La Juventus alla seconda stagione consecutiva senza trofei dal ritorno di Allegri. Nuove riflessioni sul futuro dell’allenatore bianconero
La Juve fallisce anche l’obiettivo Europa League. Dopo la Coppa Italia, è arrivata un’altra eliminazione in semifinale per la squadra di Massimiliano Allegri, stavolta per mano del Siviglia.
La squadra bianconera, per il secondo anno consecutivo, concluderà la propria stagione senza trofei. Nel post partita Allegri ne ha parlato così: “Chi non solleva trofei come noi ce ne sono tanti. Noi dobbiamo pensare a noi e ora al campionato dove dobbiamo arrivare secondi. Dispiace non essere arrivati in finale perché i ragazzi lo meritavano. Più di questo i ragazzi non potevano fare”. Il tecnico bianconero è di nuovo al centro del ciclone dopo l’ultimo obiettivo stagionale sfumato. Ora ci si interroga anche sul suo futuro in panchina, nonostante un contratto ancora blindato e piuttosto oneroso.
Su ‘Tuttosport’, il direttore Guido Vaciago si è espresso così: “Finisce qui un’era e la nuova dirigenza ha ora il delicato compito di voltare pagina. Serve un progetto tecnico, un’idea di squadra e di gioco per costruire con la necessaria coerenza. Negli ultimi due anni, la Juventus ha giocato male, aggrappandosi al sacrosanto concetto di concretezza risultatista. Allegri è vittima di pregiudizi, ma ha anche responsabilità per come la Juventus si è espressa o, meglio, non espressa dal suo ritorno in panchina. Per progettare il futuro serve un’idea di gioco più precisa e definita. È lui che può garantirla? La società deve riflettere con attenzione, l’operazione di ricostruzione è delicata e si può sbagliare pochissimo”.
Sul momento del club bianconero e la posizione di Allegri si è espresso anche il giornalista Marcello Chirico: “Quest’anno zero titoli di nuovo, invece mister “zeru tituli”, Mourinho, invece di nuovo in finale nella stessa competizione della Juve. E secondo voi, la rosa della Roma è superiore a quella della Juve?”.
Nel mirino c’è proprio l’allenatore bianconero: “Il gioco che pratica Mourinho è migliore a quello di Allegri? No, la Roma non è migliore in niente, ma c’è andata in finale e la Juve no. Lasciamo perdere i discorsi sulla testa e le altre cose, perché quella con il Siviglia era una partita da giocare in maniera diversa”.
“Alla fine dei tempi regolamentari, le statistiche del Siviglia erano nettamente superiori. – chiosa Chirico – È la Juve che ha permesso loro di giocare questa partita, perché come al solito non aggredisce, è sempre bassa e lascia sempre la palla all’avversario. Qualcosa ha creato, ma è sempre troppo poco”.
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