Durissima sentenza del Tribunale Nazionale della Figc: quattro anni di squalifica per una tentata combine
Stangata pesantissima quella del Tribunale Nazionale della Figc. La giustizia sportiva sempre piĆ¹ protagonista a qualsiasi livello. Quasi inutile soffermarsi sul caso della Juventus, attesa da un doppio verdetto nelle prossime settimane: c’ĆØ la decisione della Corte di Appello Federale sul caso plusvalenze e quella di primo grado sul filone manovra stipendi dopo i deferimenti arrivati ieri.
Ma i fronti aperti sono molteplici e, come detto, riguardano tutti i livelli. In Serie B si ĆØ parlato per mesi del caso Reggina, penalizzata di cinque punti per il mancato pagamento di alcuni stipendi e contributi. In Serie C sono diverse le squadre che hanno fatto i conti con la giustizia sportiva.
Ora si aggiunge un altro caso con la sentenza che riguarda un tentativo di combine. Siamo in Serie D, la partita in questione ĆØ quella tra Matese e Chieti dello scorso 21 dicembre. I padroni di casa si sono imposti per 2-1 ma intorno al match ĆØ montato un caso che ora ĆØ arrivato al suo epilogo (almeno per il primo grado).
Serie D, doppia squalifica per una combine
La sentenza del Tribunale federale ĆØ di quelle pesanti: Gaetano Palmisano, ex attaccante del Chieti, e Vittorio Nocerino, difensore del Matese, sono stati squalificati. Il primo ĆØ stato sospeso per ben quattro anni, mentre il secondo dovrĆ restare fuori per nove mesi.
Il motivo ĆØ da ricercare in un tentativo di combine del match in questione. Stando a quanto riporta ‘Il Centro’, tutto sarebbe avvenuto la sera prima del match quando Palmisano e Nocerino provarono ad aggiustare il risultato della partita in un pareggio. Quando l’attaccante, poi subito venduto dal club di Chieti, rivelĆ² la cosa ai suoi compagni, immediatamente questi avvisarono la societĆ che presentĆ² esposto alla Figc.
Da qui l’avvio del procedimento, concluso con la squalifica di entrambi i calciatori. Da ricordare come Palmisano nel match in questione fu escluso dai convocati e poco dopo ceduto al Mola.