La situazione finanziaria della Sampdoria è assai complicata e molte nubi si vedono all’orizzonte. Prevista l’approvazione del bilancio UC Sampdoria 2022 entro le prossime settimane, dopo la fine dell’iter di composizione negoziata. Ma potrebbe non bastare.
Com’è noto la Sampdoria è appena retrocessa in Serie B, confermando l’ultimo posto in classifica nel massimo campionato ed essendo dunque condannata dalla matematica a fare un salto indietro nella serie inferiore. Certamente negli umori dei calciatori avrà pesato la situazione finanziaria del club nient’affatto rosea, dato che – come più volte evidenziato dagli organi di informazione in queste settimane – all’orizzonte non mancano nubi che potrebbero pesare come macigni nelle prospettive societarie.
Le casse del club indicano cifre che non incoraggiano e non spingono all’ottimismo, mentre tra i vertici dirigenziali regna l’incertezza e il timore di finire in un baratro che significherebbe fallimento e ripartenza dalla serie D. Ecco perché, nelle ultime settimane, non mancano frequenti aggiornamenti sulla situazione societaria dei blucerchiati. Quali sono le ultime notizie? E in tema di ultimo bilancio UC Sampdoria, qual è il punto della situazione? Ricordiamo subito che l’ultimo bilancio risale al 2021, essendo stato chiuso il 31 dicembre di quell’anno.
Cerchiamo allora di fare chiarezza, ricostruendo – almeno per sommi capi – una vicenda certamente molto complessa.
In attesa di capire quali saranno i dettagli del bilancio per il 2022, che infatti deve essere ancora approvato, vediamo gli aspetti chiave del bilancio UC Sampdoria relativo al 2021. Ebbene, la Sampdoria lo ha chiuso al 31 dicembre di quell’anno con un rosso corrispondente a 24,4 milioni di euro circa. Peraltro si tratta del terzo esercizio consecutivo chiuso in perdita per il club della città di Genova (ricordiamo anche un meno 14,7 milioni nel 2020).
Al di là di ciò che tra poco diremo su altri dati di rilievo dell’ultimo bilancio Sampdoria e sulle prospettive future del club blucerchiato, ricordiamo che quando si parla di bilancio e dati contabili di una società calcistica, è sempre meglio sapere qual è la distinzione – almeno in sintesi – tra bilancio d’esercizio e bilancio consolidato. Essi sono due documenti contabili separati ed usati dal club allo scopo di dare un quadro di informazioni nitide e certificate sulla situazione finanziaria aggiornata.
In buona sostanza, il bilancio d’esercizio costituisce un documento contabile che racchiude le entrate, le uscite e il patrimonio del club in un lasso di tempo preso come riferimento. Detto bilancio rappresenta una accurata sintesi della situazione finanziaria della società, che dà informazioni di rilievo sulle sue attività e passività come pure sul suo patrimonio netto. Invece il bilancio consolidato è costituito da un documento contabile che include le informazioni finanziarie di un club di calcio e delle sue controllate. Ecco perché il bilancio consolidato chiarisce il complesso delle informazioni sulla situazione finanziaria di tutto un gruppo aziendale, formato da una società madre e dalle sue controllate – come se fosse una sola entità a se stante.
Non intendiamo considerare ulteriormente questa distinzione tecnica, anche perché le complessità della situazione finanziaria della Sampdoria, già da sole, arricchiscono notevolmente il quadro e spingono a cercare di chiarire molte cose.
Cogliamo l’occasione per ricordare anche che il fatturato UC Sampdoria nel 2021 è stato pari a 76,3 milioni, in ridotto incremento rispetto ai 75,7 milioni del 2020, mentre i costi sono aumentati oltre quota 100 milioni rispetto ai 90 milioni dell’esercizio anteriore, sorretti da un incremento dei costi per il personale – pur con la possibilità sfruttata dalla società blucerchiata di sospendere gli ammortamenti anche per il 2021.
Se guardiamo alle singole voci che compongono il ricavo, quella di maggior entità è costituita dai diritti tv, pari a 52,2 milioni di euro (36,9 milioni nel bilancio anteriore), mentre le plusvalenze sono passate da 14,7 a 3,3 milioni di euro. Invece i ricavi da sponsorizzazioni sono aumentati da 2,1 a 3,2 milioni di euro.
I ricavi da sponsor, pubblicità e commerciali sono stati pari a 7,6 milioni di euro circa mentre quelli da gara hanno raggiunto il milione di euro. Per quanto attiene all’altra importante voce dei ricavi da gestione calciatori, abbiamo la somma in bilancio UC Sampdoria pari a 9 milioni di cui 3,3 milioni da plusvalenze.
A controbilanciare i ricavi in bilancio, abbiamo ovviamente i costi che, per la Sampdoria, come abbiamo detto sopra sono aumentati superando quota cento milioni di euro, rispetto alla già alta cifra di 90 milioni relativa al bilancio 2020. Gran parte dei costi è ovviamente correlata agli stipendi per tutti coloro che lavorano nell’ambito del club: i costi per il personale sono stati infatti corrispondenti a 59,4 milioni di euro (di cui 55,4 milioni per stipendi del personale tesserato), con un aumento di alcuni milioni di euro rispetto all’esercizio precedente.
Non dimentichiamo poi che, in riferimento al bilancio UC Sampdoria in oggetto, tra gli altri costi gli ammortamenti sono stati uguali alla ridotta cifra di 7,9 milioni di euro, dato che la Sampdoria ha sfruttato l’opzione – prevista dalla legge – della sospensione della quota ammortamenti nell’ambito della pandemia. In caso di mancata sospensione, il club UC Sampdoria sarebbe stata ulteriormente gravata da altri 38 milioni di costi correlati agli ammortamenti dei calciatori. Un dato che avrebbe ulteriormente pesato sulle casse del club.
In incremento la differenza tra fatturato e costi, perché è stata uguale ad un meno 24 milioni di euro circa, rispetto alla differenza negativa per 14,3 dell’esercizio anteriore. Il risultato ante imposte è emerso come negativo per 28,2 milioni di euro circa, rispetto al -17,2 milioni dell’esercizio anteriore, mentre il risultato netto è stato individuato negativo per 24,4 milioni di euro – contro il rosso di 14,7 milioni del 2020.
Una perdita cui il club ha risposto facendo affidamento alle riserve a patrimonio netto, che al 31 dicembre 2021 è calato infatti a 49,5 milioni dai 73,9 milioni al 31 dicembre 2020. Anche questo è dato molto significativo e che aiuta a capire la delicatezza della situazione finanziaria UC Sampdoria negli ultimi anni.
Alla luce del bilancio Sampdoria 2021, i debiti al 31 dicembre dello stesso anno erano in aumento e pari a totali 205 milioni di euro circa (contro i 176 milioni al 31 dicembre anteriore). Ancora, la posizione finanziaria netta al 31 dicembre di due anni fa era negativa per ben 90,3 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai -58 milioni al 31 dicembre dell’esercizio anteriore – con la liquidità anch’essa in diminuzione da 8,0 milioni a 5,1 milioni di euro circa. Come si può intuire, sono dati contabili nient’affatto lusinghieri per i blucerchiati.
Come accennato in precedenza, siamo in attesa dell’approvazione del bilancio UC Sampdoria dell’anno solare 2022. La situazione molto delicata certamente non aiuta ad abbreviare i tempi, ed anzi quest’anno proprio a causa della situazione di crisi che sta patendo il club – anche sotto il profilo dei rapporti tra il CdA e la proprietà – la volontà del board era quella di accorciare ed anticipare i tempi di approvazione del bilancio 2022, per chiudere nel minor tempo possibile il mandato e lasciare ai soci di maggioranza la responsabilità di nominare il nuovo CdA.
Ma l’ingresso di UC Sampdoria nell’iter tecnico della cd. composizione negoziata della crisi ha cambiato le prospettive. Infatti un requisito chiave per poter approvare un bilancio di una società calcistica è anche quello della continuità aziendale. In termini pratici la situazione è oggi dunque la seguente: occorre tempo prima dell’approvazione del bilancio Sampdoria 2022, che a questo punto dovrebbe avvenire verso fine maggio-inizio giugno, con l’assemblea degli azionisti convocata entro le prossime settimane. Sul piano delle cifre in gioco, però, nessuna sostanziale novità: il bilancio 2022 sarà chiuso con un ulteriore passivo di quasi 25 milioni di euro, sfruttando nuovamente la sospensione degli ammortamenti.
E’ molto importante rispettare le tempistiche e non andare oltre fine maggio o comunque la prima parte di giugno, in quanto l’approvazione del bilancio è doverosa anche per consentire al club l’iscrizione al prossimo campionato di serie B. Ecco perché nelle ultime settimane non sono mancate le voci pessimiste, che ritengono che l’UC Sampdoria potrebbe non riuscire a rispettare la tabella di marcia, rischiando addirittura di non ottenere la licenza UEFA per la stagione 2023/2024. Recentemente infatti la Commissione di primo grado delle Licenze UEFA ha deliberato di emettere la relativa certificazione valida per la stagione sportiva 2023-2024 dei club di calcio, ma per ora è assente la Sampdoria.
I numeri spiegano la situazione finanziaria blucerchiata molto meglio di tante parole: sono 200 milioni di euro i debiti in gioco, mentre il bilancio ha segnato un meno 77,2 in 4 anni. Nelle scorse settimane proprio la cifra sui debiti è stata evidenziata al tribunale di Genova, onde evitare che qualsiasi creditore possa domandare il fallimento al club blucerchiato.
Al momento le speranze di ripianamento con nuovi investimenti sembra però ridotta al lumicino, e proprio per questo si parla con una certa insistenza del rischio fallimento della società blucerchiata, con ripartenza dai campionati inferiori.
In effetti gravano i troppi esercizi in rosso negli ultimi anni, nonostante il trend positivo dei bilanci fino al 2018. Il problema però era ed è un altro: UC Sampdoria doveva cedere ogni anno dei calciatori – e così ha fatto – al fine di cercare di fronteggiare un rosso strutturale, legato a stipendi troppo alti e un’economia sostanzialmente deficitaria. Ecco perché la crisi viene da lontano e, a ben vedere, non può stupire.
Non solo. Sono scomparse le plusvalenze che, com’è noto, rappresentano una fonte molto consistente per le entrate di un qualsiasi club di calcio. Non dimentichiamo infatti che con la pandemia, le plusvalenze hanno inciso molto meno e ciò ha danneggiato società sportive che già dovevano fare i conti con la gestione degli ammortamenti negli anni precedenti. In termini pratici ciò ha pesato molto nelle già problematiche casse blucerchiate ed, anzi, per UC Sampdoria il miglior strumento di contenimento del bilancio non è stato più a portata di mano. Siamo innanzi ad un meno 52,2 milioni in tre anni, con un passivo previsto per il 2022 pari a circa 25 milioni di euro. Un risultato certamente molto negativo.
Come abbiamo cercato di chiarire finora, la situazione economica della Sampdoria è molto complicata e delicata. I blucerchiati, che devono ancora approvare e pubblicare il bilancio al 31 dicembre dello scorso anno, dovrebbero comunque chiudere – lo abbiamo appena accennato – con un passivo sui 25 milioni di euro circa. Sarebbe d’altronde un risultato in linea con quello del 2021 e in deficit per il quarto anno di seguito.
Ebbene, il CdA della Sampdoria deve ancora approvare il bilancio 2022, infatti l’assemblea slitterà alla fine dell’iter della cd. composizione negoziata. Si tratta di scadenze molto precise e che vanno rispettate per evitare scenari molto cupi per il futuro blucerchiato. Proprio a metà maggio scade peraltro il pagamento degli stipendi dei primi 3 mesi del 2023, invece il 6 giugno prossimo termina la citata composizione negoziata e perciò anche la protezione contro le istanze di fallimento dei creditori. E, come accennato, entro questi giorni il CdA dovrà approvare in assemblea il bilancio al 31 dicembre dello scorso anno. Dovrebbe essere l’ultimo atto del CdA prima del termine del suo mandato.
La scelta dello spostamento dell’assemblea di alcuni mesi è legata alla precisa volontà del CdA blucerchiato, che intende infatti approvare il bilancio al termine della procedura di composizione negoziata. Verosimilmente il CdA dovrà riunirsi entro la prima metà di giugno, ovvero prima della scadenza del termine ultimo per l’iscrizione al campionato di B.
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