Bufera retrocessione, lettera UFFICIALE a Gravina: “Ripetere il match”

Il presidente del club ha deciso di rompere il silenzio e richiedere l’intervento diretto della Federcalcio

Si è sollevato un vero e proprio polverone negli ultimi giorni in seguito allo scontro diretto della scorsa domenica che ha portato alla retrocessione ufficiale della Real Agro Aversa. Una partita polemica che ha decretato la sconfitta per 6-0 della squadra granata nel playout di Serie D contro il Ragusa.

Richiesta ufficiale a Gravina
Pallone Italia (LaPresse) – Calciomercato.it

Il club del presidente Emanuele Filiberto, infatti, ben sei ore prima del fischio d’inizio aveva informato sia la formazione rivale che la lega di un forte virus intestinale che si era abbattuto su buona parte della squadra mettendo fuori causa diversi calciatori. Come precisato dal numero uno dei granata in una lettera ufficiale recapitata al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, “è stato dato seguito alle indicazioni dello stesso dirigente di Lega, disputando la gara pur se costretti a rinunciare a un numero cospicuo di calciatori”.

Dopo aver presentato ricorso per rigiocare il match perdendo in primo grado per l’inammissibilità, Emanuele Filiberto ha così deciso di richiedere l’intervento della Federazione e del suo presidente per cercare, non di ottenere la vittoria a tavolino del playout evitando così la retrocessione in eccellenza, bensì di avere la possibilità di rigiocare la partita: “Hanno vinto 6-0 sul campo e non dovrebbero avere alcun timore a ripetere il match”.

L’appello di Emanuele Filiberto a Gravina: “Legge uguale per tutti”

Dopo aver concesso la ‘grazia’ lo scorso aprile a Romelu Lukaku cancellando la sua squalifica nel ritorno del derby d’Italia di Coppa tra Inter e Juventus, ecco una nuova richiesta ricevuta da Gravina.

Richiesta ufficiale a Gravina
Gabriele Gravina (LaPresse) – Calciomercato.it

In attesa di una risposta da parte della FIGC, il presidente del Real Agro Aversa ha così chiuso la sua lettera: “Faccio appello a un indiscusso sovrano principio che è un baluardo del nostro sistema giuridico: ‘la legge è uguale per tutti’. E in questo caso non è stato cosi. Confido vivamente nel suo profondo senso di giustizia affinché possa accogliere la nostra richiesta e darle seguito, consentendo di far disputare la gara, anche solo per dare onore ai miei ragazzi che nonostante tutto hanno indossato la maglia e lottato con tutte le forze. Non chiediamo altro”.

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