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Biraghi sfida l’ex Inter: dalla promessa per Astori allo spavento di Basilea

Il terzino della Fiorentina scenderà da capitano viola nella finale di Coppa Italia contro i suoi ex compagni

Ci sarà grande orgoglio e senso di responsabilità negli occhi di Cristiano Biraghi, domani sera chiamato alla finalissima di Coppa Italia contro il suo passato. Cresciuto nel settore giovanile dell’Inter e rientrato per una sola stagione in prestito nel 2019, per il capitano della Fiorentina sarà una serata speciale.

Biraghi in conferenza stampa
Cristiano Biraghi (LaPresse) – Calciomercato.it

Un percorso, come ammesso da Biraghi questo pomeriggio in conferenza stampa, nel quale non sono mancati numerosi ostacoli: “Come capitano all’interno dello spogliatoio si cerca di trovare se c’è il problema, ma nei momenti di difficoltà non è semplice. Ho sempre detto di continuare a credere in quello che stavamo facendo. Grazie al mister che da quando è arrivato ha proposto la sua idea di gioco che subito abbiamo accolto, quindi anche nei momenti di difficoltà non è stato difficile stimolare i compagni, siamo un gruppo fantastico dove tutti remano dalla stessa parte”.

Fondamentale sarà poi il supporto della piazza, ieri presente con sei mila tifosi all’allenamento a porte aperte: “Abbiamo sempre avuto grande sostegno, a Firenze l’entusiasmo si respira appena apri la porta di casa. Siamo qua e siamo pronti, la squadra ha percepito che cosa c’è in città, l’importanza di questa finale e cosa significa per la gente di Firenze che purtroppo non è abituata a vincere ogni anno. Penso che vincere in una città così passionale sia una cosa straordinaria“.

Una stagione che, secondo Biraghi, è cambiata ad un certo punto per due fattori: “Una svolta in particolare non c’è, ma con la continuità di risultati che abbiamo avuto è cresciuto l’entusiasmo. Poi anche l’ambientamento dei calciatori nuovi che hanno conosciuto l’ambiente. Il tifoso viola è particolare, per la Fiorentina mette tutto da parte, per i nuovi è stato fondamentale capire questo. Noi domani e sempre vogliamo portare Firenze dentro il campo, questo ci darà una spinta in più”.

Fiorentina-Inter, Biraghi e la promessa per Astori

“Domani la Fiorentina andrà in campo e farà il massimo per non avere rimpianti a fine partita”, così Biraghi si è rivolto ai suoi tifosi in conferenza stampa.

Biraghi in conferenza stampa
Cristiano Biraghi (LaPresse) – Calciomercato.it

Il capitano viola ha poi giustamente ricordato Davide Astori, rivelando la promessa fatta all’interno dello spogliatoio dopo la sua scomparsa: “Portare la fascia a Firenze non è come portarla da altre parti, ma non che sia un peso. E’ un orgoglio portare avanti un ideale che era iniziato da quando Davide (Astori, ndr) aveva preso la fascia, un percorso dal quale eravamo partiti praticamente insieme, l’inizio di un nuovo ciclo. L’obiettivo suo e di tutta la società era di rifondare tutto e tornare ai livelli in cui si trovava prima la Fiorentina. Poi purtroppo il nostro capitano è venuto a mancare, ma i capitani che sono arrivati dopo me compreso abbiamo fatto una promessa: mettere da parte tutto solo per il bene della Fiorentina“.

FINALE – Per tanti è la prima finale, ma non vedo apprensione o preoccupazione. Quello che vedo è tanta voglia di arrivare il prima possibile alla partita di domani, poi sicuramente appena inizierà la partita tutte le emozioni si lasceranno andare”.

MALORE DI BASILEA – “Penso sia stato doveroso appena abbiamo saputo di questo malore, fermare un attimo per cercare di capire cos’era successo. All’inizio in campo sapevamo che la situazione fosse al limite e che in quel momento non c’erano medici, quindi era importante chiamare l’attenzione di qualcuno per capire cosa fosse successo. Il legame coi tifosi è molto bello, rispettoso, soprattutto da chi come me è qui da più tempo. Dopo quanto successo a Davide, con la curva Fiesole si è instaurato un rapporto che va oltre il calcio”.

PRESIDENTE MATTARELLA – “Molto emozionante, arrivare col treno e andare subito dal Presidente della Repubblica intanto è un onore, non si incontra tutti i giorni. Poi ci ha fatto subito entrare in clima finale, l’incontro con le istituzioni, subito un bel clima. Mi aspetto un’Inter finalista da Champions League, una squadra a livello individuale con calciatore di livello internazionale che hanno già giocato partite di questo genere e sanno come gestire. Al completo è la rosa più forte d’Italia, ma poi ci siamo anche noi. Giustamente l’Inter è data come favorita, ma siamo arrivati qui e meritiamo attenzioni anche noi”.

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