L’allenatore della Fiorentina si è presentato in conferenza stampa alla vigilia della finalissima di Coppa Italia contro l’Inter
Dopo il bagno di folla della giornata di ieri per l’allenamento a porte aperte, la Fiorentina è pronta finalmente a giocarsi la prima finale di questa stagione. La formazione viola, infatti, domani sera si giocherà la Coppa Italia contro l’Inter all’Olimpico.
Quella di domani sera, però, non sarà l’unico trofeo in gioco per la squadra di Vincenzo Italiano, attesa anche alla finale di Conference League contro il West Ham il prossimo 7 giugno. Una stagione che, come ribadito questo pomeriggio dal tecnico viola in conferenza stampa, è stata positiva sino a questo momento: “La prima sensazione è di grande orgoglio, per essere qui stasera e domani dentro il rettangolo di gioco, per essere appena stati dal Presidente della Repubblica. Poi avremo un’altra finale, un percorso fantastico. Giochiamo contro la finalista di Champions, ma ci arriviamo sereni, cercheremo di mettere l’Inter in difficoltà”.
Un percorso di crescita favorito dall’arrivo di Italiano a Firenze: “Tutto è nato lo scorso anno a Moena, da lì c’è stata una crescita incredibile grazie alla disponibilità dei ragazzi, concentrati sin dal primo giorno. Io arrivavo da una salvezza alla penultima giornata, i ragazzi anche, dovevamo reagire a questo. Insieme abbiamo ottenuto prima questa qualificazione in Europa ed avevamo raggiunto la semifinale in Coppa. Quest’anno eravamo partiti con due obiettivi: migliorare i risultati in Coppa e in Conference volevamo fortemente arrivare fino in fondo, ci siamo riusciti. Ho messo tutto me stesso in questi due anni, ho cercato di condividerlo coi ragazzi e abbiamo centrato due finali, ma non dobbiamo accontentarci. Ci meritiamo questo trofeo, dobbiamo dare tutto per conquistare qualcosa di straordinario”.
Di fronte, poi, ci sarà una grande squadra come l’Inter già affrontata due volte in campionato in questa stagione: “Te la immagini, ma poi scendi in campo e l’imponderabile di ogni partita può cambiare tutto. Affrontiamo una squadra che da un momento all’altro può inventarsi una giocata, quindi voglio concentrarmi sui miei ragazzi, dobbiamo pensare solo a noi stessi e a mettere l’Inter in difficoltà. Serve una prestazione superlativa come fatto con il Basilea, domani la montagna da scalare è molto difficile. Voglio vedere gli occhi di Basilea nei ragazzi, poi a fine partita vedremo cosa accadrà”.
Grande rispetto, inoltre, quello nutrito da Italiano nei confronti di Inzaghi: “Oltre alla grande qualità dei calciatori dell’Inter, c’è anche un allenatore che sa arrivare in finale e vincere trofei. Possiamo definirlo uno specialista, questo non si può nascondere e si aggiunge alla difficoltà dei suoi calciatori che sono straordinari. Nelle finali che ho giocato, vedevo sempre i ragazzi proporre quello che ti ha permesso di arrivare all’ultimo metro. Non devi mai abbandonare le tue idee, ciò che ti ha permesso di arrivare in finale. Anche perché il giorno dopo dobbiamo rimboccarci le maniche e preparare altre tre partite importanti”.
Come annunciato poi dall’allenatore, la Fiorentina riavrà a disposizione due titolarissimo come Amrabat in mezzo al campo e Nico Gonzalez in attacco.
AFFETTO VIOLA – “Credo che quello di ieri è simile all’abbraccio che abbiamo ricevuto sotto la curva prima di Basilea. I sei mila di ieri ci hanno dato grande ottimismo, vicinanza, passione e voglia. Ci chiedono di dare l’anima, di sudare la maglia, onorare la storia della Fiorentina e possibilmente ottenere il massimo domani. Sono tutte richieste che mi piacerebbe domani soddisfare, ma penso che i ragazzi abbiano percepito quello che è il loro amore, domani come a Basilea di sicuro andremo ad onorare quanto fatto durante l’anno”.
FORMAZIONE – “I dubbi ce li ho sempre, non di formazione ma di riuscire a mettere in difficoltà l’avversario. Nel momento in cui penso a come mettere in difficoltà l’Inter, per risolvere questo dubbio ci vuole del tempo. I ragazzi stanno tutti bene, lo hanno dimostrato a Basilea e Torino. Qualche dubbio su alcune pedine ce l’ho, speriamo di fare le scelte giuste e chi subentrerà darà tutto, domani decideremo”.
PRECEDENTI STAGIONALI – “L’unico spunto che prendo dalle due partite è che abbiamo dato del filo da torcere all’Inter, sia a Firenze che a Milano. Non abbiamo solamente subito la loro forza, ma abbiamo fatto vedere che abbiamo armi da mostrare. Domani però è una partita secca, una finale che può allungarsi oltre i 90 minuti, può essere una storia diversa. Dal punto di vista strategico sarà una partita simile alle due di campionato, ma sotto l’aspetto della gestione e dell’andamento qualcosina cambierà. Questo è quello che penso nella mia testa, poi nel calcio può accadere qualsiasi cosa”.
RECUPERI – “Amrabat l’abbiamo gestito, Nico abbiamo preferito tenerlo a riposo, ma stanno bene. Abbiamo fatto questo tipo di calcolo e gestione con entrambi, ma stanno benissimo”.
ATTACCANTE – “Jovic o Cabral? Più che svelare il dubbio, mi preme sottolineare il fatto di come nell’ultimo periodo entrambi siano diventati importanti per questa squadra. Anche grazie al loro e al loro rendimento siamo qui a giocarci questa finale. Jovic ha dimostrato di stare bene, Arthur uguale. Domani, sia dall’inizio o da subentranti, mi aspetto da entrambi sacrificio e freddezza, ma sono convinto che siamo in buone mani”.
PRESIDENTE MATTARELLA – “E’ stato un incontro emozionante, personalmente era la prima volta al Quirinale, prima volta davanti al Capo dello Stato, prima volta davanti al leggio di fronte ad una platea fantastica, è stato emozionante. Saponara ho visto che si è fatto capelli e barba, è pronto e spero dia il massimo anche lui”.
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