Domani si gioca Empoli-Juve, ma non solo. C’è tanto in ballo: la situazione sulle montagne russe della Juventus prosegue, in campo e fuori
Alla vigilia della sfida del Castellani, ha parlato Massimiliano Allegri in conferenza stampa, parlando anche del proprio futuro.
Mancano tre punti alla Juventus per essere matematicamente certa di qualificarsi alla Uefa Champions League ’23/’24. Lo dice chiaramente Allegri, cha batte forte su questo aspetto: centrare all’interno del rettangolo verde l’accesso alla massima competizione europea (l’ultimo obiettivo rimasto e l’unico ancora possibile per la sua Juve). Il futuro sull’Allianz Stadium è però grigio da giorni e non solo perché nel capoluogo piemontese piove ininterrottamente da diverso tempo. Il futuro societario nasconde numerose incognite e Allegri prova a spazzare via le nuvole, perlomeno sul proprio futuro.
“Ho parlato con l’ingegner Elkann, parlo ogni giorno con Calvo e Scanavino”, così Allegri, fermo, diretto, in conferenza stampa. Incalzato dalla stampa, più volte ribadisce la propria posizione: “Resto al 100%”, precisando di come si tratti però della sua decisione personale… quasi a voler dire: “Qualsi cosa accada, fate pure affidamento su di me”, ribadendo la massima disponibilità all’azienda-Juve.
Casa-Juve pare però essere una bomba pronta a esplodere: tra giocatori che potrebbero partire in estate, l’arrivo di nuove figure in dirigenza (Giuntoli in pole…) e sopratutto la spada di Damocle di una nuova penalizzazione in arrivo domani, l’incertezza regna sovrana. Allegri difende l’operato dei suoi e suo, con orgoglio: “Ormai siamo pronti a tutto, non è stata una stagione facile e ai ragazzi posso fare solo i complimenti!”.
Per la prossima stagione in ogni caso ci sono già i nomi dei papabili sostituti di Allegri, pronti a rilevare la panchina del livornese per iniziare un nuovo ciclo bianconero.
Un nome forte, già in orbita Juve da tempo, è quello di Igor Tudor: vice ai tempi di Pirlo, sempre molto vicino all’ambiente bianconero e che conosce bene la Continassa. Nome credibile, potenzialmente giusto per ricominciare con un nuovo progetto tecnico: al Marsiglia sta facendo bene e sta dimostrando il suo valore. Un altro nome giovane è quello di Raffaele Palladino, vero e proprio ‘Re Mida’ della Serie A: basti pensare che il suo esordiente Monza è addirittura in odore di Conference League, tanto basta per rendersi conto del lavoro enorme svolto dal tecnico partenopeo. Il rinnovo con i brianzoli, però, è sempre più vicino.
Ci sono inoltre altri due nomi, due suggestioni, per la panchina bianconera: la prima porta il nome di Luciano Spalletti. Il tecnico campione d’Italia sta trascorrendo alcune settimane burrascose all’indomani della vittoria dello scudetto, per via del rinnovo di contratto e del rapporto con De Laurentiis; lo scenario che lasci il Napoli non è remoto. Se Cristiano Giuntoli dovesse sbarcare a Torino in qualità di nuovo Ds, il suo nome prederebbe quota: doppio sacco azzurro per la Juve. Altro nome è quello di Antonio Conte: alla Continassa c’è chi non lo ha mai dimenticato, il problema è però l’ingaggio. Il Tottenham riconosce ancora al tecnico salentino circa 12 milioni di sterline l’anno più bonus, più di 14 milioni di euro netti: una somma al momento irraggiungibile per le casse della ‘Vecchia Signora’.
Ci sarebbe anche la partita di Serie A, domani. I temi a tinte bianconere extra-campo sono però tanti, forti, ingombranti.
La gara di Empoli potrebbe sancire la qualificazione in UCL, per lo meno in campo. Già, perché al di fuori la Corte d’Appello federale è pronta a bastonare ancora ‘Madama’ per il caos plusvalenze. C’è la concreta possibilità che venga riproposto il -15 alla Juventus, per impedire così ai bianconeri di prendere parte alla prossima Champions League.
Le tempistiche, in ogni caso, sembrano un crudele gioco del destino: al Castellani la Juventus può qualificarsi sul campo alla competizione regina, nelle stesse ore all’interno delle stanze dei bottoni può essere riformulata la penalizzazione. Un incrocio strano, uno scenario incerto, che vede Allegri protagonista di oggi e di domani. Almeno stando alle sue parole.
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