Le dichiarazioni del tecnico rossonero ad un giorno dalla sfida contro la Sampdoria, in programma a San Siro alle ore 20.45
Giornata di vigilia per il Milan di Stefano Pioli, chiamato a sfidare la Sampdoria, per la terzultima di Serie A.
I calcoli, ormai, non servono più a nulla: i rossoneri devono vincere e sperare che qualcuna delle squadre in avanti sbagli più di una volta o che la Giustizia Sportiva ridisegni la classifica. Non ci sono alternative.
Il Milan è dunque chiamato a rialzarsi dopo l’eliminazione in Champions League: “Non siamo dove vorremmo essere in campionato – esordisce Pioli in conferenza stampa -. Bisogna essere concentrati e determinati, dobbiamo pensare solo a domani. Fortunatamente la stagione non è finita martedì e così possiamo dimostrare chi siamo”.
Serve, come detto, centrare la qualificazione all’Europa che conta per salvare la stagione. Pioli in questi giorni è finito nel mirino della critica, ma i conti verranno fatti alla fine: “La delusione è forte, i ragazzi ci hanno messo un po’ di tempo, ma dobbiamo reagire da grande squadra. Il percorso vede più successi che delusioni, ma testa a domani. La qualificazione in Champions è l’obiettivo, è troppo importante, i bilanci vanno sospesi fino al termine della stagione. Il voto potrà essere alto o deludente”.
Milan, Pioli: “Facciamo faticare a vincere le partite sporche”
Pochi accenni ai singoli da parte di Stefano Pioli, che nel corso della conferenza stampa, ammette la fatica nell’andare a segno.
Il tecnico rossonero non ha dubbi su quale sia stato il vero grande problema di questa stagione, che ha portato il Milan a perdere tanti punti soprattutto con le così dette piccole. Il Milan segna davvero poco: “Abbiamo avuto difficoltà in questo tipo di partite – prosegue Pioli -. Credo che sia stato il difetto più grande, quello di avere finalizzato davvero troppo poco. E’ vero che abbiamo aumentato il dominio del gioco, e ciò che significa che la costruzione dal basso ha funzionato, ma siamo mancati nell’ultimo quarto di campo”
E’ chiaro che in avanti è venuto a mancare soprattutto l’apporto di Divock Origi, che ha completamente fallito la stagione. Ultimamente Pioli ha preferito schierarlo come esterno, anziché come punta – “Senza Leao mi sembrava giusto far giocare lui in quella posizione, ma non è una soluzione definitiva – ammette Pioli rispondendo ad una domanda di Calciomercato.it -. Al momento, però, non bisogna parlare dei singoli. Se facciamo bene o male dipende dalla squadra, se non giochiamo bene, facciamo fatica a vincere le partite sporche. Dobbiamo capire e valutare queste situazioni”. Facile dire che è venuto a mancare un giocatore come Ibrahimovic, mai rimpiazzato. Lo svedese, come detto da Pioli, non si è ancora allenato sul campo, ed è difficile pronosticare un suo rientro per l’ultima partita. In estate, però, bisognerà correre ai ripari con l’acquisto di un grande centravanti.