La partita con l’Empoli ha evidenziato le mancanze “inaccettabili” di alcuni giocatori e il bisogno di una profonda rivoluzione per la Juve
La Juventus ha vissuto tre ore davvero complicate nella giornata di ieri. Prima il verdetto della Corte Federale con il -10 in classifica, poi la batosta in campo in trasferta a Empoli. Un risultato, 4-1, e una partita sconcertante per tanti aspetti. Che ha gettato ombre importanti sull’operato di Allegri, che ancora poteva ambire alla qualificazione in Champions League.
A questo punto in tanti si interrogano sul futuro del tecnico toscano e sulla bontà della sua eventuale conferma in bianconero. C’è chi come Fabrizio Ravanelli, ad esempio, vedrebbe molto bene un allenatore completamente diverso: “Mi piacerebbe tantissimo Luis Enrique sulla panchina della Juventus, perché il suo calcio mi piace, è tecnico, si attacca, è moderno. Mi auguro che la nuova società stia pensando a un profilo del genere. È vero che di solito la Juventus punta su tecnici italiani, ma dobbiamo capire anche quale sarà la nuova dirigenza – ha detto a Tv Play in onda su Twitch – . Il primo obiettivo dev’essere definire l’organigramma, per poi iniziare a fare i conti. E non credo poi possano coesistere Giuntoli e Allegri, perché il ds porterebbe i suoi uomini. Non che non vadano d’accordo, ma credo che con un cambio dirigenziale così forte sia da cambiare anche l’allenatore“.
Un’opinione abbastanza netta, insomma. Alla Juventus c’è bisogno di una profonda rivoluzione, un rinnovamento che parta però dalle radici. “In questo momento – dice Ravanelli – credo si debba andare a ricreare tutto lo staff societario e poi lo staff tecnico, per poi ragionare sulla guida tecnica. Credo si debba aspettare il nuovo direttore sportivo o tecnico per poi andare a decidere il resto”.
Ma nel frattempo la Juventus qualche batosta l’ha presa, anche se per Ravanelli le colpe sono anche e soprattutto dei calciatori: “In campo ci vanno loro. Avete visto Alex Sandro come è uscito? È una mancanza di rispetto verso chi entra, verso la maglia che porti, da ex calciatore e tifoso della Juventus questo non lo accetto. Purtroppo è scattato il rinnovo automatico. Era tra i migliori, ora è irriconoscibile”. L’ex attaccante bianconero a Tv Play invita lo stesso Allegri a prese di posizione importanti: “Dovrà fare scelte dolorose, pensando di vincere con una programmazione e mettendo fuori chi ha mostrato menefreghismo in campo. Chi non ha mostrato il giusto attaccamento alla Juventus deve allenarsi in un altro orario rispetto alla prima squadra. Come fece Conte con Amauri, Iaquinta, Grosso e altri”.
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