Stato scelto dai bianconeri per il ruolo di Direttore sportivo, il dirigente toscano è legato al Napoli da un altro anno di contratto
La Juventus è consapevole che, a meno di soprese, l’anno prossimo non disputerà quella Champions League che, sul campo, è a un passo dall’essere conquistata.
Domani il nuovo verdetto della Corte d’Appello della Figc, si parla di -12 che vorrebbe dire ottavo posto dietro la Roma.
Sentenza, anzi sentenze (a giugno è attesa quella sulla manovra stipendi) a parte, ma non troppo, i bianconeri lavorano comunque in ottica futura partendo dalla nomina del nuovo Direttore sportivo.
La scelta è ricaduta su Cristiano Giuntoli, tra le parti esiste già un accordo.
L’ostacolo è De Laurentiis, non propenso a liberare (gratis) Giuntoli in virtù di un contratto che scade a giugno 2024.
Servirà un’opera molto diplomatica dello stesso dirigente toscano per interrompere il rapporto con il club azzurro senza eccessivo spargimento di sangue.
Accordo con Giuntoli, la Juve si spacca: “Fronte anti-rivoluzione”
A quanto pare, però, sulla scelta di Giuntoli si è creata una sorta di spaccatura all’interno della società .
Nella diretta Twitch di ‘Juventibus’, Luca Momblano ha parlato apertamente di fronte anti- rivoluzione emerso in seno al club bianconero.
Anzi, meglio dire “un fronte anti-Giuntoli“, emerso “ad accordo Giuntoli-Juve quasi perfezionato. Non è un’ipotesi, ne sono sicuro – sottolinea Momblano – C’è un fronte anti-rivoluzione all’interno della Juventus“.