Tutti i profili vagliati in queste ore dal Napoli per un post Spalletti: dal maxi stipendio alla clausola rescissoria, ora è un problema per De Laurentiis.
Sono ore d’attesa, di incertezza e tanta apprensione in casa Napoli. Nonostante la vittoria del terzo Scudetto, l’ambiente azzurro in questo momento è settato per programmare il futuro. E al momento, non sembrano esserci le condizioni per proseguire il cammino con Luciano Spalletti.
L’uomo che dopo 33 anni ha riportato un titolo al club avrebbe poco apprezzato il comportamento di Aurelio De Laurentiis, che ha esercitato l’opzione della clausola rinnovando il contratto del mister, senza un confronto faccia a faccia. Insomma, Spalletti si è ritrovato rinnovato di un altro anno a sua “insaputa”. Tutto lecito, sia chiaro. Ma i rapporti professionali vanno coltivati in altro modo, a detta del tecnico di Certaldo.
E così, la dirigenza azzurra è a lavoro per ricucire lo strappo con il mister, convincerlo a restare, ma allo stesso tempo si guarda attorno in caso di rottura definitiva. Sono quattro i nomi che circolano in questo momento attorno all’orbita partenopea, tuttavia alcuni non rientrerebbero in alcun modo nei parametri salariali fissati da De Laurentiis.
Il primo nome è Antonio Conte, libero dal Tottenham dopo esser stato esonerato. Il tecnico desidera tornare ad allenare in Italia, ma il suo stipendio è davvero importante per le casse di qualsiasi società di Serie A. Superava i 10 milioni di euro all’Inter, costava 15 milioni a stagione al Tottenham. Il mister pugliese percepiva in Premier League più di un milione di euro al mese. Praticamente cinque volte maggiore rispetto al salario di Spalletti.
Un altro allenatore apprezzato nell’ambiente Napoli è l’ex calciatore azzurro Roberto De Zerbi, attuale mister del Brighton. Chiaramente, De Zerbi è seguitissimo in tutto il mondo per l’impresa che sta scrivendo con il club di Premier League. E’ un allenatore all’avanguardia, che ama pressare alto e tenere il pallino del gioco. Sarebbe l’uomo giusto per dare continuità al lavoro di Spalletti. Il suo stipendio si aggira attorno ai 2,3 milioni d euro, ma è possibile che per un trasferimento in Italia chiederà un aumento importante, visto la corte che riceverà quest’estate. Oltretutto, pesa la clausola rescissoria per liberarlo che equivale a circa 13 milioni di euro.
E ancora, in passato De Laurentiis strinse un accordo con Gasperini, salvo poi continuare il rapporto professionale con Mazzarri. L’allenatore dell’Atalanta potrebbe porre fine al ciclo bergamasco che dura dal 2016. Il suo stipendio è all’incirca lo stesso di Spalletti (percepisce 3 milioni di euro, più bonus) e farebbe al caso delle casse del Napoli. C’è però scetticismo in merito al modo di giocare, su questioni meramente tattiche. Gasperini, però, valorizzerebbe anche molti giovani, suo vero marchio di fabbrica.
Infine, c’è Italiano. Il mister siciliano sta compiendo un vero capolavoro a Firenze, portando il club in finale di Conference League. E’ legato alla Fiorentina fino al 2024, con un opzione a favore della Viola per un altro anno. Il suo stipendio è praticamente la metà di quello attuale dell’allenatore partenopeo. Ci sarebbero tutte le condizioni per raggiungere un accordo con Italiano, ma Commisso non sembra dello stesso avviso.
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