Il centrocampista croato potrebbe tornare a vestire la maglia nerazzurra otto anni dopo il suo addio
Non è la prima volta nelle ultime stagioni che in casa Inter si torni parlare di Mateo Kovacic. Il centrocampista di proprietà del Chelsea, particolarmente legato al club nerazzurro e ai suoi tifosi, potrebbe clamorosamente tornare ad Appiano Gentile all’interno di un curioso incrocio di mercato.
Ad un anno dalla scadenza del contratto con il club londinese, Kovacic potrebbe chiudere una militanza lunga cinque anni a Londra. Il calciatore di nazionalità croata, che prima di passare al Chelsea per tre stagioni è riuscito a vincere praticamente tutto con il Real Madrid, potrebbe tornare di moda in casa Inter. A riaccendere i fari nerazzurri sul centrocampista è innanzitutto la volontà dei ‘Blues’ e del prossimo tecnico Pochettino di volersi liberare del ragazzo sul mercato.
Ma non solo, perché a riportarlo a Milano potrebbe essere uno scambio alla pari con l’Inter. Da qualche mese, infatti, il Chelsea ha puntato il mirino su Onana e sarebbe disposto ad aprire una trattativa incrociata pur di avere il portiere camerunese. Secondo quanto riportato da Interlive.it, tra i nomi proposti ai nerazzurri come moneta di scambio vi sarebbe proprio quello di Kovacic, dopo i tentativi andati a vuoto con Loftus-Cheek e Chalobah.
Calciomercato Inter, scambio secco tra Kovacic e Onana
Kovacic, in questo momento, ha una quotazione di mercato importante che si aggira sui 40 milioni: la stessa cifra che l’Inter chiede per lasciare andare Onana dopo una prima grande stagione a Milano.
Il club nerazzurro, chiamato in estate a rimpiazzare numericamente l’addio a costo zero di Roberto Gagliardini, non sembra però essere convinto dell’operazione con il Chelsea. La priorità dell’Inter, che considera Onana un leader e punto fermo della propria rosa, sarebbe quella di monetizzare al massimo una cessione dell’estremo difensore camerunese. Per questa ragione diverrebbe complicato riuscire ad intavolare uno scambio perfettamente equilibrato con altre pedine che al momento non vengono considerate come prioritarie nei piani futuri dei dirigenti nerazzurri.