Il tecnico della Roma dopo aver conquistato la finale di Europa League: “Anche i piccoli dettagli fanno la differenza. Difficile senza Smalling…”
Mourinho sempre più nella storia della Roma. Con lo 0-0 di Leverkusen, il portoghese ha conquistato la seconda finale europea consecutiva. Due in due anni, meglio di così era impossibile fare.
Dopo la Conference l’anno scorso, la sua Roma proverà a vincere l’Europa League nella finale di Budapest in programma il 31 maggio, avversario il Siviglia che ha eliminato la Juventus. “Il messaggio che volevamo lanciare ai mille romani arrivati qui era un messaggio di forza – ha esordito Mourinho al microfono della ‘Rai’ – Nelle difficoltà (i diversi indisponibili, su tutti Dybala, ndr) siamo riusciti ad ottenere il massimo”.
“È un momento di grande festa a Roma, ma non possiamo dimenticare la tristezza dell’Emilia-Romagna – ha aggiunto il portoghese ricordando il dramma che sta vivendo la Regione del centro-nord – Non possiamo dimenticarci di loro, come gruppo. Tornando alla mia squadra, be’… È questa. Se non abbiamo Smalling in panchina, magari non vinciamo questa partita. Perdendo Spinazzola inizia a muoverla, poi perdi Celik. Davvero, sarebbe stato difficile senza Smalling…”
“Anche i piccoli dettagli fanno la differenza – ripete un soddisfatto e sfinito Mourinho – I ragazzi hanno dato tutto, con intelligenza. Questa gara è tutto il lavoro nostro di esperienza, di saggezza tattica, di sapere stare in partita, di prendere la partita nella direzione nelle nostre forze e cercare di nascondere i nostri problemi. Una squadra incredibile. Non posso chiedere di più ai romanisti. Questa squadra merita qualcosa di speciale lunedì quando partiamo da Trigoria e andiamo alla partita”.
“Io nella storia? La mia preoccupazone non è stare nella storia della roma, ma aiutare i ragazzi a crescere e aiutare i romanisti che mi hanno dato tutto dal primo giorno. Devo portare gioia a questa gente. Ho festeggiato dentro perché non riesco a gioire in faccia ai miei amici – evidenzia Mourinho in riferimento a Xabi Alonso – Tre squadre in una finale europea penso sia una cosa fantastica. Siviglia? La mia preoccupazione era solo andare in finale. Loro sono una squadra che ha grande esperienza e sarà durissma per noi. Ma ci penseremo dopo”.
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