Meno partite in Serie A: questa la proposta per gestire il carico di lavoro dei calciatori impegnati tra campionato e coppe
Da tempo viene evidenziato il problema relativo alle troppe partite inserite nell’arco della stagione: tra campionati, coppe e impegni delle Nazionali, organizzare i calendari è missione sempre più ardua.
Meno partite nell’arco della stagione: è questa la proposta di Umberto Calcagno, presidente dell’Assocalciatori, presente al convegno ‘La salute del calciatore’ tenutosi all’Acqua Acetosa. Il numero uno dell’Aic ha parlato della possibile soluzione per tutelare la salute dei calciatori da infortuni e altre problematiche: “Purtroppo la coperta è corta” ha sottolineato Calcagno, ex calciatore in attività fino al 2005.
Ecco perché “una possibile soluzione può essere quella di diminuire le squadre all’interno dei campionati” anche se “per come ora si ragiona in ambito europeo, ogni spazio libero viene occupato. È un problema che non possiamo risolvere all’interno del nostro sistema, del resto non è un caso che FifPro ne abbia parlato con Uefa e con Fifa”.
Campionati con meno squadre e partite, la proposta di Calcagno
Dunque, secondo Umberto Calcagno “la sovraesposizione mediatica a cui il nostro campionato è sottoposto” in aggiunta a “Champions League e nuovo Mondiale per i club, eventi trasmessi a tutte le ore di ogni giorni” non rappresenta la “migliore modalità per valorizzare il prodotto calcio”.
Calcagno, infatti, è convinto del fatto che “come dimostrato dalle evidenze scientifiche, questo prodotto non può migliorare in termini di spettacolo”. Un tema di cui si discute e si discuterà ancora al lungo, dato che negli ultimi anni il numero di infortuni, a volte anche lunghi, è aumentato in modo vertiginoso. Ecco perché, ormai da diverso tempo, calciatori e non solo chiedono una mole ridotta di impegni tra campionati, coppe ed impegni con le rispettive Nazionali.