Chi ha speso di più nel calciomercato tra i club di Serie A? La classifica degli “spendaccioni”.
Il campionato di calcio di Serie A ha una durata ben precisa che vede disputarsi le prime partite della stagione nel mese di agosto e le ultime a fine maggio-inizio giugno. Tipicamente la stagione si conclude un po’ prima, nelle annate in cui sono organizzati i Mondiali o gli Europei, per lasciare spazio alla preparazione della nazionale maggiore ed ovviamente così non è per il 2023: a giugno domineranno sicuramente la scena i casi che vedono coinvolti Juventus, per guai giudiziari ed accuse di falso in bilancio, e Sampdoria, alle prese con un complicato salvataggio per evitare il fallimento.
Ma non solo. Tra poche settimane, e dunque all’indomani della chiusura dei bilanci di molte società di calcio, avrà il via il calciomercato nel suo consueto appuntamento estivo. Tre mesi come al solito ricchissimi di trattative, novità, sorprese e aggiornamenti continui su acquisti e cessioni dei giocatori. E’ nel calciomercato che i club gettano le basi per la stagione successiva, definendo quella che sarà la rosa aggiornata per il nuovo cammino di Serie A.
Proprio in prossimità dell’avvio del calciomercato, appare allora opportuno fare insieme il punto della situazione e scoprire chi ha speso di più nel calciomercato di Serie A. Milioni e milioni di euro ruotano attorno al mondo del pallone – è cosa ben nota – e proprio nel calciomercato club, presidenti e agenti dei calciatori si trovano nel contesto adatto a muovere grossi quantitativi di denaro perché, d’altronde, si sa che il calcio è anche una gigantesca macchina da soldi.
Scopriamo allora chi ha speso di più nel calciomercato italiano negli ultimi anni e diamo anche un’occhiata all’estero per fare qualche confronto. Ci sono dati interessanti che meritano di essere richiamati. I dettagli.
Coloro che seguono anche il calcio ‘non giocato’ non resteranno stupiti dal fatto che l‘ultimo calciomercato invernale di Serie A ha registrato numeri piuttosto bassi. Proprio così: le squadre che hanno effettivamente speso sono davvero pochissime. Si preferisce risparmiare o ‘rivalutare’ ciò che si ha già in rosa e piuttosto attendere la sessione estiva del calciomercato, con un occhio di riguardo ai dati di bilancio.
Nella sessione invernale 2023 tanti prestiti con le big quasi immobili, e in particolare in entrata. Nessuno scossone dunque ed anzi il club italiano che ha speso di più nell’ultimo mercato invernale è la Fiorentina: 10 milioni di euro, di cui 8,5 per riscattare Barak dal Verona. Poi al secondo posto lo Spezia, anche grazie ai 25 mln incassati per la cessione del polacco Kiwior dall’Arsenal, parzialmente reinvestiti. Al terzo posto un club di media classifica come l’Udinese e a seguire cifre di spesa davvero basse: basti pensare al Milan e ai suoi 0,47 mln spesi per la sessione invernale del calciomercato in Seria A.
Il colpo più caro di un’italiana nell’ultima sessione di calciomercato? Ebbene, il colmo è che non è stato comprato per giocare in Italia nella seconda parte della stagione, ma nella Championship inglese. Il suo nome è Matheus Martins, pagato dall’Udinese 6 milioni (al Fluminense) e girato in prestito al club inglese del Watford.
Non sorprende che con 829 milioni di euro, la Premier League sia stato il campionato che ha speso più nell’ultima sessione invernale del calciomercato, mentre l’Italia ha speso come la Championship, ovvero la Serie B inglese. Cifre che fanno certamente riflettere sulle attuali potenzialità del calcio italiano in termini finanziari.
Se guardiamo invece agli acquisti più costosi che hanno spiccato nel calciomercato invernale Serie A degli ultimi anni, non possiamo non citarne almeno tre. Ci riferiamo anzitutto a Christian Eriksen passato all’Inter nel gennaio 2020, provenendo dal Tottenham per una cifra riportata intorno ai 20 milioni di euro. Si trattò di un positivo acquisto per la società nerazzurra, che dopo le difficoltà di inserimento iniziali fece prestazioni di buon livello, salvo in seguito trovarsi nel bel mezzo di problemi di salute piuttosto gravi (in molti ricorderanno l’arresto cardiaco in campo durante un match con la sua nazionale). Oggi il calciatore danese è tornato a giocare all’estero.
Spicca poi l’acquisto, con un accordo tra Milan e Genoa, di Krzysztof Piątek – divenuto giocatore rossonero nel calciomercato invernale del gennaio 2019 per la cifra versata all’allora società di Preziosi corrispondente a 35 milioni di euro (senza contropartite e con bonus legati al piazzamento nel Milan). Sicuramente a distanza di anni si tratta di un acquisto di cui al club di Milano non hanno un gran ricordo. Oggi il calciatore polacco gioca ancora in Italia, alla Salernitana.
Come non ricordare poi l’acquisto milanista nel gennaio 2019 di Lucas Paquetá, trequartista brasiliano della nazionale verdeoro che arrivò dal Flamengo, ma che non ha lasciato il segno nel Milan – club che se ne assicurò le prestazioni sul terreno di gioco per una cifra di circa 35 milioni di euro più bonus. Oggi il calciatore gioca nel West Ham, squadra della Premier League.
Nessun dubbio a riguardo. Se guardiamo alla lunga finestra del calciomercato estivo 2022, la Juventus e l‘Atalanta sono i due club che hanno speso di più. I bianconeri hanno superato il tetto dei 100 milioni mentre gli orobici ci sono andati vicino con 98 milioni.
Moltissimi gli acquisti a bilancio per la Juve: Gleison Bremer (41 milioni) e Federico Chiesa (riscattato a 40) le operazioni più costose. Da notare comunque la cessione di Matthijs De Ligt al Bayern, fruttata 67 milioni di euro.
Rinforzi con un occhio di riguardo al bilancio per la Roma che ha speso non troppi milioni per consegnare a Mourinho giocatori come Dybala, Wijnaldum, Matic e Belotti. Il Napoli da parte sua ha invece svecchiato la rosa vendendo alcuni big e incamerando decine e decine di milioni di euro, gran parte dei quali reinvestiti per giovani talenti come Raspadori o nuove certezze come Kim e Kvaratskhelia. Ovvero tra i giocatori protagonisti del terzo scudetto partenopeo.
Conti molto attenti in alcuni club tra cui il Sassuolo, mentre la squadra che ha speso di meno è stata il Lecce con appena 5.95 i milioni investiti dal club. Oggi la squadra ha buone possibilità di ottenere la salvezza, quindi il calciomercato estivo 2022 del club pugliese oltre ad essere stato il più economico è stato anche abbastanza azzeccato.
Sicuramente per rispondere alla domanda di cui al titolo, non possiamo che citare la Juventus, che ha speso una cifra altissima per accaparrarsi le prestazioni di CR7 – salvo poi incappare negli ormai notissimi problemi di bilancio.
Il campione portoghese arrivò nel club bianconero nel luglio 2018 per la cifra di ben 117 milioni di euro. Sicuramente un colpo di primissimo livello anche sul piano dell’esborso e, viste le relative disponibilità finanziarie attuali dei club di Serie A, difficilmente verrà spodestato dal trono degli acquisiti più costosi della Serie A – almeno nei tempi brevi.
Non possiamo non citare poi De Ligt, arrivato alcuni anni fa alla Juventus e oggi in forza al Bayern Monaco. Il difensore centrale ambidestro olandese arrivò arriva dall’Ajax per una cifra pari a circa 85,5 milioni, diventando il difensore più pagato della storia bianconera.
Tra gli altri colpi di livello assoluto, non possiamo non citare anche Ángel Di Marìa, preso dalla Juve nel calciomercato sessione estate 2022 (6 milioni di euro netti in stagione per lui), e i citati Federico Chiesa e Gleison Bremer: tutti giocatori pagati fior di milioni e che ci permettono di affermare che proprio i bianconeri di Torino sono la squadra di calcio che di più ha speso del calciomercato degli ultimi anni. Salvo poi, come accennato, trovarsi invischiati in guai giudiziari e accuse di falso in bilancio con annesse penalizzazioni in classifica di Serie A. Ma questo è un altro discorso.
Abbiamo appena visto che la Juventus domina la scena delle squadre italiane più dedite alle spese, ma è comunque vero che negli ultimi dieci anni diverse altre squadre hanno effettuato investimenti molto significativi nel calciomercato. Oltre ai bianconeri che, tra gli altri, comprarono Gonzalo Higuaín dal Napoli nel 2016, per una cifra riportata intorno ai 90 milioni di euro, c’è l’Inter, club che nel corso degli ultimi 10 anni, con il passaggio della proprietà da Thohir al gruppo Suning, ha fatto acquisti molto costosi. Pensiamo ad es. a Romelu Lukaku dal Manchester United nel 2019, per una cifra riportata intorno ai 80 milioni di euro (oggi il calciatore dopo una non fortunata esperienza in Premier League gioca di nuovo con i nerazzurri) e Christian Eriksen dal Tottenham nel 2020, per una cifra riportata intorno ai 20 milioni di euro.
Anche il Milan ha però fatto non pochi investimenti di alto livello nel corso degli ultimi anni, per potenziare la squadra. Oltre agli acquisti di Krzysztof Piątek e Lucas Paquetá, di cui abbiamo detto in precedenza, a suon di milioni i rossoneri si sono assicurati le prestazioni di giocatori come Leonardo Bonucci (poi tornato alla Juventus), André Silva e Ismaël Bennacer. Non dimentichiamo poi gli acquisti di Rafael Leao per circa 30 milioni di euro nel 2019 e di rilievo fu altresì l’operazione per portare il portiere Maignan al Milan. Oggi il giocatore, dopo un campionato di alto livello, vede il suo valore cresciuto non di poco.
Ancora, altra squadra che ha speso non poco negli ultimi anni è il Napoli campione d’Italia, che ha effettuato infatti investimenti importanti nel calciomercato. E la prova ne è il conseguimento dello scudetto. Tra gli acquisti più costosi ci sono Hirving Lozano dal PSV Eindhoven nel 2019, per una cifra riportata pari a circa 40 milioni di euro, e Victor Osimhen dal Lille nel 2020, per una cifra più o meno pari ai 70 milioni di euro.
Negli ultimi anni la Seria A non è di certo brillata per le capacità finanziarie della generalità dei club che la compongono, tuttavia negli ultimi 10 anni alcuni club minori di Serie A hanno comunque fatto spese di rilievo nel calciomercato, per migliorare le proprie rose. Ecco allora una sintetica panoramica degli acquisti più costosi effettuati da club minori nella Serie A.
Per quanto riguarda l’Atalanta, club che recentemente si è imposto tra i più competitivi del campionato italiano, abbiamo ad es. l’acquisto di Duván Zapata dalla Sampdoria nel 2018, dopo una stagione molto positiva nei blucerchiati. L’attaccante colombiano fu acquistato dai bergamaschi a titolo temporaneo (prestito biennale oneroso a 10 milioni di euro, come indicato in bilancio dall’Atalanta), con obbligo di riscatto. L’operazione complessiva è stata valutata attorno ai 25 milioni di euro.
Anche il Sassuolo ha compiuto acquisti di un certo livello economico, prendendo Jeremie Boga dal Chelsea nel 2018 (giocatore oggi in forza all’Atalanta) e soprattutto Andrea Pinamonti dall’Inter – un’operazione del valore di 20 milioni di euro, sicuramente tanti per un club come quello emiliano.
Con il calciomercato la Fiorentina acquistò invece nel 2017 Giovanni Simeone dal Genoa per una cifra riportata intorno ai 15 milioni di euro circa. Proprio l’attaccante argentino ed è stato uno degli acquisti più rilevanti della Fiorentina negli ultimi anni. Lo stesso club viola ha acquistato per una cifra simile Luis Muriel, dall’Atalanta nel 2019 per una cifra riportata intorno ai 15 milioni di euro. Anche Muriel è stato ed è un attaccante di valore, con una notevole abilità nel segnare gol e ha contribuito alla squadra viola con le sue prestazioni. Oggi milita nell’Atalanta.
Le big del calcio europeo in testa all’estero, nella speciale classifica dei club che hanno speso di più nell’ultimo decennio. Troviamo infatti il Manchester United ma anche Manchester City e Paris Saint Germain. Poi Barcellona e Arsenal, mentre le italiane a seguire. Proprio con riferimento allo United non possiamo non ricordare almeno il clamoroso acquisto di Pogba dalla Juventus nel 2016/17 per la cifra di circa 105 milioni di euro – cifra tuttora altissima per un centrocampista. Ma ricordiamo pure il City, che ha comprato Grealish dall’Aston Villa nel 2021/22 per la cifra ancora più alta pari a 117,5 milioni di euro.
E Neymar al PSG, acquisto del calciomercato che in Italia non sarebbe neanche lontanamente immaginabile da alcun club: il brasiliano arrivò alla società calcistica di Parigi dal Barcellona nel 2017/18, per la cifra record di 222 milioni di euro.
Insomma, dominano le classifiche delle spese i club inglesi – a conferma della ingentissima mole di denaro che circola nella Premier League e che rende questa competizione il campionato più bello del mondo (un primato che in passato fu della nostra Serie A). D’altronde si sa che, PSG a parte, gli occhi dei ricchissimi arabi si sono spostati da tempo sul massimo campionato inglese. Basti pensare a quanto successo al Newcastle, club che con l’arrivo degli sceicchi ha mutato decisamente le proprie ambizioni.
Nel corso di questo articolo abbiamo visto alcuni dati interessanti che ci permettono di capire chi ha speso di più nel calciomercato di Seria A. Sicuramente per alcuni club si tratta di cifre considerevoli e che, nel panorama delle squadre del massimo campionato italiano, non tutti possono permettersi.
Vero è infatti che solo pochi club, che solitamente dispongono di risorse finanziarie molto alte, possono permettersi di compiere ingenti investimenti e pagare anche 80-100 milioni di euro per accaparrarsi le prestazione di questo o quel campione. Ci riferiamo ovviamente ai “club ricchi” o “top club”.
Tra i club che hanno storicamente speso di più nel calciomercato degli ultimi anni abbiamo i citati celeberrimi nomi, ovvero Real Madrid e Barcellona in Spagna, il Manchester United e il Manchester City in Inghilterra, il Paris Saint-Germain in Francia e la Juventus e l’Inter in Italia.
A parte i grossi capitali che stanno dietro alle proprietà dei rispettivi club, queste squadre hanno altresì una ampia base di tifosi e sponsorizzazioni lucrative, come pure introiti significativi da diritti televisivi e commerciali. Si produce in pratica una sorta di ‘circolo virtuoso’ per il quale più i grandi club spendono, più incassano. Talvolta però il bilancio non sorride, ed è ad esempio il caso dell’Inter.
Lo abbiamo ricordato sopra, ma giova ribadirlo per comprendere appieno la situazione: see guardiamo fuori dal contesto italiano, negli ultimi anni è spiccato il Paris Saint-Germain come uno dei club più spendaccioni nel calciomercato, in virtù del sostegno finanziario del proprietario del club, Qatar Sports Investments – con la presidenza di Nasser Al-Khelaïfi. Ma non dimentichiamo anche il Manchester City, guidato dallo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, una figura così ricca da aver potuto permettere – tra gli altri onerosi acquisti – quello del goleador Haaland con un’operazione del valore complessivo di circa 100 milioni di euro.
Ricordiamo però infine che il calcio è pur sempre un mondo in costante evoluzione e le dinamiche finanziarie possono cambiare nel tempo. Basti guardare al caso della Juventus, emblematico sotto vari aspetti. Inoltre, nuovi acquirenti o proprietari possono emergere e condizionare il calciomercato in modo totalmente nuovo, come pure altre squadre – dopo un periodo positivo – potrebbero scegliere la via delle restrizioni finanziarie o della riduzione dei costi.
Ecco perché fare il punto della situazione in tema di spese complessive del calciomercato è utile per tracciare un resoconto delle trattative e degli affari conclusi in un certo lasso di tempo, evidenziando dinamiche e situazioni in una sorta di cronistoria utile a capire l’evoluzione del mercato dello sport più seguito del mondo.
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