Ci sono state grandi nazionali nella storia, ma una è in assoluto la più vincente e che ha perso il minor numero di partite.
Le partite che vedono coinvolte le nazionali sono sicuramente tra le più belle ed emozionanti. I Mondiali, gli Europei e la Copa America sono tra gli eventi più seguiti in generale, ma quale si può definire la nazionale meno perdente di sempre?
Il dato da dover analizzare è molto più complicato rispetto che per i club, infatti con le nazionali è pressoché impossibile portare avanti un semplice calcolo numerico. Se dovessimo effettuarlo, una nazionale come Gibilterra sarebbe tra le migliori viste le sue 59 sconfitte complessive, ma il suo esordio ufficiale avvenne solo nel 2014.
I numeri sarebbero ancora di più sfalsati dalla differenza evidente che vi è tra le varie nazioni. Il Messico gioverebbe delle tante partite con squadre caraibiche, spesso nemmeno riconosciute dalla FIFA, o a suo tempo l’Australia quando andava in goleada con le piccole oceaniche.
Fatta questa doverosa premessa, andremo ad analizzare qual è la nazionale che ha perso di meno in percentuale alle partite giocate nella sola Coppa del Mondo, il torneo per eccellenza. Nonostante le ultime due mancate partecipazioni, la squadra che ha saputo perdere il minor numero di partite in proporzione alle gare del Mondiale è l’Italia.
L’Italia dunque si conferma con questa statistica una delle grandi nazionali della storia del calcio, con gli Azzurri che nella loro storia hanno mancato la qualificazione solo in quattro occasioni. Nelle quattro vittorie del 1934, 1938, 1982 e 2006 gli Azzurri non hanno mai perso, cosa non scontato nell’epoca dei gironi.
In altre avventure che non si sono concluse con il successo, le eliminazioni arrivarono solamente ai calci di rigore, dunque vengono conteggiate come pareggi. Nel 1990 e nel 1998 per esempio la casella delle sconfitte dell’Italia risulta essere a quota 0.
Gli Azzurri non hanno mai perso più di due partite, evento capitato per la prima volta in Svizzera nel 1954 quando venne sconfitta due volte dai padroni di casa. Le 17 sconfitte complessive al Mondiale fanno sì che gli Azzurri possano superare il Brasile, secondo a quota 19 partite perse.
Va detto però che i Verdeoro hanno disputato tutte le edizioni della Coppa del Mondo, dunque si può dire che il “premio” è condiviso. Numeri decisamente più alti invece per la Germania, con i teutonici che hanno perso ben 25 gare.
Tra le più incredibili ci sono quelle contro Ungheria nel 1954 e Germania Est nel 1974, edizioni che alla fine portarono al trionfo del Mannschaft. Gli Azzurri continuano dunque a essere una potenza del calcio mondiale.
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