Il Napoli campione d’Italia sarà di scena domani in casa contro l’Inter. A presentare le tematiche della sfida ci ha pensato Luciano Spalletti in conferenza
Dopo il ko esterno sul campo del Monza il Napoli ritrova il pubblico del Maradona nella sfida di domani pomeriggio alle ore 18 contro l’Inter. I campioni d’Italia sono chiamati a ritrovare una gioia di fronte ai propri tifosi, ed al cospetto di una squadra che è in grande forma dopo la qualificazione alla finale di Champions.
Tante le tematiche alla vigilia di Napoli-Inter, raccontate da Luciano Spalletti in conferenza stampa: “Tarpare le ali non so cosa vuol dire, dovete chiederlo a lui. Non è inerente con quello che ci siamo detti a cena. Su quello che avrò da fare ci vogliono un paio di stivali e non un paio d’ali. Non ho da volare da nessuna parte. Il contratto è una cosa che dirà il presidente. Io ho definito tutto in quella cena di una settimana fa. È tutto definito da quella sera. È difficile partire essendo indicati da tutti come squadra come arriva ottava e vincere. Il Napoli avrà un futuro importante perchè sono stati fatti dei passi corretti. È più facile lavorare in una situazione di questo genere qui rispetto a quando sono arrivato”.
Il tiro si è quindi spostato sull’Inter: “Di stimoli ne abbiamo ancora molti. I calciatori hanno tutti dentro di se una disciplina ferrea verso se stessi. Sono finalisti di Champions meritatamente e le squadre di questo campionato le abbiamo battute tutte tranne l’Inter, motivo per cui è stimolante. Facciamo i complimenti poi anche a Roma e Fiorentina per le finali”.
Spalletti un’eventuale lettera ai tifosi direbbe: “Gli ho dedicato tutto il tempo che avevo, le mie possibilità e capacità. Ho cercato di dare il massimo per quella che è la mia esperienza. Ho ricevuto molto di più di quello che io gli ho dato. Quello che ho visto nei festeggiamenti al Maradona diventa difficile da pensare e rimarrà per me indelebile”.
Spalletti ha quindi parlato ancora del futuro: “Non c’è stata necessità di fare nessuna trattativa. Non ho rifiutato nessun aumento di stipendio. Non è vero che ho ricevuto offerte per allenare altrove. Non è vero che sono in attesa di un’altra squadra da allenare, è falso. Chi scrive questo scrive il falso”.
Sempre l’insieme deve funzionare. Per mettere tutti questi punti davanti agli altri hanno lavorato bene, come la società, io sono stato messo nelle condizioni migliori e nel fare le scelte più di qualcuno”. Sulla Juve nei prossimi tre anni: “Io sono già stato ripagato per quello che ho visto. Ogni anno, alla mia età, devo rifare l’inventario di quello che mi gira per il cervello e posso parlare solo di quest’anno”.
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