Prima delle due finali stagionali per la Fiorentina, che domani affronta l’Inter nell’ultimo atto di Coppa Italia. Le parole del patron Rocco Commisso
Rocco Commisso e la sua Fiorentina si apprestano a giocare una delle due finali della stagione. Domani l’Inter, poi il 7 giugno il West Ham per la Conference League.
Un’annata che potrebbe essere indimenticabile per la squadra allenata da Vincenzo Italiano, che domani sfida Inzaghi e l’Inter nella finale di Coppa Italia all’Olimpico. Commisso si coccola il tecnico siciliano senza però rassicurare i tifosi viola sul suo futuro: “Ho difeso Italiano e ho spostato tutte le pressioni su di me. Da lì tutto è cambiato. Non dimentico quando tutti dicevano che dovevo mandarlo via – chiosa il patron gigliato in un’intervista a ‘Repubblica’ – Ma io l’ho sempre difeso, così come difendo tutti i miei dipendenti. Ha un contratto fino al 2024 e noi abbiamo un’opzione per portarlo fino al 2025. Lasciamolo stare sereno, ha due finali da giocare. A fine stagione poi parleremo di tutto, con serenità”.
Fiorentina, Commisso sullo stadio: “Non lo rifarei”
Commisso aggiunge sul finale di stagione: “Inter e West Ham sono due grandi squadre, ma ce la possiamo fare. Abbiamo già battuto i nerazzurri in campionato e contro le big non siamo mai stati dominati”.
Infine la delusione per lo stadio: “E’ il mio più grande fallimento, il più doloroso. La Fiorentina non dovrà essere penalizzata, deve restare a giocare qui a Firenze. Adesso dobbiamo aspettare per iniziare i lavori e magari pensare di lavorare a blocchi come hanno fatto a Udine. Rifarei tutto, anche con le critiche. Mi hanno chiamato terrone e mafioso, una cosa inaccettabile. Forse però, invece dello stadio, penserei ad altro”.