato perché ha fatto unire tutto il gruppo, ci sentivamo di fare la guerra contro tutto e tutti”, ha aggiunto: “Sicuramente sentire di penalizzazioni e sentenze non aiuta. Ora siamo secondi ma non so se arriverà tra domenica e lunedì una nuova penalizzazione”.
Ma la sottolineatura più importante riguarda proprio la società con il portiere che mette in evidenza “la confusione” che c’è intorno all’ambiente Juve e la necessità di “essere organizzati bene per vincere”. Cose che quest’anno in casa bianconera sono mancate. Come è mancata la vittoria di un trofeo e questo non può rendere la stagione positiva: “Alla Juve si compete per vincere, non per partecipare. Anche tenendo conto delle difficoltà – sentenzia Szczesny, resta un’annata senza trofei quindi non benissimo”.
Parole che stridono anche con il pensiero di Allegri che definisce positivo il secondo posto conquistato sul campo. La conferma che alla Juve regna la confusione e il finale di stagione con o senza penalizzazioni, potrebbe servire anche a mettere ordine.
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